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Aiuti per poveri, clochard e famiglie disagiate: il Comune tende la mano agli "invisibili"

Il Consiglio in modalità "smart" approva all'unanimità il regolamento sull'inclusione sociale: sbloccati 16 milioni per mense, dormitori, sostegno per l'affitto della casa, formazione finalizzata all'occupazione. L'assessore Mattina: "Progetti su misura per chi sta ai margini"

Il primo atto approvato dal Consiglio comunale in modalità "smart" tende la mano agli ultimi: ai poveri, ai clochard, a chi non sa come mettere assieme il pranzo con la cena, a chi vive situazioni di disagio sociale. Insomma, agli "invisibili". Persone in carne e ossa che, più di tutti, in tempi di Coronavirus, stanno ai margini.

Con il regolamento sull'inclusione sociale, il Comune punta a recuperare dalla strada i senza tetto e aiutare le famiglie disagiate, per accompagnarli in un percorso che prevede l'individuazione di un alloggio, ma anche tirocini formativi finalizzati alla ricerca di un lavoro. E, nell'immediato, mense e dormitori per soddisfare bisogni primari dei senza fissa dimora. Con una vera e propria presa in carico da parte di un "responsabile dell'unità di strada".

C'è questo e altro nel regolamento sull'inclusione sociale, che ieri Sala delle Lapidi riunita online ha fatto passare all'unanimità - 35 i sì (5 gli assenti) - liberando risorse economiche per oltre 16 milioni di euro. Soldi che andranno a loro: fli "invisibili". Politicamente, un atto bipartisan. Che conferma la volontà di collaborazione con l'amministrazione in questa fase così delicata a causa dell'emergenza Covid, manifestata dai consiglieri nella seduta con il sindaco.

Tanti i "peana" di maggioranza e opposizione per l'assessore alle Attività sociali, Giuseppe Mattina, per l'impegno profuso: tanto nell'atto in questione quanto nella gestione dell'assistenza alimentare (e non) alle fasce più deboli della popolazione colpite dagli effetti collaterali del Covid. Apprezzato anche il lavoro del presidente della Quarta commissione, Gianluca Inzerillo (Sicilia Futura-Iv), che afferma: "Il Consiglio ha approvato un atto che in questo momento, ancor di più, è di grande aiuto ai cittadini avviando un persorso di presa incarico individualizzato affinché i soggetti a rischio di marginalità e di esclusione sociale possano uscire da condizioni di rischio. Ringrazio tutti i consiglieri, lassessore Mattina e gli uffici per la bella pagina di politica cittadina e di coesione politica".

Una parte consistente dei 34 articoli del regolamento è dedicata al tema della casa: tappa finale di un inter inclusivo che punta a recuperare le famiglie in condizioni di disagio sociale. Ecco quindi che vengono previsti fondi il sostegno all'affitto: 4.800 euro annui per i nuclei familiari fino a tre componenti, 7.200 con più di tre componenti. Ma non solo. C'è anche un contributo fino a 2 mila euro per le spese di mantenimento della casa (utenze, condominio ecc...). Il tutto è vincolato a un patto: un progetto integrato d'inclusione attiva di accompagnamento al lavoro. Il Comune con questo regolamento aiuterà pure chi è disposto ad aiutare, ossia i priprietari di case che intendono "ristrutturare il proprio alloggio, o che l'hanno già ristrutturato entro e non oltre 12 mesi antecedenti" alla data di affitto "a canone concordato". 

"L'approvazione all'unanimità del regolamento per l'inclusione sociale rappresenta la risposta tangibile del Consiglio ai tanti bisogni della nostra città, acuiti dall'emergenza attuale. E' uno strumento concreto che permetterà di sbloccare ulteriori fondi per far fronte all'emergenza abitativa e per la presa in carico delle persone che vivono in situazioni di marginalità sociale, prevedendo azioni di accompagnamento verso l'autonomia anche economica e lavorativa" dichiara il gruppo Avanti Insieme coi consiglieri Valentina Chinnici, Paolo Caracausi, Massimo Giaconia, Claudia Rini e Toni Sala. 

"Aiuti certi - dice Giulio Tantillo, capogruppo di Forza Italia - saranno dati a tutti quei cittadini che vivono e dormono per strada, anche grazie alle associazioni di volontariato. In un momento così difficile per la città e per i più bisognosi abbiamo voluto dare il nostro contributo per liapprovazione di questo regolamento che da oggi libererà molte somme bloccate proprio per la mancanza di questo documento". 

"Somme già stanziate e attualmente nella disponibilità delle casse comunali" precisa il gruppo del M5S, secondo cui il regolamento "va anche nella direzione di facilitare l'attività di progettazione per poter contare, anche nei prossimi anni, su fondi extracomunali a tutto vantaggio delle persone e dei nuclei familiari economicamente e socialmente svantaggiati". Con i fondi ora disponibili, annota Rosario Arcoleo (capogruppo del Pd), "le persone in grave stato di marginalità sociale, potranno acquistare farmaci e medicamenti non rimborsabili dal sistema sanitario nazionale. Oppure i dispositivi di protezione individuale, fondamentali limitare i contagi da Coronavirus".

Per il consigliere di Italia Viva Carlo Di Pisa "va fatto un plauso a tutto il Consiglio comunale per avere colto, in un periodo d'emergenza, il significato di questo importante regolamento di cui oggi l'amministrazione comunale si dota. E' stato infatti il risultato di un lavoro che, oltre alla commissione Attività sociali di cui faccio parte, ha visto il contributo di tutti quanti in maniera collegiale. Da oggi l'amministrazione ha uno strumento che non solo regolamenta l'assistenza ai più bisognosi, ma introduce e dà un contributo affinché gli stessi possano avere maggiori possibilità di uscire dalla propria posizione di disagio".

"Per senso di responsabilità e con l’intento di voler approvare un buon regolamento che resterà in vigore per almeno un decennio - afferma il gruppo della Lega - abbiamo votato a favore sia tutti gli emendamenti presentati e concordati con le commissioni competenti, che hanno svolto un ottimo lavoro insieme all’assessore Mattina, sia la delibera in tutti i suoi articoli. Abbiamo apprezzato tanto l’operato del presidente del Consiglio che per la prima volta si è trovato a condurre l’aula con una procedura nuova e decisamente complicata . Ci auguriamo che il metodo adottato possa essere lo stesso in futuro per tanti altri regolamenti e delibere che arriveranno in Aula" .

Katia Orlando di Sinistra Comune sottolinea come il regolamento sia "uno strumento innovativo che affronta il tema delle marginalità con un approccio multidimensionale: al centro c'è la persona e i suoi diritti, a partire dalla casa, come il lavoro, la famiglia, la salute, l'istruzione. Si esce fuori dalla logica dell'emergenzialità per porre in essere interventi di contrasto all'emarginazione di lungo periodo, rivolti davvero all'inclusione sociale. Si considerano le nuove forme di povertà guardando alle esigenze complessive del richiedente". Questo è ciò che preme di più all'assessore Giuseppe Mattina, convinto che "ogni individuo ha esigenze e profili diversi: per chi sta ai margini va ritagliato un progetto su misura. Ora si prenderà in carico la persona e la si accompagnerà nel percorso di inclusione sociale".

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