rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Consiglio comunale: il M5S lancia Forello per insidiare il tandem Orlando-Tantillo

L'ex candidato sindaco dei grillini in lizza per la vicepresidenza, ma i numeri non sono dalla sua parte. "Sulla presidenza non ci esprimiamo". Scheda bianca? "Seguiamo gli sviluppi". Gelarda: "No ad accordi sotterranei". Dissenso circoscritto nella maggioranza

Auspicano "segnali di discontinuità" sulla presidenza del Consiglio e sono pronti a giocarsi la loro partita sulla vicepresidenza. Con un nome già deciso: Ugo Forello. E' l'ex candidato sindaco il prescelto dal gruppo del M5S per la seconda carica di Sala delle Lapidi. Così è stato deciso nel corso di un incontro che si è tenuto la settimana scorsa. La conferma arriva proprio da Ugo Forello, che ha incassato sulla carta anche il gradimento di Sinistra Comune e di Marianna Caronia. Per quest'ultimi, una risposta politica al tandem Orlando-Tantillo. Che, malgrado i mal di pancia (sia nella maggioranza sia nell'opposizione), fino a questo momento ha dalla sua i numeri. Mentre Forello, ad oggi, può contare al massimo su 12 voti.

I grillini, dopo aver lavorato in sordina, escono allo scoperto: "Sulla presidenza - dice Forello a PalermoToday - non ci esprimeremo". Sarà scheda bianca durante la votazione? Forello non si sbilancia ancora: "Vedremo, seguiamo gli sviluppi. Di sicuro c'è che auspichiamo una discontinuità per la presidenza e rivendichiamo che la scelta della vicepresidenza sia fatta dalle minoranze".

Più netta la posizione di Igor Gelarda, altro consigliere del M5S, che in un post pubblicato su Facebook manifesta il "no" a trattative con altri gruppi: leggasi Sinistra Comune ed eventuale appoggio a Barbara Evola. "Al Comune di Palermo - scrive Gelarda - il M5S non fa accordi sotterranei con nessuno. In questi giorni si susseguono notizie concitate di possibili accordi per la presidenza o la vice presidenza del consiglio comunale. C'è qualcuno che dice che il M5S si muove sottotraccia. Noi non abbiamo tracce, ma programmi e progetti condivisi con la base, e soprattutto non abbiamo sottotracce. Se fisiologicamente e naturalmente i consiglieri palermitani dovessero votare presidente o vicepresidente del Consiglio il nostro candidato, convinti come noi della bontà della scelta, sarebbe cosa bella, ma soprattutto utile per la città. Altrimenti continueremo dai nostri sei banchi a contrastare, in maniera intelligente e martellante, chi ha ridotto Palermo in questo miserevole stato".  

L'altra frangia dell'opposizione, quella dei ferrandelliani, domani si riunirà per individuare un candidato unitario alla vicepresidenza e prendere posizione sulla presidenza. Stavolta ci sarà pure Forza Italia al completo, dopo che la scorsa settimana il capogruppo Giulio Tantillo aveva disertato l'incontro convocato da Fabrizio Ferrandelli. Tantillo avrà di fronte pure la Caronia, che una decisione l'ha già presa: "Per me vale un criterio politico semplice, quello numerico. Scelgo i più votati, Scarpinato e Forello". Questa è la risposta al tandem Orlando-Tantillo, che definisce "un'ingerenza della maggioranza". Quindi aggiunge: "Sono state mortificate le regole di base, l'opposizione non è stata rispettata. Partiamo con il piede sbagliato. Finalmente lunedì, con la votazione del presidente e del vicepresidente del Consiglio, dovrebbe concludersi questa non certo esaltante fase di inizio consiliatura che metterà così finalmente fine (almeno lo spero) alle tante polemiche, alle fibrillazioni, ai giochi di palazzo e agli evidenti inciuci a cui inermi abbiamo assistito, ma che non credo abbiano affatto appassionato gli sdegnati palermitani". 

In casa orlandiana, infine, il vertice-bis di ieri non ha spostato nulla. Ci sono sempre tre consiglieri (Cusumano, Ferrara, Russo) contrari a votare Totò Orlando. Attorno a questo dissenso però non c'è la forza per costruire una candidatura alternativa. Ecco perché la fumata è ancora grigia. Si va avanti per avere nei numeri la "indipendenza" per eleggere il nuovo presidente di Sala delle Lapidi. Senza appoggi esterni, quindi. Se così fosse, in extremis, anche Sinistra Comune potrebbe rientrare. Votando in maniera difforme dalla coalizione, di fatto, Catania e compagni si collocherebbero subito all'opposizione. Di più: votando Forello alla vicepresidenza farebbero un torto al primo cittadino, perché proprio Forello era uno dei competitor di Orlando nella corsa a sindaco. 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Consiglio comunale: il M5S lancia Forello per insidiare il tandem Orlando-Tantillo

PalermoToday è in caricamento