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Addetti Amat nei centri d'informazione turistica per vendere biglietti e abbonamenti: è polemica

A dare fuoco alle polveri il consigliere Figuccia (Udc): "Operazione 'suicidio', i conti dell'azienda sono in stato precomatoso. Regalati 300 mila euro al Comune". Susinno (Sc): "No a strumentalizzazioni". Cimino replica: "Nulla di scandaloso, presenza nei Cit serve a promuovere trasporto pubblico"

Finisce al centro di una polemica la convenzione dell'Amat con il Comune per l'utilizzo di 10 dipendenti nei Cit, i Centri d'informazione turistica. Il personale dell'Amat (che sa parlare almeno una lingua straniera) verrà impiegato nei gazebo comunali sparsi in tutta la città per vendere biglietti per bus e tram, schede parcheggio, abbonamenti del car sharing e quelli del bike sharing.

L'accordo però trova in disaccordo Sabrina Figuccia, consigliere comunale dell’Udc, che scatena la polemica: "L’Amat - dichiara - regala 300 mila euro al Comune, come dire che il povero non possiede nulla ma fa l’elemosina a chi ha di più. E' davvero paradossale la convenzione firmata qualche settimana fa dall’azienda di via Roccazzo e Palazzo delle Aquile: ciascuno dei 10 impiegati costerà appunto 30 mila euro. Ma perché l’Amat ha deciso quest’operazione 'suicidio' considerato lo stato precomatoso dei suoi conti economici, sempre prossimi al fallimento? E dire che poco tempo fa, lo stesso presidente Cimino aveva messo, nero su bianco, nella sua relazione sullo stato dei conti dell’Amat, che l’azienda rischiava di attuare una politica 'lacrime e sangue' con pesantissimi tagli ai servizi e licenziamenti di personale".

"Invece - prosegue Figuccia - secondo i vertici aziendali, quest’operazione porterebbe grande sollievo alle casse dell’Amat perché nei Cit si venderebbero tanti più biglietti ed abbonamenti per bus e tram e tantissime schede parcheggio in più per le zone blu. Evidentemente a Cimino e ai suoi più stretti collaboratori piace sognare ad occhi aperti, considerato che il numero dei tagliandi cala ogni anno in più. Sono sicura che Cimino non farà lo 'yes man' del sindaco Orlando assecondando uno dei suoi tanti capricci - il più vistoso dei quali è quello di tagliare nastri, come avverrà mercoledì prossimo a Mondello per il primo Cit - ma avrà la forza di opporsi a operazioni che rischiano seriamente di affossare la sua azienda".

A controbattere le dichiarazioni di Sabrina Figuccia ci pensa Marcello Susinno (Sinistra Comune), collega in Settima commissione. "Dal dibattito con i dirigenti dell’Amat in commissione sono emerse posizioni diverse. C’è chi ha voluto strumentalizzare la questione dei costi del personale destinato ai Cit, centri di indiscussa utilità in una città che intende portare avanti una visione turistica. Peraltro l’utilizzo razionale del personale da destinare, individuato tra chi è stato riconosciuto temporaneamente non idoneo per altri servizi, dimostra come l’Amat voglia ottimizzare al massimo le risorse umane".

In serata anche l'amministratore unico dell'Amat Michele Cimino risponde alla nota di Figuccia: "Non ci trovo nulla di scandaloso, come invece lei sostiene. Utilizzeremo personale dell’azienda, quindi senza costi aggiuntivi, per un’operazione commerciale che di certo non peserà sulle casse dell’azienda. La nostra presenza nei Cit - conclude Cimino - e in quello di Mondello in particolare modo servirà a promuovere l'offerta di trasporto pubblico e ad avere un contatto costante con i cittadini, per capire come migliorare il servizio, condividendo con loro il nostro impegno".

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