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Martedì, 16 Aprile 2024
Politica

Governo e Regioni trovano l'intesa: Musumeci pronto a riaprire bar, negozi e parrucchieri

Roma ha accolto la richiesta di aperture anticipate al 18 maggio nelle realtà locali dove l'epidemia Coronavirus è sotto controllo. Resta la possibilità di stringere le maglie se risalgono i contagi. Verso l'emanazione delle linee guida e dell'ordinanza ad hoc

La tanto desiderata riapertura di bar, ristoranti, centri estetici e negozi di parrucchiere in Sicilia sembra essere vicina, molto. Non più i primi i giugno, come previsto dal calendario inizialmente snocciolato dal premier Conte illustrando la "fase due" dell'emergenza Coronavirus ma già dal 18 maggio. Nel corso della conferenza Stato-Regioni il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha dato il via libera ad aperture regionalizzate in aree con contagi bassi. Tra queste c'è la Sicilia, dove da settimane i numeri che fotografano la "corsa" del virus sono confortanti. Roma si riserva sempre la possibilità di intervenire e stringere le maglie in caso di risalita dei contagi. 

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I bassi contagi da un lato e le pressioni del governatore Musumeci, che non ha mai fatto mistero di spingere per le riaperture, si potranno tradurre tra 7 giorni in saracinesche alzate per le attività al dettaglio, i bar, i saloni di bellezza. Tutto secondo linee guida che però ancora sono allo studio e che saranno emanate, con ogni probabilità, tra giovedì e venerdì. A stretto giro subito dopo ci sarà l'ordinanza regionale.

Il governatore della Sicilia anche oggi "si è fatto portavoce delle necessità dei commercianti al dettaglio, di bar e ristoranti e dei parrucchieri, chiedendo l'urgente riapertura dei negozi e dei saloni". In ambito turistico, invece, Musumeci ha chiesto di immaginare "misure ragionevoli soprattutto per gli stabilimenti balneari e ha auspicato che i protocolli di sicurezza siano resi noti già nelle prossime ore". Sulla mobilità interregionale, il presidente della Regione ha espresso la volontà di mantenere fino al prossimo 31 maggio la chiusura degli accessi all’Isola, "a parte per gli aventi diritto e per i casi particolari'”.

"L'esempio del ponte Morandi di Genova - ha poi aggiunto - non deve restare in Italia l'eccezione ma deve diventare la normalità, se vogliamo anche in Sicilia accelerare la spesa pubblica e la riapertura dei cantieri". Musumeci ha anche chiesto al premier di prevedere una riunione operativa del Cipe per riprogrammare risorse comunitarie a favore delle imprese e provare quindi a fronteggiare la crisi economica scaturita dal Coronavirus. 
 

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