Congresso regionale del Pd: l’area Civati chiede chiarezza sui risultati
"La consultazione degli iscritti non può essere una lotta di potere". Il gruppo chiede ai circoli di partito di limitarsi ad essere centro di confronto e non espressione forzata degli eletti, sostenendo la necessità di pubblicare gli open data
Polemica sulle votazioni nei circoli del Partito Democratico per l'elezione del segretario regionale. "I risultati parziali che arrivano alle commissioni ci lasciano increduli - si legge in una nota - e sottolineano la innaturale forma di espressione del consenso. L’affluenza passa dal 10% al 90% a seconda del circolo e quindi del riferimento politico. Crediamo sia indecoroso abbassare il livello di una competizione elettorale a mero scontro di forze e di potenza e dunque, come per il tesseramento gonfiato di Catania - concludono - l’area Civati denuncia la logica di voto chiedendo che i circoli si limitino ad essere il centro di confronto e non l’espressione forzata e diretta degli eletti".
"Invitiamo i deputati regionali del Partito Democratico - continua la nota nota - ad evitare che il congresso, già organizzato in maniera superficiale e frettolosa, si trasformi in una stagnante prova di forza priva di senso politico e paragonabile solo al genere teatrale della farsa. Già da subito facciamo richiesta alla commissione regionale per il congresso di una verifica a campione del voto che, in ogni caso, è un segno di trasparenza per tutto il Pd e per chi, - concludono - come il nostro segretario Matteo Renzi, sostiene la necessità di pubblicazione e condivisione degli open data".
