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Disabili, M5S: "Si potenzino controlli su associazioni"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PalermoToday

“Dopo le polemiche dei mesi scorsi, proteste e manifestazioni per chiedere lo stanziamento di risorse per assicurare il diritto alla salute e all’assistenza alle persone diversamente abili, scoprire abusi, sperperi, appropriazioni indebite nella gestione dell’Istituto regionale per l'integrazione dei diversamente abili e dell'Associazione italiana assistenza agli spastici per mera ‘disattenzione politica’ rappresenta uno schiaffo per migliaia di cittadini onesti, per le persone disabili e le loro famiglie, che quasi sempre vengono lasciate sole nell’indifferenza di chi governa”. Lo dicono i deputati del gruppo parlamentare del M5S all’Ars, che chiedono al Governo modifiche al sistema dei controlli previsti dalla legge regionale che si occupa della gestione dei servizi di assistenza ai soggetti portatori di handicap, dopo la condanna della Corte dei conti inflitta al presidente dell’Aias e ai vertici dell’Iridas. Il M5S chiede, inoltre, l’apertura di un tavolo di concertazione con i soggetti coinvolti e le Istituzioni per adeguare e potenziare il sistema dei controlli ed evitare episodi analoghi, in futuro.

Per il M5S “la Corte dei Conti ha rilevato uno scenario di assenza di controlli esterni che ha consentito di perpetrare le condotte illecite e ai vertici di questi enti di agire come veri e propri padroni delle strutture, ma anche una ‘sostanziale inerzia delle amministrazioni danneggiate’: la Regione e, per l'Aias, l'Asp di Palermo”. 

“Tutto questo è inaccettabile - dice la deputata regionale Roberta Schillaci - Chiediamo di potenziare il sistema dei controlli previsti dalla legge regionale 68 del 1981 nella parte che riguarda le competenze dell’assessorato alla Sanità e dell’Asp di Palermo, dal momento che l’Aias ha ricevuto dal 2008 ad oggi circa 20 milioni di euro di fondi pubblici, che avrebbero dovuto essere utilizzati per attività di cura, assistenza e riabilitazione domiciliare, secondo il modello del ‘day habilitation’”. “A mancare  - aggiunge - sono state anche le attività di vigilanza da parte dall’Asp sull’Aias, previste dalla convenzione stipulata nel 2006 tra l’azienda sanitaria e l’associazione Aias”

Il deputato regionale Giorgio Pasqua, componente della commissione Salute dell’Ars, osserva “quanto avvenuto deve indurre la politica ad un’assunzione di responsabilità. Se nei consigli di amministrazione di questi organismi - aggiunge - ci fossero stati i familiari di persone disabili che conoscono bene le difficoltà patite da chi vive determinate situazioni episodi come questi non si sarebbero verificati”.

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