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Consiglio comunale, opposizioni all'attacco sulle partecipate: "Quali soluzioni per i conti?"

A dare fuoco alle polveri è Tantillo, capogruppo di Forza Italia: "Valuteremo presidenti dal loro operato, no ai Cda in Sispie e Reset". Figuccia: "Cambi ai vertici per accontentare i camaleonti della politica". Ferrandelli (Coraggiosi): "Consuntivo e previsionale in ritardo"

Opposizioni all'attacco sulle società partecipate. A Sala delle Lapidi l'argomento è "caldo". Il primo a dare fuoco alle polveri è Giulio Tantillo, capogruppo di Forza Italia e vicepresidente del Consiglio comunale, secondo cui "nell'era della spending review non appare opportuno costituire un Cda in aziende come Sispi e Reset". Quindi avverte: "Al sindaco ricordiamo che il Consiglio si è espresso sul numero dei componenti dei Cda, qualora tutto dovesse rimanere invariato annunciamo una delibera di iniziativa consiliare".

Tantillo interviene pure sulla nomina di Michele Cimino alla presidenza dell'Amat: "Ha tutti i requisiti per guida l’Amat, ma non bastano i curricula per avere i galloni da manager. Valuteremo i neo presidenti dal loro operato e dai bilanci delle aziende. Leggiamo di alcune posizioni critiche della minoranza, posizioni scomposte e prive di valide argomentazioni - prosegue Tantillo -. Cimino è stato un autorevole esponente di Forza Italia e lo diciamo con orgoglio, soprattutto perché ha lavorato da assessore e da presidente di commissione ottenendo ottimi risultati. Le opposizioni facciano la loro parte, con proposte costruttive nell’interesse delle aziende e della città, criticare è un diritto ma non sempre un dovere".  Le critiche a Cimino non sono piovute solo dall'opoosizione: anche la maggioranza, con Sinistra Comune ha manifestato i suoi malumori, costringendo di fatto il sindaco Orlando a congelare il rimpasto di Giunta

Numeri alla mano, invece, il leader dei Coraggiosi Fabrizio Ferrandelli chiede lumi sui bilanci del Comune e su quelli delle ex municipalizzate: "Stamane in Consiglio - dice - ho chiesto conto e ragione sullo sforamento dei tempi previsti dalla legge per l’approvazione del consuntivo 2017, del previsionale 2018 e del nuovo consolidato. Strumenti necessari ad allineare i 42 milioni al 2016. La Regione ha già preavvisato, con la circolare 11, il commissariamento". Poi aggiunge: "Non ci interessano né i nomi, né tanto meno le tessere di partito, passate e attuali, di chi presiederà le aziende controllate: anche questo bluff è stato svelato. Vogliamo conoscere le soluzioni circa le partite debiti-crediti e i progetti per risolvere le criticità delle aziende. Cosa si farà per allineare i circa 8 milioni mancanti nel 2018 alla Rap? E' forse previsto un ennesimo aumento della Tari? E cosa verrà fatto per i 45 milioni di Amat? Quali le soluzioni proposte?”.

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Parla di "situazione catastrofica" Sabrina Figuccia, consigliere del gruppo Misto, dopo l'audizione in Aula dell'assessore Antonino Gentile e del ragioniere generale Paolo Basile. "Al netto della spartizione di poltrone trasversale a cui stiamo assistendo in questi giorni, che racconta le peggiori logiche di trasformismo politico di cui i cittadini sono ormai stanchi, viene fuori un racconto davvero allarmante. A preoccupare enormemente oggi è la situazione economica di tutte le partecipate ed in special modo quella di Rap e Amat, che sembrerebbero non avere stralciato dal bilancio somme non riconosciute dal Comune, attraverso una precisa direttiva imperativa e vincolante del sindaco. Se qualcuno pensa che i problemi delle partecipate possano risolversi con un semplice cambio ai vertici, ha proprio sbagliato strada. Forse il cambio servirà ad accontentare dei veri e propri camaleonti della politica - conclude Figuccia - ma di certo non a garantire reale trasparenza ai cittadini stanchi di pagare per servizi del tutto inesistenti".

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