rotate-mobile
Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica Cinisi

Cinisi, l'amarezza del sindaco Palazzolo: "Mie denunce inascoltate, poi indagano sulle lettere anonime..."

Il primo cittadino dopo il post su Facebook spiega i motivi che lo hanno portato a presentare le dimissioni. Una riservata dei carabinieri arrivata a un dipendente comunale la goccia che ha fatto traboccare il vaso: "La politica del paese non è corrotta, io sono diventato carne da macello"

Il sindaco di Cinisi si sente abbandonato e delegittimato dalle istituzioni. E' questo in sintesi il motivo che ha spinto ieri Giangiacomo Palazzolo ad annunciare le sue dimissioni su Facebook. Una riservata dei carabinieri arrivata a un dipendente comunale, senza che il primo cittadino sia stato messo in copia, la goccia che avrebbe fatto traboccare il vaso. Una scelta che secondo il primo cittadino denota sfiducia nei confronti del primo cittadino. "Ti toglie - afferma Palazzolo a PalermoToday - credibilità davanti ai dipendenti che non riconoscono l'autorevolezza del sindaco". Palazzolo è in carica da sette anni. "In questi anni - racconta - sono arrivate tantissime lettere anonime che sono state attenzionate dalle forze dell'ordine e hanno fatto partire delle indagini nei confronti dei politici di Cinisi. Dall'altro lato - tuona il sindaco - ci sono indagini invece che finiscono lettera morta. Io ho presentato, per esempio, due denunce per furti d'acqua che non hanno portato a nulla. E anche in merito alla vicenda di Badalamenti, le prime indagini sono partite su di me".

Il sindaco spiega che non vuole certamente essere immune dalle indagini, ma non accetta nemmeno che i politici di Cinisi vengano continuamente sminuiti da pezzi delle istituzioni. "Cinisi è ancora un paese particolarmente attenzionato dalle forze dell'ordine. Io - dice Palazzolo - non accetterò mai che negli anni sono stato ascoltato come persona informata dai fatti oltre che da chi era preposto a farlo anche da un'altra persona che non era autorizzata". Il primo cittadino chiede più rispetto. "La politica di Cinisi non è corrotta. Siamo tutte persone perbene che operano per il bene del paese. Io invece - prosegue - sono diventato carne da macello. Nessuno deve prestarsi a togliere prestigio al sindaco, istituzione di serie A, e agli amministratori locali".

Il sindaco si dice stanco. Ieri sera ha incontrato i consiglieri comunali di maggioranza e opposizione per spiegare loro la sua scelta fatta anche "per tutelare loro perchè la stragrande maggioranza di loro è vittima di queste lettere anonime". Poi racconta di aver trascorso una notte insonne e adesso sta andando in Comune per presentare ufficialmente le dimissioni. Dopo averlo fatto per altri 30 giorni potrà continuare ad assolvere le funzioni di primo cittadino. "Mi auguro che si creino le condizioni - conclude Palazzolo - per continuare. Fare il sindaco di Cinisi è la cosa più bella che mi sia capitata. Il mio non è un mollare, ma è iniziare una battaglia per chiedere rispetto per gli amministratori locali e per l'intera comunità. Servono atti concreti. Oggi cultura della legalità significa soprattutto collaborazione tra le istituzioni". 
 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Cinisi, l'amarezza del sindaco Palazzolo: "Mie denunce inascoltate, poi indagano sulle lettere anonime..."

PalermoToday è in caricamento