Lotta a bullismo e cyberbullismo, l'Ars approva la legge
Prevista la realizzazione di diverse iniziative e la creazione della Consulta regionale di cui saranno chiamati a far parte esperti, rappresentanti delle istituzioni educative, della sanità di base, delle Università, del mondo dello sport e dell'associazionismo
L'Ars ha approvato oggi il disegno di legge regionale per il contrasto al bullismo e al cyberbullismo, che prevede la realizzazione di diverse iniziative e la creazione della Consulta regionale di cui saranno chiamati a far parte esperti, rappresentanti delle istituzioni educative, della sanità di base, delle Università, del mondo dello sport e dell'associazionismo. La legge ha poi previsto la costituzione, nelle ASP, di un Ambulatorio ed uno sportello di ascolto dedicato alla prevenzione e contrasto del bullismo, cyberbullismo, sexting e della cyber pedofilia.
L'Ars ha approvato all'unanimità il disegno di legge. Si potranno inoltre promuovere programmi e progetti per la diffusione della cultura della legalità e del rispetto della dignità personale, nonché interventi per la tutela della integrità psico-fisica dei minori in particolare nell'ambiente scolastico e nei luoghi di aggregazione giovanile, ed interventi finalizzati alla diffusione della cultura del rispetto dei sentimenti relativi alla sfera dell'affettività e della sessualità.
Commenta la notizia con soddisfazione la deputata Marianna Caronia: "L'approvazione della legge regionale per il contrasto e la
prevenzione del bullismo e del cyberbullismo in ogni loro forma è un importante risultato per la tutela dei più fragili, soprattutto fra i più giovani. Anche grazie ad alcuni emendamenti che ho presentato, sarà possibile realizzare programmi formativi e informativi, campagne di sensibilizzazione, iniziative rivolte agli studenti e a coloro che lavorano con i giovani. Per fare questo si valorizzeranno le professionalità che in questi anni sono già state attive in questo importante settore: esperti di comunicazione e strumenti digitali, psicologi, operatori sociali e giovanili, insegnanti e operatori scolastici, associazioni giovanili. Questa legge può essere quindi uno strumento importante per difendere i più giovani ma non solo loro dalle conseguenze e dagli aspetti negativi della rete e del digitale, che purtroppo con la pandemia si sono manifestati in modo particolarmente pesante e diffuso".
Esprime soddisfazione anche Giorgio Assenza, di Diventerà Bellissima. "Un percorso che ha visto protagonisti diverse forze politiche e attori sociali come il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza del Comune di Palermo, esperti ed enti istituzionali, tutti in sinergia verso un unico obiettivo". "Oggi è un giorno davvero importante – commenta Assenza – non solo perché la Sicilia si dota di una legge ad hoc contro i crescenti fenomeni che avvengono in Rete, primo tra tutti il cyberbullismo, ma perché si tutelano i minorenni che sempre in misura maggiore utilizzano gli smartphone andando incontro a pericolosi rischi".
“La lotta al bullismo diventa legge in Sicilia", dice Rossana Cannata, deputata regionale di Fratelli d’Italia, che sin dall’inizio ha seguito l’iter del testo di cui è stata prima firmataria con altri colleghi, puntando l’attenzione su diversi aspetti. “Tra questi - spiega la parlamentare - la necessità di prevenire e contrastare non solo il bullismo e il cyberbullismo ma anche altri fenomeni molto diffusi come il sexting e la cyberpedofilia a tutela di tutte le categorie più fragili. Fenomeni, tra l’altro acuiti dalla pandemia da Covid-19, che ha costretto i ragazzi a una vita sempre più “virtuale” dove si moltiplicano, purtroppo, questi episodi”. E ancora: “Ho promosso la previsione riguardante l’attivazione - prosegue la vicepresidente della commissione Antimafia - nei consultori familiari, su impulso delle Asp, di un ambulatorio per l’ascolto e il trattamento della sofferenza psicologica dei minori vittime di tali fenomeni. Ma anche l’attivazione di sportelli, in grado di mantenere l’anonimato, nelle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado. Quella di oggi è insomma una data importante per la Sicilia. Con questa legge si gettano finalmente le basi per creare dei percorsi di crescita educativa, sociale e psicologica che possano incidere soprattutto sulla cultura delle nuove generazioni. Con l’obiettivo di operare un’inversione di tendenza che possa stravolgere il sistema valoriale di molti giovani di oggi”.