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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Lavori a Palazzo delle Aquile, via al Consiglio comunale itinerante: prima tappa alla scuola Falcone dello Zen

Il sindaco Lagalla scrive al segretario generale: "Entro cinque giorni vanno liberati i locali da ristrutturare in questa fase, inclusa Sala delle Lapidi". La scelta di svolgere le sedute in giro per la città è stata presa dal presidente Tantillo: "Così staremo più vicini ai palermitani"

Il Consiglio comunale esce dal palazzo e va nei quartieri. La prima tappa fuori da Sala delle Lapidi sarà giovedì primo giugno alla scuola Falcone dello Zen. Un luogo simbolo colpito dal recente scandalo dei "corsi fantasma per avere fondi europei", che ha portato agli arresti domiciliari l'ormai ex preside Daniela Lo Verde e il vice Daniele Agosta, accusati (assieme ad una terza persona indagata) di peculato e corruzione.

La scelta del Consiglio comunale itinerante è stata presa dal presidente Giulio Tantillo per un duplice motivo: garantire una maggiore presenza dell'istituzione nelle varie realtà cittadine e abituare i consiglieri comunali alla "vita" fuori da Palazzo delle Aquile.

Com'è noto infatti la sede centrale del municipio dovrà essere sgombrata per lavori di ristrutturazione. Il cantiere è già aperto e sta prendendo forma, ma si sono già accumulati notevoli ritardi rispetto al cronoprogramma inizialmente stabilito. Il Comune non ha ancora definito il protocollo d'intesa con la Città metropolitana per il trasferimento a Palazzo Belvedere e in altre sedi (il Palazzo delle Ferrovie e l'ex caserma Falletta fra gli altri). La scorsa settimana il direttore dei lavori, l'ingegnere Tonino Martelli, aveva sollecitato il trasferimento di uffici e personale, nonché lo sgombero dell'aula consiliare. 

Finora tutte le date indicate per liberare i vari locali di Palazzo delle Aquile sono state disattese. Motivo per cui il sindaco Roberto Lagalla oggi ha scritto al segretario generale con l'obiettivo di "prevenire prevedibili contenziosi con l'impresa appaltatrice". Lagalla lancia un vero e proprio ultimatum: "Entro cinque giorni gli ambienti interessati dall'attuale fase d'intervento, e segnatamente Sala delle Lapidi, vengano immessi nella totale fruibilità dell'impresa". 

Il primo cittadino indica anche una deadline "per il completo sgombero dell'intero palazzo" che dovrà avvenire "nei tempi più brevi possibili e comunque non oltre il 21 luglio". Il presidente del Consiglio Giulio Tantillo conta di fare anche prima: "La cosa migliore - dice a PalermoToday - sarebbe liberare la sede di piazza Pretoria entro il 30 giugno. La prossima settimana l'ufficio del vicesegretario generale, che si trova al piano ammezzato, si trasferirà a Palazzo Gulì, in corso Vittorio Emanuale". 

L'attenzione è sempre rivolta all'accordo con l'ex Provincia, che ancora non si riesce a chiudere. Due sarebbero i "nodi" da sciogliere: l'uso della Sala Martorana di Palazzo Comitini e qualche stanza in più al Palazzo delle Ferrovie. L'ufficio di presidenza vorrebbe fare i Consigli in Sala Martorana, ritenendo la sala Belvedere (nell'omonimo Palazzo) troppo piccola per contenere 40 consiglieri più i dipendenti. "Inoltre - prosegue Tantillo - verrebbe inibito del tutto l'accesso al pubblico per mancanza di spazio. Viste le condizioni, Palazzo Belvedere rappresenta una soluzione tampone. Ecco perché stiamo studiando delle alternative che non penalizzino nessuno".

Una di queste è appunto quella dei Consigli itineranti, con Tantillo che di volta in volta - "a seconda dei temi trattati" - cercherà delle sedi idonee in giro per la città. "In questo modo - conclude - staremo più vicini ai palermitani".   

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