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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Lombardo: "Mi dimetto il 28 luglio, si voterà il 28 e 29 ottobre"

Ad annunciarlo è stato lo stesso presidente della Regione durante una conferenza stampa a Palazzo d'Orleans: "Dimettermi oggi vorrebbe dire votare ad agosto, non sarebbe fattibile". E conferma: "Non mi ricandiderò".

Dimissioni il 28 luglio e Sicilia al voto il 28 e 29 ottobre. E' quanto annunciato questo pomeriggio dal governatore Raffaele Lombardo, nel corso di una conferenza stampa a Palazzo d'Orleans. "Parlare di dimissioni oggi - ha aggiunto Lombardo  - vorrebbe dire andare al voto ad agosto e fare campagna elettorale a luglio: credo proprio che non sia fattibile. Bisogna prima risolvere alcune faccende importantissime come la vertenza Fiat, o quella riguardante i Forestali e i precari degli enti locali". E assicura:  "Non mi ricandiderò. Lo confermo e lo sottoscrivo tre volte". Nell'ottica di future alleanze, il governatore confida di rinnovare l'accordo con il Partito democratico: "Con Mpa, Api, Fli e Mps - ha detto Lombardo - è nato il nuovo polo per la Sicilia che ha dato corpo a questa alleanza. La mia speranza - prosegue - è che anche con il Pd l'alleanza costruita in questi anni possa continuare anche in vista delle prossime competizioni elettorali". E il suo successore? "Mi auguro che sia competente, trasparente e appassionato, che ricopra questo impegno come il più importante della sua vita”, ha detto Lombardo. Ma niente nomi:  “Ho qualche idea”, ha risposto.

RIMPASTO. "Devo ancora decidere sulle persone da inserire in giunta", ha risposto il governatore ai giornalisti riguardo ai tempi del rimpasto di governo. "Sicuramente c'è da assegnare la delega al Lavoro che al momento detengo io - ha detto Lombardo - e sostituire Sebastiano Di Betta che si è dimesso da assessore all'Ambiente. Poi, se qualche altro assessore tecnico lascia perchè gli è stato offerta un'altra opportunità, dovra essere certamente sostituito". Dimissioni in vista per gli assessori Giosuè Marino e Marco Venturi? "Veramente non mi risulta", conclude.

INCHIESTA GIUDIZIARIA.  "Il termine giusto per definire questa vincenda giudiziaria è la parola travisamento, ossia una rappresentazione contraria alla realtà", ha detto Lombardo durante la conferenza stampa, commentando la vicenda giudiziaria della Procura di Catania che lo coinvolge. "La verità in questa vicenda è stata travisata più o meno deliberatamente. Chi ha mi ha infangato - conclude- dovrà vergognarsi".

ANNIVERSARIO STRAGI. "Ieri la Prefettura di Palermo mi ha formalmente invitato a partecipare a tutte le manifestazioni del 23 maggio, ma io non andrò lo stesso. Non perchè Maria Falcone non mi voglia ma perchè voglio evitare imbarazzi", ha detto il presidente della Regione a chi gli chiedeva se prova dispiacere per la dichiarazione di Maria Falcone che nei giorni scorsi aveva detto di non volerlo alla manifestazione nell'aula bunker alla presenza del Capo dello Stato e del premier Monti. "Non andrò neppure il 24 maggio a Corleone dove andrà Napolitano per le esequie di Placido Rizzotto - ha continuato - andrà l'assessore Missineo".

LE REAZIONI. Su twitter, il segretario regionale dell'Udc, Giampiero D'Alia, ha commentato: "Per la prima volta sono d'accordo con Lombardo:le sue dimissioni fanno cessare l'agonia della Sicilia e dei siciliani. Grazie Presidente!".

“Adesso c’è una data certa per le prossime elezioni regionali: è un passaggio importante, che accoglie quanto avevo chiesto nel corso di queste settimane”, dice Antonello Cracolici, capogruppo Pd all’Ars. “Siamo di fronte ad una novità assoluta: un presidente della Regione che comunica la data delle dimissioni e del voto, nonostante non vi sia un formale rinvio a giudizio. E’ una decisione che fa onore a chi l’ha assunta – conclude Cracolici - perché tutela le istituzioni ed evita un pericoloso logoramento”.

"Il percorso tracciato dal governatore consente di superare una paralisi che non ci potevamo permettere e crea le condizioni per aprire una fase politica nuova per la Sicilia. Credo che il Pd, adesso, debba lavorare per realizzare un'alleanza con le forze riformiste e moderate, con il coinvolgimento della società civile, che ci permetta di vincere le prossime elezioni regionali per portare avanti una stagione di innovazione e di cambiamento". E' quanto affermato dal senatore del Pd, Giuseppe Lumia.

Secondo il presidente dell'Ars, Francesco Cascio, la decisione di Lombardo di dimettersi a fine luglio è "un atto di responsabilità nei confronti della Sicilia". E aggiunge: "Troppe sono le questioni ancora aperte da risolvere: dalla vicenda dei forestali alle carenze dei collegamenti marittimi e del trasporto pubblico locale, dalla Fiat ai fondi per finanziare le attività culturali dell'Isola. Dimettendosi adesso - prosegue Cascio -  Lombardo avrebbe gettato la Sicilia in una situazione di criticità e disperazione peggiore di quella in cui versa oggi. Così invece - conclude - ci sono ancora almeno due mesi in cui mi auguro che il governo regionale collabori più assiduamente con l'Ars per dare le risposte che i cittadini siciliani chiedono e meritano".

"Nessuno rimpiangerà Lombardo", dice attraverso una nota il segretario regionale di Grande Sud, Pippo Fallica. "Il voto anticipato - prosegue - è solo la conseguenza di una palese incapacità amministrativa e politica che ha portato la Sicilia sull'orlo del baratro. E adesso dopo la certezza di una data per le elezioni regionali si eviti alla nostra terra la beffa del rimpasto di governo. La Sicilia - conclude - ha bisogno di politiche efficaci non di nuove e vecchie clientele".

“Finalmente giunge una notizia che può permettere alla nostra terra di vivere una nuova stagione anche se le dimissioni di Lombardo sono tardive", afferma in una nota il segretario regionale Idv, , Fabio Giambrone. "L'Italia dei Valori - dice Giambrone - è pronta ad aiutare la Sicilia a voltare pagina tramite la costruzione di una coalizione composta da forze riformiste, aperte alla società civile, al mondo dell'associazionismo e radicalmente alternative al Cuffarismo e al Lombardismo, che hanno provocato solo disastri”.

“Prendiamo atto che, come richiesto dall’ultima direzione regionale del Pd, il presidente della Regione, Raffaele Lombardo, ha annunciato che si dimetterà il 28 luglio”. Lo ha detto il segretario regionale del Pd, Giuseppe Lupo, che ha aggiunto: “E’ necessario per il bene della Sicilia che, con le elezioni regionali del prossimo ottobre, si apra una nuova fase politica”.  

"Raffaele Lombardo annunciando la data delle sue dimissioni e ridando la parola agli elettori ha dato una lezione di stile e di bella politica in Sicilia e oltre, anche a chi diceva non le avrebbe mai date ora farebbe bene ad andare oltre il rancore e a riconoscerlo lealmente. Quanti in Sicilia e in tutto il Paese si sono comportati o si sarebbero comportato come lui?". È quanto dichiarato da Carmelo Briguglio, vice presidente dei deputati di Fli e coordinatore del partito in Sicilia.





 

 

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