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Terremoto al Comune, Avanti insieme avverte: "Esperienza conclusa se il Consiglio si blocca"

Così gli orlandiani di fronte al rischio di una paralisi di Sala delle Lapidi: "No all'immobilismo, altrimenti molliamo". Sollevata anche la questione morale: "La presa di distanza dal mercimonio della politica non basta"

"Nella pratica dei diritti scambiati per favori si annida la corruzione e la politica diventa mercimonio: se l'unica reazione sarà l’immobilismo di Sala delle Lapidi, questa esperienza politica per noi può considerarsi conclusa. E nel modo peggiore". E' quanto affermano Valentina Chinnici, Paolo Caracausi, Massimo Giaconia e Toni Sala, consiglieri di maggioranza del gruppo Avanti Insieme.

E' un messaggio forte e chiaro - anche all'indirizzo del sindaco - quello che lanciano gli orlandiani riuniti in gruppo dopo la frantumazione di Mov139 e Palermo 2022. 

"L’arresto dei due consiglieri comunali di maggioranza e dei funzionari del Comune - sottolineano Chinnici, Caracausi, Giaconia e Sala - pone con urgenza una questione morale che va affrontata senza indugi. Il Consiglio comunale e l'amministrazione attiva devono reagire con forza: l’indignazione, la presa di distanza assoluta dal mercimonio della politica è il minimo indispensabile, ma non basta. Come consiglieri di Avanti Insieme chiediamo al sindaco di vigilare sull’operato degli assessori, garantendo una direzione di marcia univoca e compatta".

"All’ordine del giorno - concludono i consiglieri - abbiamo atti che riteniamo fondamentali e che vanno affrontati nell’interesse della città: il regolamento contro l’evasione fiscale, il piano pubblicità, il regolamento per l’inclusione sociale e quello per la gestione dei rifiuti. Noi diciamo 'no' all'immobilismo". 

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