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Decreto sicurezza, la Lega: "A Palermo reati in calo del 9%, Orlando utilizzi i nuovi strumenti"

I dati sono stati resi noti dal Viminale. Il ministro Salvini: "Ora più semplice aggredire le grandi piazze di spaccio, isolare balordi e sbandati ed effettuare sgomberi". Gelarda: "Iscrizioni anagrafiche di 40 migranti irregolari, il sindaco la smetta coi colpi di teatro"

Da un lato Orlando firma l'iscrizione all'Anagrafe per 40 stranieri che si erano visto stoppare le pratiche con l'entrata in vigore del decreto Sicurezza, dall'altro il Viminale snocciola i dati che testimoniano il calo dei reati nello Stivale. 

Un duello a distanza che oggi prosegue a suon di numeri. Secondo quanto reso noto dal ministero dell'Interno "in Sicilia nel 2019 reati in calo dell’8,9% rispetto al primo trimestre di un anno fa. In particolare, a Agrigento -14%, -15,8% a Caltanissetta, -2,1% a Catania, -10,3% a Enna, -12,5% a Messina, -10,2% a Palermo, -9,3% a Ragusa, -12% a Siracusa, -8,7% a Trapani. Si riducono anche gli stranieri ospiti delle strutture di accoglienza. In tutta la regione erano 14.551 al 13 maggio 2018, diventati 8.342 al 13 maggio 2019 (-42,67%): ad Agrigento -21,83%, -53,65% a Caltanissetta, -68,71% a Catania, -22,69% a Enna, -23,29% a Messina, -27,19% a Palermo, -35,84% a Ragusa, -38,24% a Siracusa, -46,99% a Trapani".

"I dati - precisano sul sito del ministero - sono quelli raccolti dopo l’approvazione, lo scorso novembre, del decreto Sicurezza che ha fornito strumenti innovativi per allontanare gli immigrati irregolari e per fermare chi delinque, per rafforzare la sicurezza urbana con più fondi e poteri ai sindaci nella lotta allo spaccio e al degrado. Inoltre, ha permesso la riduzione dei costi dell’accoglienza per circa 400 milioni di euro, reinvestiti in un piano straordinario per l’assunzione di 8mila donne e uomini nelle forze di polizia e nei vigili del fuoco".

"Vogliamo fare sempre di più e meglio - spiega Salvini - i numeri sono rassicuranti ma non ci accontentiamo. Abbiamo segnalato agli amministratori locali nuovi strumenti, in collaborazione con le prefetture, per aggredire le grandi piazze di spaccio, isolare balordi e sbandati, per effettuare sgomberi. Auspico che i sindaci sappiano utilizzarli al meglio, mentre il piano che rinforzerà tutte le questure d’Italia sarà decisivo per ridurre ulteriormente la criminalità”

Decreto Sicurezza-dati maggio 2019 

Igor Gelarda 03-3“A Palermo, dati del Viminale, i reati quest'anno sono diminuiti del 10 per cento dopo l'entrata in vigore del decreto sicurezza voluto dal ministro dell’Interno Matteo Salvini, e il sindaco della nuova primavera populista palermitana, Leoluca Orlando, cosa fa? Firma le iscrizioni anagrafiche di 40 migranti irregolari, disattendendo la legge in nome di un buonismo spregiudicato. L’ennesimo colpo di teatro di un primo cittadino che ha bisogno di un nemico da attaccare per uscire dal cantuccio in cui è sempre più relegato”, commenta Igor Gelarda (nella foto), capogruppo della Lega in Consiglio comunale.

“La legge - dice l'esponente del Carroccio - prevede che i sindaci non possano concedere la residenza ai migranti irregolari. Il sindaco Orlando, prima, ha tentato di dare disposizione agli uffici competenti di disattendere la norma, ma non ottenendo il risultato sperato si è intestato in solitaria la battaglia contro il ministro Salvini secondo il copione che gli riesce meglio: criminalizzare il dissenso. Lo ha già fatto in passato, basta ricordare gli attacchi che riservò a Falcone e Sciascia. In questo momento - conclude Gelarda - la guerra è con il leader della Lega, ovvero aprire le porte della città di Palermo a tutti gli immigrati, sulla pelle dei palermitani. Si è sempre esercitato a fare la rivoluzione, Orlando, in questo bisogna ammetterlo: è un fuoriclasse. Peccato che fare il sindaco sia tutt'altro mestiere”.

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