Decreto Aiuti, "regalo" per i palermitani: evitato l’aumento Irpef 2022
Il vicesindaco e deputato di Fratelli d’Italia, Carolina Varchi, commenta l’approvazione dell’emendamento al Senato e promette: "Riusciremo a riscrivere il piano di riequilibrio senza aumentare le tasse"
Un grande sospiro di sollievo, una specie di regalo per i palermitani. E' quello che è contenuto nell'emendamento approvato oggi dal Senato (e che adesso andrà alla Camera per il via libera finale). Il Decreto Aiuti bis consentirà infatti a Palermo di non aumentare l’Irpef nel 2022. Si tratta di un maxi emendamento che ha accorpato quelli del capogruppo di Italia Viva Davide Faraone e di Nicola Calandrini di Fratelli d’Italia.
E adesso spunta anche una promessa: "Riusciremo a riscrivere il piano di riequilibrio senza aumentare le tasse". L'auspicio è del vicesindaco e deputato di Fratelli d’Italia, Carolina Varchi, che ha commentato così l’approvazione dell’emendamento al Dl Aiuti avvenuta oggi al Senato, che modifica il Testo unico degli enti locali e permette tre cose: posticipa di un mese il termine per presentare il piano di riequilibrio (da febbraio del prossimo anno a marzo), permette di approvare solo il rendiconto del 2021 (anche in mancanza del previsionale) e, infine, permette (a parziale copertura del debito) l'uso dei fondi che saranno trasferiti per la città.
"E' un emendamento importante - prosegue Varchi - che consentirà al Comune di Palermo di rispettare la road map che la nostra amministrazione ha stabilito per mettere in regola i conti della città. Fratelli d'Italia, grazie alla tenacia del nostro gruppo in Senato, ha contribuito ad accogliere le istanze della città. Ringrazio i tecnici che ci affiancano e che hanno immaginato queste soluzioni poi tradotte in emendamento, tutte le forze politiche che hanno contribuito allo sforzo necessario per tirare Palermo fuori dall’isolamento istituzionale in cui era sprofondata negli ultimi anni".
Le reazioni
Dario Chinnici, capogruppo di Lavoriamo per Palermo a Sala delle Lapidi, invece commenta così: "Grazie al lavoro svolto in Senato da Davide Faraone e alla sinergia con il sindaco Roberto Lagalla e il vicesindaco Carolina Varchi - dice Chinnici - Palermo potrà evitare l’aumento dell’Irpef nel 2022. L’approvazione dell’emendamento al Dl Aiuti, passato oggi a Palazzo Madama, consentirà infatti di evitare un inasprimento della pressione fiscale in un momento critico come quello che viviamo e getta le basi per riscrivere il pessimo piano di riequilibrio voluto dalla precedente amministrazione. Un sospiro di sollievo per tutti i palermitani, ma soprattutto la dimostrazione della bontà del lavoro che la maggioranza sta portando avanti al Comune per rilanciare la nostra città".
“Dopo mesi di incertezza, l'approvazione dell'emendamento sul DL aiuti è una buona notizia per le precarie condizioni economico-finanziarie del Comune di Palermo. Certo, a dieci giorni dalle elezioni nazionali e regionali, è un atto di favore che assume anche profili propagandistici ed elettorali”, a dichiararlo è Ugo Forello, candidato di +Europa alla Camera. “Adesso, si attende la firma dell'accordo con lo Stato, anch'essa in profondo ritardo, per sbloccare gli altri 180 milioni di contributi. L'addizionale Irpef per il 2022 non aumenterà anche se - continua Forello, da sempre uno dei contrari all’aumento dell’addizionale -, per l'approvazione del bilancio 22-24, il Consiglio Comunale potrebbe essere chiamato a deliberare un'addizionale Irpef per il 2023 più che raddoppiata”.
“Il bilancio di previsione 2022, in fase di redazione, rimane comunque un atto finanziario ridotto all'osso, dove non ci sono fondi e risorse comunali per implementare la spesa e con la sola novità dell'aumento di due ore a favore dei dipendenti part-time. Ancora tanta strada si dovrà fare per tornare ad una situazione di normalità, ma il Consiglio Comunale - conclude Forello - è pronto a deliberare gli atti propedeutici al bilancio e i conseguenziali atti previsionali, valutando ogni e possibile soluzione per migliorare lo stato di salute della casse comunali, nell'interesse dei cittadini”.