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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Dirigenti regionali, Cordaro (Cantiere popolare): "Questa non è la mia riforma, norma inammissibile"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PalermoToday

"Nessuno usi il mio nome, questa non è la mia riforma! Qualcuno si è inserito "con destrezza" in Commissione Bilancio, stravolgendo la norma da me scritta e approvata in Commissione affari istituzionali, che prevedeva l'abolizione della distinzione in fasce della dirigenza regionale, che veniva riunificata in un unico ruolo, senza aggravio di spesa per le già deficitarie casse della Regione. La norma da me proposta debellava la "mala gestio" determinata dal ricorso ormai abituale a soggetti esterni all'Amministrazione per lo svolgimento di ruoli che, certamente con risultati migliori, possono e devono svolgere i tanti bravi e competenti dirigenti interni. La norma approvata in Commissione Bilancio, invece, ha esattamente l'obiettivo opposto: limitare le legittime aspettative degli interni ed aprire in maniera indiscriminata alla possibilità che la politica continui a ricorrere inutilmente a soggetti esterni, quasi mai all'altezza del nostro management, attingendo pesantemente alle casse regionali, così mortificando le reali priorità che la buona politica dovrebbe avere in questo drammatico momento sociale ed economico. Peraltro, una valutazione squisitamente giuridica non può che determinare una corretta valutazione di incostituzionalità della norma in argomento. Si ritorni, dunque, all'originaria proposta normativa. In caso contrario, la norma va dichiarata inammissibile. La dirigenza regionale non può essere ulteriormente mortificata, così come è accaduto nel corso della attuale legislatura ad opera del Presidente Crocetta". Lo afferma l'onorevole Toto Cordaro, presidente del gruppo parlamentare Cantiere Popolare.

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