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Coronavirus, dalla Regione 13 milioni per la provincia di Palermo: "Economia devastata come in guerra"

Il governatore è intervenuto all'Ars per un primo bilancio dell'impatto che l'epidemia ha avuto sull'Isola. Legge di stabilità e il bilancio ritirati "perchè messi a punto con uno scenario diverso" da quello attuale. Ecco come verranno distribuiti i 100 milioni stanziati (complessivamente) per le famiglie in crisi

La Sicilia sta affrontando "una congiuntura economica da guerra di cui non conosciamo durata e contorni". Il presidente della Regione Nello Musumeci non ha usato mezzi termini per definire ciò che sta accandendo nell'Isola per l'epidemia Coronavirus. Rivolgendosi all'Assemblea regionale ha rivendicato quanto fatto finora ma non ha nascosto le difficoltà. Soprattutto economiche. E la prima conseguenza, a livello politico ma con inevitabili ricadute pratiche, è il ritiro della legge di stabilità e il bilancio che il governo aveva allestito. "Perchè - ha spiegato - messi a punto con uno scenario diverso" da quello attuale. 

Secondo il presidente della Regione "l'emergenza economica nell'Isola è arrivata al suo picco prima dell'epidemia" e si riscontrano "effetti molto gravi sul tessuto produttivo e sulle fasce più deboli della popolazione". 

Proprio per tendere una mano alle famiglie in difficoltà Palazzo d'Orleans ha messo in campo 100 milioni di euro. Il provvedimento, annunciato nei giorni scorsi, è stato definito stamani dalla Giunta in una seduta straordinaria e urgente. A Palermo arriveranno complessivamente oltre 13 milioni.

"Si tratta di una prima necessaria risposta che vogliamo dare per consentire a migliaia di famiglie siciliane, ormai esasperate, di far fronte almeno alle immediate esigenze alimentari. Speriamo che arrivino prestissimo anche gli interventi dello Stato, da me più volte sollecitati. In queste settimane di paralisi - ha detto il governatore - sono cresciuti a dismisura nella nostra Isola i nuclei familiari più fragili e maggiormente disagiati, quelli cioè che stanno soffrendo più di tutti la perdurante crisi dovuta all'emergenza Coronavirus. Famiglie che in parte si aggiungono alle altre 450 mila dichiarate povere in Sicilia, secondo i dati dell’Istat". 

"Le risorse verranno assegnate, in più tranche, a tutti i Comuni, che nella distribuzione - si legge nella delibera - dovranno prestare particolare riguardo “alle nuove povertà determinate dalle famiglie che non percepiscono più alcun reddito, compreso quello di cittadinanza, e alcuna altra assistenza economica o sanitaria".

Contributo beni di prima necessità per singolo Comune

Quanto alla "nuova" legge finanziaria Musumeci a Sala d'Ercole ha spiegato che sarà il "frutto del proficuo confronto con le opposizioni. Lavoriamo a un ddl di emergenza concepito per la particolare straordinarietà del momento che siamo chiamati ad affrontare".

Difficoltà sì, ma anche l'ostentazione orgogliosa di resistenza da parte del governatore. "Siamo tutti sulla stessa barca - ha chiarito ancora - e uniti ne usciremo bene perchè siamo un popolo abituato al sacrificio". Nel suo lungo intervento, Musumeci ha posto l'accento su quanto fatto finora: dall'aumento del numero di laboratori che potranno eseguire i tamponi all'avere chiesto (e ottenuto) l'impiego dell'Esercito nei controlli. "Nessuno - ha voluto precisare ancora una volta - ha mai pensato di 'militarizzarè la Sicilia. Ho ritenuto che per la nostra regione si dovessero adottare le stesse cautele concesse alla Campania: cioè controllare il territorio e assicurare una presenza delle forze pubbliche coadiuvate dall'Esercito".

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