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Martedì, 23 Aprile 2024
Politica

Coronavirus, la proposta di Orlando al governo: "Serve un Reddito di sopravvivenza"

Il sindaco lancia l'idea di un'estensione del Reddito di cittadinanza per chi è "costretto a stare a casa e non ha più il minimo vitale per andare avanti. A Palermo ce ne sono tanti". Caso mercato ortofrutticolo: "Lo riapriremo solo quando saranno accettate le misure di sicurezza"

"Lo Stato pensi a chi a causa del Coronavirus è costretto a stare a casa e non ha più il minimo vitale per andare avanti. Serve un Reddito di sopravvivenza: ovvero estendere il Reddito di cittadinanza a coloro i quali erano inseriti in un'economia collaterale, a volte sommersa, ma non per questo necessariamente illegale, e oggi non hanno più i mezzi di sussistenza necessari. A Palermo ce ne sono tanti: dagli istruttori sportivi ai lavoratori a giornata, a quelli occasionali o stagionali. Penso anche alle vedove che non posso più ricevere aiuti economici dai familiari". Lo ha detto il sindaco Leolua Orlando, intervenendo oggi in diretta Facebook su Feel Rouge Tv.

Il Reddito di sopravvivenza - così come concepito dal primo cittadino - è una "evoluzione" del sussidio fortemente voluto dal Movimento 5 Stelle, diretta a chi finora non ne ha usufruito. "Per fortuna che c'è il Reddito di cittadinanza" ha esclamato Orlando, che adesso propone al governo nazionale di fare uno scatto in avanti per perorare la causa di chi "adesso non ha più sostentamento". Il Comune ha già censito 1.200 famiglie che a Palermo sono rimaste senza reddito, ma il numero è destinato a lievitare. "Ci sono migliaia di famiglie - ha sottolineato Orlando - hanno perso ogni fonte di reddito. Famiglie che in un mese rischiano di scivolare verso la povertà. A seguito del blocco di tante attività commerciali, professionali e produttive potrebbe esplodere a momenti una vera e propria bomba sociale".

Il Comune sta cercando di andare incontro alle esigenze basilari degli ultimi e dei più fragili (anziani, malati, senzatetto...) potenziando il sistema di distribuzione dei generi alimentari. "Lo stiamo facendo - ha proseguito il sindaco - grazie all'aiuto di 300 volontari che hanno finora assicurato sostegno a 600 famiglie. Sul sito internet del Comune è possibile avanzare domanda per l'assistenza alimentare a domicilio". E' prevista la costituzione di una Centrale unica di erogazione degli aiuti alimentari, con il coinvolgimento del Banco Alimentare, del Banco delle Opere di Carità e della Caritas Diocesana nelle sue diverse componenti, "affinché tutti possano avere un supporto e nessuno sia lasciato solo. Ma la dimensione della crisi è tale che serviranno misure straordinarie ed eccezionali, da Roma e da Bruxelles perché ci siano risorse per garantire a tutti dignità e serenità per affrontare questo momento di emergenza eccezionale".

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Orlando è intervenuto anche sul caso del mercato ortofrutticolo, ancora chiuso dopo il caos e le tensioni della scorsa settimana: "Abbiamo la necessità di garantire l'approvvigionamento di frutta e verdura, ma al contempo di evitare che il mercato si trasformi in un focolaio di infezioni. Per questo motivo, lo riapriremo solo quando saranno accettate e concordate le misure di sicurezza".

Sull'emergenza Coronavirus, il sindaco ha raccomandato a tutti di "restare a casa" e ai palermitani fuori dalla Sicilia ha ribadito: "State dove siete". Parole che supportano l'azione dei sindaci in prima linea contro il virus, come il messinese Cateno De Luca. "Mi schiero a sostegno della sua presa di posizione. Messina è la porta d'ingresso in Sicilia: la nostra regione va difesa. A Palermo dal 9 marzo non approda più nessuna nave e non c'è più nessuno sbarco. All'aeroporto invece, dove normalmente ce'è una media di 25 mila passeggeri al giorno, ieri se ne sono contati solo 250. E si tratta di gente impegnata nella lotta al Coronavirus: medici, forze dell'ordine ecc...". 

Orlando si è infine detto convinto che "nell'Isola ci sia la possibilità di evitare la catastrofe del Nord Italia. Considero 'criminali' coloro i quali non rispettano le norme. Si tratta di forme di irresponsabilità che danneggiano i più deboli: genitori, anziani, soggetti con patologie pregresse. Il nostro sistema sanitario, malgrado gli sforzi, avrebbe grosse difficoltà a reggere un eccesso di contagi. Sarebbe terribile". 

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