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5 Stelle, Daniela Tomasino ritira candidatura a sindaco

Niente "Comunarie". La storica attivista del movimento Lgtb di Palermo e consigliera nazionale di Arcigay, fa un passo indietro: "In questo momento non si può lavorare a un progetto condiviso per la città"

"In questo momento non mi pare ci sia la serenità necessaria per lavorare a un progetto condiviso per la città, per cui ritiro la mia candidatura dalle comunarie di Palermo". Daniela Tomasino, storica attivista del movimento Lgtb di Palermo e consigliera nazionale di Arcigay, ritira la sua candidatura alle 'Comunarie' del M5S di Palermo. "Credo che nel Movimento 5 Stelle ci siano grandi potenzialità - ha detto - e tutti gli anticorpi necessari. Ma in questo momento, almeno per me, è necessario un passo indietro".

Nel risiko delle candidature Daniela Tomasino risultava slegati da correnti o "cerchi magici" e risultava una delle "mine vaganti" nella corsa a sindaco. Non è stata finora un'attivista in senso stretto del Movimento Cinque Stelle, realtà con cui si è "incrociata" in occasione della stesura di un disegno di legge contro l'omofobia. Contattata inizialmente dal gruppo parlamentare dell'Ars per scrivere appunto il testo della norma, in seguito approvata con vari emendamenti e l'integrazione di una parte riguardante le unioni civili. Da qui la Tomasino ha iniziato a gravitare nell'orbita dei grillini, con cui ha partecipato a diverse iniziative prima di decidere di partecipare alle Comunarie. Proprio la sua posizione "indipendente" e slegata dalle correnti avrebbe potuto far aumentare la quotazioni agli occhi degli attivisti. 

Comunarie palermitane che restano sempre sospese in attesa di ulteriori sviluppi nell'inchiesta sulle firme false del M5S. Tra gli organizzatori ci sono proprio i deputati indagati Riccardo Nuti, Giulia Di Vita e Claudia Mannino. E due dei candidati Samanta Busalacchi e Riccardo Ricciardi, anche loro indagati.

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