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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Il Pd “processa” Crocetta: “O con noi o con il Megafono”

Il “caso” approda sul tavolo della Commissione di garanzia del partito a Roma, che dovrà decidere sul futuro del Governatore tra le fila dei democratici. "Il Pd mi processa in contumacia mentre è travolto dalla questione morale"

Dopo mesi di discussioni, non sempre votate al confronto, il percorso politico del presidente della Regione Rosario Crocetta appare ormai destinato ad un bivio. Il "caso" del governatore dell'isola, esponente del Partito Democratico e leader del movimento "Il Megafono", nato sulla scia della sua candidatura a Palazzo d'Orleans, approda oggi infatti sul tavolo della Commissione di garanzia del partito, che dovrà decidere sul futuro di Crocetta tra le fila dei democratici.

Un appuntamento, quello romano, preceduto nei giorni scorsi da una serie di dichiarazioni "forti" del presidente della Regione Siciliana, inerenti la questione morale, con il Partito Democratico uscito con le ossa rotte dai recenti scandali che hanno travolto la Formazione professionale sull'isola, e con l'audace proposta di Crocetta, di candidare alla segreteria regionale del partito il suo giovanissimo assessore Nelli Scilabra.

"Il Pd mi processa in contumacia mentre è travolto dalla questione morale", ha detto Crocetta a Repubblica, rilanciando il suo timore che a breve le inchieste che hanno già toccato esponenti siciliani di primo piano del calibro di Francantonio Genovese e Franco Rinaldi, possano investire altri rappresentanti democratici. Andando oltre la questione morale, però, resta in piedi la denuncia di "incompatibilità" avanzata dai vertici del Pd nei confronti della sua leadership de "Il Megafono", con cui ha presentato candidati concorrenti dei democratici alle scorse elezioni amministrative.

Un'accusa di "bigamia" che Crocetta ha rispedito al mittente, sottolineando come il suo movimento in realtà "rafforzi il Partito democratico", e che l'intenzione sia quella di federarlo al Pd, strategia prevista dallo Statuto del partito nelle regioni autonome. Un muro contro muro, insomma, che oggi potrebbe trovare soluzione, e sul quale si staglia un'altra eventualità che giorno dopo giorno appare sempre più concreta: quella che Crocetta si candidi alla guida del Pd. "E' una possibilità - ha detto il governatore siciliano -. Sarebbe un mio diritto candidarmi sulla base di un’identità culturale precisa. Ma la casta è già in rivolta preventiva. Ricevo attacchi terribili”. (Fonte: TmNews)

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