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Depositata in Consiglio mozione di sfiducia contro Prestigiacomo, il sindaco: "Atto velleitario e strumentale"

Orlando difende l'assessore, indagata nell'ambito dell'inchiesta per inquinamento ambientale ai danni dell'Amap, commissariata limitatamente ai servizi di depurazione. "Sala delle Lapidi sfiduci me, i numeri ora ce li ha...". La rinuncia alla delega da parte dell'esponente di Giunta non placa le opposizioni. Forello: "Non è credibile, se ne deve andare". Ma Tantillo frena: "Bisogna scindere la vicenda giudiziaria da quella politica"

Dopo il commissariamento dell'Amap, in seguito all'inchiesta sulla mancata depurazione delle acque reflue urbane, l'assessore Maria Prestigiacomo finisce nel mirino del Consiglio comunale. La mozione di sfiducia nei suoi confronti è stata depositata - primi firmatari i consiglieri Ugo Forello e Giulia Argiroffi (gruppo Oso) - ed è già stata inserita all'ordine del giorno. 

Prestigiacomo, ex presidente dell'azienda municipalizzata, sotto indagine assieme all'attuale amministratore unico Alessandro Di Martino ed a tre dirigenti (uno dei quali addetto all'impianto di depurazione di Acqua dei Corsari), ha rimesso nelle mani del sindaco la delega ai Servizi idrici e ai rapporti funzionali con Amap. Per le opposizioni però non basta e così è scattata l'offensiva contro Prestigiacomo, che ha mantenuto comunque le altre sue deleghe: su tutti quella ai Lavori pubblici.

"L'assessore se ne deve andare - tuona Forello - la vicenda giudiziaria in cui è coinvolta risulta molto scomoda per Palermo e per l'amministrazione Orlando. Al di là delle responsabilità penali, sarà compito della magistratura accertare se siano state dolose o colpose, la responsabilità politico-amministrativa c'è tutta. Purtroppo l'assessore, oltre ad avere esercitato in modo pessimo le sue deleghe, non gode oggi di adeguata credibilità istituzionale. Ecco perché si deve fare da parte".

Concetti che sono stati messi nero su bianco nella mozione di sfiducia, che mette prima in rilievo la "pessima amministrazione" da parte della Giunta, colpevole di aver trascinato la città "a vivere il momento forse più basso della propria storia in termini generali di qualità della vita, di carenza di servizi, di precarie condizioni igienico-sanitarie, diffusa e ramificata corruzione"; per poi andare nel dettaglio di quelli che l'opposizione ritiene dei veri e propri fallimenti: "Totale inefficienza del sistema infrastrutturale e inaccettabile stato di mancanza di sicurezza, da strade e marciapiedi in diffuso pietoso stato di conservazione, fino alla documentata condizione di gravissima instabilità in cui versano i ponti di attraversamento del fiume Oreto, ma anche i canali di maltempo e le solette di copertura, i sottopassi, incapaci di smaltire gli effetti di eventi meteorologici anche lievi, come il sistema fognario di alcune zone ampie della città, l'edilizia scolastica e l’edilizia pubblica in genere".

La mozione di sfiducia ad un assessore, è bene ricordarlo, qualora dovesse essere approvata dall'Aula non comporta nessuna decadenza automatica. Dovrebbe infatti essere il sindaco a rimuovere l'assessore dall'incarico. Tra i gruppi di minoranza, oltre a Oso, c'è già l'adesione di alcuni esponenti di Lega e Fratelli d'Italia. Mentre Forza Italia ha manifestato, con il capogruppo Giulio Tantillo, le sue perplessità sulla "parte che riguarda l'aspetto giudiziario".

Il giudice commissaria l'Amap, azienda presenta ricorso

"A nostro parere - spiega Tantillo - la mozione di sfiducia si deve limitare ai fatti politici. Noi siamo convintamente garantisti e per questa ragione riteniamo che la vicenda giudiziaria debba rimanere separata. Il centrodestra si riunirà e sicuramente una soluzione la troveremo, magari emendando la mozione". Tuttavia trattandosi di una sfiducia politica e, dato che non ci sono conseguenze per il Consiglio, la mozione dovrebbe passare. Anche se sulle adesioni adesso c'è qualche imbarazzo: per lo più politico da parte di M5S e +Europa che, pur essendo all'opposizione in Consiglio, gravitano nel centrosinistra. 

I consiglieri di opposizione comunque dovrebbero votare la mozione alla Prestigiacomo quando verrà messa in discussione; la stessa cosa è intenzionata a fare Italia Viva che, sia quando era in maggioranza sia ora che ne è uscita, non ha mai risparmiato critiche sull'operato dell'assessore Prestigiacomo.

La diretta interessata si è trincerata nel silenzio. A difenderla ci pensa però il sindaco Leoluca Orlando, che oggi pomeriggio in conferenza stampa ha bollato come "atto puramente politico, velleitario e strumentale" il tentativo del Consiglio di sfiduciare l'assessore Prestigiacomo: "Il Consiglio comunale - afferma il primo cittadino - è sovrano, ma se tratta argomenti di cui non ha competenza l'amministrazione comunale non sarà presente. La presentino a me la mozione di sfiducia e io sarò presente, così faremo chiarezza. I numeri in Consiglio ce li hanno...". Poi avverte: "Non è consentito insultare durante i lavori d'Aula assessori e dirigenti, piuttosto Sala delle Lapidi faccia le delibere che la città aspetta. Da sei mesi il Consiglio non delibera nulla se non quando viene richiamato da altri organi dello Stato".  

Il bilancio consolidato 2019 è una delle delibere attese. Questa settimana verrà riproposto in Aula e sarà discusso. Dal Consiglio intanto arriva la richiesta di convocazione dei vertici dell'Amap, proprio per la vicenda riguardante la depurazione delle acque reflue. "Prima di affrontare il consolidato - sottolinea ancora Forello - vogliamo vederci chiaro. Dall'inchiesta per inquinamento ambientale è emerso che l'Amap, per non aver depurato i fanghi, avrebbe risparmiato 7 milioni di euro all'anno sin dal 2018, quando presidente era ancora la Prestigiacomo".

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