Si dimette il sindaco di Caccamo: "Meglio tutelare la mia dignità"
Nicasio Di Cola lascia dopo uno scontro con il Consiglio comunale: "Mi hanno chiesto l'azzeramento dell'intera Giunta e la nomina di quattro nuovi assessori esterni"
Dimissioni per il sindaco di Caccamo, Nicasio Di Cola. La decisione è stata annunciata dallo stesso primo cittadino con un post su Facebook: "Ho rassegnato le dimissioni da sindaco - scrive -. E' stata una decisione sofferta ma necessaria per porre fine allo scontro con il consiglio comunale. Si è tentato di raggiungere un accordo per completare i due anni che mancano per concludere il mandato elettorale per il bene della cittadinanza - racconta -. Mi è stata avanzata una proposta dal Consiglio che prevedeva l'azzeramento dell'intera Giunta e la nomina di quattro nuovi assessori esterni, scelti tutti dal consiglio comunale".
Una proposta ritenuta "inaccettabile" da Di Cola, che guida l'Amministrazione dal 2017: "Avrei dovuto sacrificare gli assessori attuali che hanno lavorato con impegno e sacrificio per dare spazio a delle persone con le quali avrei dovuto amministrare con la prospettiva di essere condizionato nelle scelte e per nome e per conto di quel consiglio comunale che ha usato espressioni offensive e denigratorie nei miei confronti". Da qui la decisione: "Tra la velleità di continuare a fare il sindaco e di tutelare la mia dignità di uomo ho preferito la seconda ipotesi, ponendo fine a una situazione non più sostenibile".
Sul caso intervengono il presidente dell’Unione delle Madonie. Pietro Macaluso. e tutti i sindaci che "esprimono la loro solidarietà a Di Casio per le sue dimissioni". "Voglio ringraziare a nome mio e di tutti i sindaci dell’Unione delle Madonie – dichiara Pietro Macaluso – il collega Di Casio per la collaborazione e per l’impegno che ha dimostrato quotidianamente. Ci è dispiaciuto apprendere delle sue dimissioni ed esprimiamo tutta la nostra solidarietà al sindaco e all’uomo che per difendere il suo operato e porre fine allo scontro con il Consiglio comunale ha preferito lasciare la carica di primo cittadino”.
Articolo aggiornato il 31 luglio 2020 alle ore 16.29