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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Disabili gravi, in due anni + 130%: la Regione avvia indagine su "casi sospetti"

Dopo la denuncia de "Le Iene", le dimissioni dell'assessore alle Politiche sociali Gianluca Miccichè e la sfuriata di Pif contro Crocetta, Palazzo d'Orleans ha disposto un monitoraggio della situazione. Nel distretto di Palermo i casi sono 102, 151 solo a Partinico

Dopo la denuncia de "Le Iene", la "marcia delle carrozzine" su Palazzo d'Orleans, le dimissioni dell'assessore alle Politiche sociali Gianluca Miccichè, la sfuriata di Pif contro il presidente della Regione e la promessa di una soluzione entaro due mesi, è l'ora dei numeri. La Regione ha avviato un monitoraggio dei casi di disabilità grave nell'Isola. E, secondo quanto riporta l'Ansa, non mancano le "sorprese": il numero dei casi dichiarati sarebbe raddoppiato, se non addirittura triplicato, dal 2013 al 2015.

I NUMERI - Secondo il dossier acquisito dal governatore sono 3.682 casi registrati a fine 2015 (ultimo aggiornamento), con un aumento del 67,1% rispetto al 2014 e del 130,4 % rispetto al 2013. In 50 distretti su 55 il numero dei disabili con patologie gravissime è cresciuto, in molti casi è raddoppiato e in altri triplicato. Dal rapporto emerge che è il distretto socio-sanitario di Agrigento quello dove si registra il più alto numero di casi: 323. Nel distretto di Palermo i casi sono 102, su una popolazione di 770 mila abitanti. E se nel distretto di Gela (Cl) non ci sarebbe neppure un disabile su 120 mila abitanti, a Partinico, che ne ha 75 mila, i casi gravissimi sono 151. Proprio nella cittadina in provincia di Palermo i casi sono aumentati del 978,6%. A Misilmeri, 56mila abitanti, i disabili gravissimi sono 110. I casi sono invece diminuiti a Termini Imerese con un -42,2 per cento (da 45 a 26) e, Bagheria con un calo del 30 per cento (da 40 a 28).

I CONTROLLI - Alla luce dei numeri, partiranno puntuali verifiche. "Si tratta di dati - ha spiegato Crocetta - che dobbiamo verificare e abbiamo già dato mandato alle Asp di farlo. Se dovessimo accertare numeri gonfiati è chiaro che chiederemo il conto a chi ce li ha forniti. Al momento abbiamo il sospetto che qualche Comune invece di pensare all'assistenza di cittadini con gravi diversabilità pensi alle cooperative che gestiscono i servizi". "Per noi è inammissibile - ha aggiuntoCrocetta - che soggetti con diversabilità gravissime non vengano presi in carico e magari l'assistenza viene data a chi non ne ha diritto, ledendo gravemente i diritti dei veri bisognosi".

"Da parte nostra - ha annunciato il ministro Beatrice Lorenzin - abbiamo dato tutta la nostra disponibilità alla Regione per le verifiche e il monitoraggio". 

Secondo il sottosegretario alla Salute, Davide Faraone, "approfittare delle norme di civiltà pensate per fornire assistenza a chi ne ha bisogno per ottenere vantaggi personali è una cosa indegna, un atteggiamento che in più di una occasione ho definito e continuo a definire criminale perché, oltre a perpetrare una truffa, si danneggia proprio chi ha bisogno di una assistenza 24 ore su 24".

IL CASO - Ad accendere i riflettori sulle difficoltà che vivono i disabili gravi, a causa della mancanza di fondi per l'assistenza, è stato un servizio de "Le Iene". La nota trasmissione televisiva ha raccontato la storia di Alessio e Gianluca Pellegrino, due ragazzi disabili gravi rimasti senza assistenza nonostante le promesse da parte della Regione. Dopo la messa in onda e le immancabili polemiche, l'assessore Gianluca Miccichè ha deciso di andare personalmente a casa dei due ragazzi. Per scusarsi, sì, ma anche per chiedere "aiuto" per restare al suo posto. Una mossa "fatale". Ne è nato un vero e proprio caso, tanto da indurlo a rassegnare le dimissioni. 

PIF E CROCETTA - Le dimissioni però sono state solo un "capitolo" della vicenda. Il giorno dopo infatti, un gruppo di disabili gravi in carrozzella ha dato vita a una protesta davanti alla sede della Presidenza della Regione per chiedere più assistenza. Con loro anche Pif. L'ex Iena ha voluto parlare direttamente con il governatore. Un confronto prima telefonico e poi faccia a faccia dai toni alti.

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