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Disabili, Maurizio Li Muli: "Serve un fondo unico e un osservatorio"

Secondo il consigliere della V Circoscrizione le somme trovate pur essendo un piccolo passo avanti sono del tutto insufficienti. Prioritario costituire una banca dati

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PalermoToday

Gli eventi degli ultimi giorni che hanno visto da parte di alcuni soggetti della Tv una eccessiva spettacolarizzazione del fenomeno disabilità in Sicilia hanno dimostrato come i governi regionali, che in questi anni si sono succeduti e in particolare i suoi svariati assessori alle Politiche Sociali, si siano mostrati del tutto impreparati a comprenderne il fenomeno e quindi a dare risposte adeguate, lo afferma Maurizio Li Muli del Coordinamento regionale Art.1 MDP Movimento dei democratici e progressisti. L'assoluta assenza di proposte serie, l'idea di usare i precari dopo 40 ore di corso, che più che una proposta una battuta da avanspettacolo, una ipotetica tassa di scopo smentita nel giro di un paio d’ore, nessuna verifica sui risultati passati, nessun numero ufficiale, nessun controllo e nessuna proposta neanche da parte del Garante regionale dei disabili; sono la prova che il Governo regionale su questo tema non sa di cosa stia parlando e questo, purtroppo, porta i disabili siciliani e le loro famiglie a non credere più nelle istituzioni e all’allontanamento da queste.

Le somme oggi trovate tra le pieghe del bilancio regionale pur essendo un piccolo passo avanti sono del tutto insufficienti, servirebbero 10 volte tante, visto il numero dei disabili gravi e gravissimi che abbisognano di assistenza continua, oltre 2.400. Risorse che vanno, pertanto, immediatamente incrementate così come va ridefinito l'uso che se ne fa, anche alla luce dei tagli che il Governo nazionale effettuerà sullo stesso Fondo nazionale per le politiche sociali fi dal prossimo anno.

Costituire un Fondo unico per tutta la disabilità senza alcuna distinzione, può essere una soluzione valida per avere contezza delle risorse e delle spese. Ma la questione risorse, seppur fondamentale e non negoziabile, è solo una delle cose immediate da affrontare, serve infatti costituire luoghi partecipati, magari senza barriere architettoniche, per l'indirizzo e la verifica dei risultati oltre che del controllo, stante che anche la figura del Garante della disabilita, essendo nominata dal Governo, non può fungere da controllore controllato.

A nostro avviso, continua Maurizio Li Muli, serve fin da subito la costituzione di un Osservatorio sulla Disabilità stabile, che deve vedere la partecipazione di tutti i soggetti coinvolti a vario titolo, dal Governo regionale, all'Anci, dall' Inps, alle associazioni delle persone disabili e le parti sociali. Osservatorio che abbia come primo scopo la costruzione di una banca dati dei soggetti aventi diritto e che monitori la spesa, indichi le priorità anche in relazione alle problematiche relative al diritto al lavoro, strumento di integrazione utopico per disabili siciliani, nonostante le norme che lo regolano.
 

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