Centrosinistra, c'è anche il sì del Pd alla candidatura di Miceli: "Ora si provi ad allargare la coalizione"
Via libera dell'assemblea provinciale dem al presidente degli Architetti, al quale è stato chiesto di sciogliere la riserva e valutare un rafforzamento dell'alleanza includendo Iv, +Europa e Azione. No di Sce a uno "snaturamento dei progressisti". Boccia: "Serve un patto per Palermo". Orlando: "Sbagliato non fare le primarie"
Dopo il via libera del Movimento 5 Stelle alla candidatura a sindaco di Franco Miceli, arriva anche quello del Pd. I dem, che in serata hanno riunito al Noviziato dei Crociferi l'assemblea provinciale alla presenza del responsabile Enti locali Francesco Boccia, hanno detto sì al presidente nazionale dell'Ordine degli Architetti, al quale hanno chiesto di sciogliere la riserva e valutare un allargamento della coalizione. Un appello esplicito avanzato proprio da Boccia, che guarda a Italia Viva, Più Europa e Azione (forze politiche rappresentate a livello locale da Faraone e Ferrandelli) ma che non piace a una parte importante della coalizione progressista: ovvero Sinistra Civica Ecologista.
"La candidatura di Franco Miceli, sostenuta da un forte civismo palermitano, è come quella di Manfredi a Napoli - ha detto Boccia - ma Palermo è una questione nazionale e per questo, a partire da questa assemblea, lanceremo a tutti i partiti la necessità di sottoscrivere a un patto per il futuro della città".
"Il nostro obiettivo - ha aggiunto il responsabile Enti locali del Pd - è ambizioso: partendo dall'unità dei progressisti e dei riformisti chiediamo anche alle forze politiche che credono nel progetto di Letta per il 2023 di unirsi attorno al progetto che faccia di Palermo la capitale del Mediterraneo. Non c'è una terza via e lo dico a chi pensando di collocarsi al centro aspetta di decidere. Si decide oggi il futuro di Palermo e anche quello della Regione Siciliana, perché è disastrosa l'amministrazione di Musumeci".
Ai lavori dell'assemblea provinciale del Pd, oltre al segretario regionale del partito Anthony Barbagallo, era presente il sindaco Leoluca Orlando. Nelle sue parole c'è tutto il disappunto per il mancato svolgimento delle primarie: "Giusto aver individuato nel M5S e in Sinistra Civica Ecologista i riferimenti partitici tradizionali ma continua ad esserci un problema di partecipazione. Per questo sostengo l'importanza delle primarie a cui si è scelto di non fare ricorso. Ma bisogna avere la capacità di realizzare delle liste che compensino la mancata celebrazione delle primarie. Liste che non siano costruite per soddisfare l'ambizione di qualche consigliere comunale ma per garantire gli interessi dei cittadini".
Orlando ha chiarito che i suoi rapporti con Franco Miceli "sono ottimi", esprimendo al contempo "apprezzamento per una sua eventuale discesa in campo". "Gli ho però spiegato - ha proseguito - di farsi dare garanzie che io ravvisavo nelle primarie, qualcuno ha scelto un altro sistema e lo rispetto, l'importante però è che si coinvolgano i cittadini". Il sindaco, proprio in riferimento al coinvolgimento dei cittadini ha ribadito però che "molti elettori non sono entusiasti del modo col quale si è arrivati al nome di Franco Miceli. Siamo ancora in tempo per correggere questa modalità e per tentare di vincere perché le elezioni non te le regala nessuno".
Orlando ha poi espresso "inquietudine perché Palermo non può tornare indietro, non può essere consegnata la scelta dei candidati ai condannati per mafia. Sarebbe incoerente con il cambiamento culturale di questa città. Bisogna parlare di programmi, possibilmente - ha concluso Orlando - invitando magari qualche assessore dell'attuale Giunta che conosce meccanismi e criticità della città. Se riusciamo ad avere questo tipo di entusiasmo forse ce la faremo, altrimenti consegneremo la città alla destra".
Sull'allargamento della coalizione è netto il "no" di Sinistra Civica Ecologista: "La candidatura di Franco Miceli è una garanzia per costruire un progetto politico vincente per la città di Palermo. Adesso, dopo l’avallo del Pd e del M5S, confidiamo nel fatto che Miceli sciolga positivamente la riserva. Quella che si è costituita è una coalizione credibile e vincente che non ha bisogno si essere snaturata con proposte contraddittorie. Adesso si definisca il programma per vincere le elezioni".