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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

Corsa a sindaco, Ferrandelli incassa l'appoggio di Faraone

L'ex deputato regionale del Pd avrebbe convinto l'ala renziana. L'indiscrezione trapela da ambienti di partito e delinea un possibile scenario per le elezioni. Centrodestra pronto a convergere sul leader de "I Coraggiosi"

Fabrizio Ferrandelli avrebbe incassato l'appoggio di Davide Faraone, uomo di punta del Pd renziano in Sicilia, nella corsa a sindaco di Palermo: l'indiscrezione trapela da ambienti di partito e delinea un primo scenario in vista delle elezioni amministrative del 2017

Pur non essendo stata annunciata ufficialmente, la candidatura di Ferrandelli - che nasce sotto la spinta de "I coraggiosi", movimento fondato dopo le dimissioni da deputato regionale - sembra ormai scontata. E con uno schema chiaro: un progetto civico, slegato dai partiti. Su cui però gli stessi partiti o "pezzi" di essi sono orientati a convergere. Non solo a sinistra. Il centrodestra infatti è più che interessato ad appoggiare Ferrandelli, perché al momento rappresenta l'unica ipotesi in campo per battere Leoluca Orlando e il candidato del Movimento Cinque Stelle. E perché - dato non secondario - ha un profilo moderato, che piace tanto ai big del centrodestra.

Non ne ha fatto mistero Gianfranco Miccichè, coordinatore regionale di Forza Italia. E, prim'ancora, anche un certo Totò Cuffaro, che pur non potendo fare politica direttamente ha espresso la sua opinione sull'ex deputato regionale del Pd. Opinione che conta all'interno del centrodestra, come dimostrano le parole di elogio e la vicinanza (anche fisica) di Miccichè e di Forza Italia ieri al dibattito organizzato da Vincenzo Figuccia sulla condizione delle carceri in Sicilia a cui ha partecipato Cuffaro. Nel progetto civico di Ferrandelli rientrerebbe pure Ncd: alcuni esponenti palermitani del partito di Angelino Alfano starebbero infatti già programmando la creazione di liste civiche a sostegno. 

Quello delle future liste è un capitolo interessante, al pari delle visioni opposte all'interno del Pd. In quest'ultimo caso, le componenti che fanno capo all'assessore regionale all'Agricoltura Antonello Cracolici ed al vicepresidente dell'Ars Giuseppe Lupo sono pronti ad appoggiare Orlando. Che, da par suo, non ha mai smesso di tessere la sua tela. Recentemente il Psi ha aperto agli orlandiani e Pippo Russo, ex segretario cittadino di Idv, che ha vissuto una breve parentesi nel Pd area renziana, ha riallacciato i rapporti col Professore.

Ma torniamo alle liste. Il combinato disposto tra le spaccature interne al Pd siciliano e le grane di Renzi a livello nazionale, al momento, fanno propendere per un appoggio a Ferrandelli senza il simbolo dem. In questo caso i renziani presenterebbero una loro lista. Se invece Renzi dovesse "prendere ossigeno" vincendo la battaglia referendaria, a quel punto potrebbe decidere di utilizzare il simbolo del Pd. Anche i partiti di centrodestra starebbero pensando di non presentarsi con i rispettivi simboli, ma con liste civiche. Di sicuro - sia da parte degli schieramenti di sinistra che di destra - c'è l'intenzione di candidare al Consiglio comunale nomi nuovi, giovani soprattutto, premiando chi magari lavora nel mondo delle professioni oppure ha dei curricula brillanti. Valutazioni che spettano ai partiti. 

Davide Faraone Infophoto-2Già, i partiti. Con "I Coraggiosi" Ferrandelli è riuscito a svincolarsi dal Pd siciliano, pur restando tesserato e soprattutto in linea con il segretario-premier Renzi. Posizione che avrebbe convinto Faraone (nella foto a destra, ©Infophoto/TmNews) a ritenere che Ferrandelli sia il soggetto politico adatto a riscuotere consensi nell'attuale contesto. Ferrandelli, da par suo, sa però che l'abbraccio dei partiti - a sinistra quanto a destra - potrebbe essergli nocivo. Tanto da aver chiarito, anche recentemente, che la sua sarebbe una candidatura autonoma, disposta però a collaborare con chi decida di sposare il suo progetto politico.

Un modo per tenere alla larga le strutture dei partiti, ma non l'elettorato che vi gravita attorno. Una strategia già sperimentata con successo da Orlando, che subito dopo la sua elezione a sindaco ha dichiarato la "morte" dei partiti. E allo stesso tempo carta vincente del Movimento Cinque Stelle, la cui presenza in città non si percepisce, ma che sulla rete è sempre attivo e soprattutto è sicuro di far leva sul voto d'opinione qualunque sia il candidato sindaco che verrà lanciato nella corsa alle comunali del 2017. 

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