La maggioranza non c'è e il Consiglio boccia il bilancio consolidato: bloccate le assunzioni
Sala delle Lapidi, riunita in modalità virtuale, chiude la votazione con 13 sì, 4 no e 9 astenuti: la delibera, in condizioni di parità, da regolamento viene respinta. Una situazione che mette in difficoltà l'amministrazione Orlando: al vaglio degli uffici l'ipotesi di ripresentazione dell'atto. Pioggia di critiche dall'opposizione
Bocciato il bilancio consolidato 2019 del Comune. Questo il responso di Sala delle Lapidi, riunita in modalità virtuale, che ha chiuso la votazione sull'atto con 13 sì, 4 no e 9 astenuti. La maggioranza non è quindi riuscita a spuntarla, perché in condizioni di parità - da regolamento - la delibera viene respinta.
Si tratta dell'ennesimo flop degli orlandiani, falcidiati in Aula dalle assenza più che dai mal di pancia. Oltre alla debacle politica, la bocciatura del consolidato ha un risvolto pratico che mette in difficoltà l'amministrazione Orlando: Palazzo delle Aquile, per il momento, non potrà fare né assunzioni né stabilizzazioni di precari. "Il blocco riguarda il Comune e non le partecipate" spiega il vicepresidente del Consiglio, Giulio Tantillo (Forza Italia), uno dei veterani di Sala delle Lapidi.
Il respingimento del consolidato (documento finanziario che mette assieme i conti del Comune e quelli delle sue partecipate) non comporta lo scioglimento del Consiglio, ma crea problemi non indifferenti all'amministrazione attiva. E a poco servono le recriminazioni di una maggioranza rabberciata (all'appello sono mancati i consiglieri del Pd, alcuni esponenti di Italia Viva-Sicilia Futura e di Avanti Insieme), che ha tirato in ballo problemi tecnici di connessione e se l'è presa con alcuni consiglieri d'opposizione (Andrea Mineo su tutti). Da un punto di vista normativo si attende adesso il parere del segretario generale e degli uffici sull'ipotesi di ripresentazione dell'atto. Il riscontro arriverà in tempi brevi.
Nell'attesa i gruppi di minoranza vanno all'attacco di una maggioranza che, sempre Tantillo, definisce "inesistente". "Non hanno nemmeno i 16 voti necessari - calca la mano il capogruppo di Forza Italia - nemmeno per approvare un atto importante come il consolidato. E' un fatto politicamente molto grave. Orlando e i partiti che lo sostengono, si possono spartire le poltrone ma il risultato non cambia: questa maggioranza allo sbaraglio ha prodotto gravi ripercussioni in danno della città”.
Alessandro Anello, consigliere comunale della Lega e segretario cittadino del Carroccio, rincara la dose: "La bocciatura del bilancio consolidato in consiglio comunale è un passaggio molto grave per l'amministrazione attiva guidata dal sindaco Orlando che adesso si troverà alle prese con una serie di interventi che non potranno essere messi in atto così per come erano stati annunciati. Adesso non vorrei che il primo cittadino, come è solito fare, rigirasse la frittata addossando a Sala delle Lapidi le responsabilità di quello che invece è il suo personale fallimento politico, ovvero quello di non avere più una maggioranza in aula con cui portare avanti l'attività amministrativa. L'avevo annunciato in occasione della mozione di sfiducia al sindaco Orlando che sarebbero stati mesi di lenta e lunga agonia per Palermo, ed è quello che si sta verificando giorno dopo giorno. Atto dopo atto".
Anche il collega Igor Gelarda, capogruppo dei leghisti in Consiglio, non risparmia critiche: "La maggioranza di Orlando non esiste più, Non ha i numeri neanche per approvare uno degli atti più per il Comune, come il bilancio consolidato: su una maggioranza ipotetica di 21 ne mancavano 8 a dare sostegno al sindaco Orlando. Una vergogna inaudita che dimostra solo che il sindaco non ha più i numeri per governare e farebbe bene a dimettersi immediatamente per il bene della città".
“La bocciatura del consolidato certifica il fallimento del sindaco e della sua maggioranza - aggiunge Francesco Paolo Scarpinato, capogruppo di Fratelli d'Italia -. Non hanno più i numeri per governare, vadano a casa e consentano alla città di rialzarsi dal baratro in cui è caduta in questi anni". Mentre Viviana Lo Monaco, capogruppo M5S in Consiglio, conclude: "La bocciatura del bilancio consolidato 2019 rimbomba come il crollo di una ormai da tempo inesistente 'maggioranza' a Sala delle Lapidi. A nulla sono valsi i nostri numerosi appelli rispetto alle risposte concrete che la città attende da troppi anni. I continui cambi di casacca finalizzati esclusivamente a logiche di opportunità politica hanno rappresentato un vero abuso nei confronti della fiducia attribuita dai palermitani nel 2017 a un'idea di amministrazione capace di affrontare e risolvere gli annosi problemi che affliggono i cittadini, dal centro alle periferie. Le diatribe interne, condite da indolenza e mancato interesse della maggioranza, si traducono in assenze che segnano in modo irreversibile l'attività del Consiglio comunale della quinta città d'Italia. Ancora una volta, assistiamo alla sfiducia della maggioranza dell'Aula al sindaco Orlando. Forse sarebbe il caso che egli stesso ne traesse le opportune conseguenze".