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Conferenza Libia, Conte a Palermo: "Basta scontri, si punti a stabilizzazione"

C'è anche il generale Haftar. L'uomo forte del governo di Tobruk dovrebbe partecipare a un incontro informale tra il presidente del Consiglio e i leader di Egitto, Russia, Ciad, Niger, Tunisia. Il sottosegretario agli Esteri tedesco Annen: "Altri 2,5 milioni per stabilizzazione Libia"

Il premier Conte è giunto nel primo pomeriggio a Palermo per la Conferenza sulla Libia. Al suo arrivo a Villa Igiea è stato accolto dal sindaco del capoluogo siciliano, Leoluca Orlando, dal prefetto Antonella De Miro e dal questore Renato Cortese, e dai vertici delle forze dell'ordine. Con lui anche la vice ministra degli Esteri Manuela Del Re. Il premier ha rivolto un ringraziamento alle forze dell'ordine, impegnate per garantire la sicurezza e ha sottolineato che "l'Italia ha promosso questa conferenza perché vuole offrire un contributo, nel quadro delle Nazioni Unite, al processo di stabilizzazione della Libia".

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Arrivato in serata anche il generale Haftar. In agenda il "mini-summit" tra il presidente del Consiglio e i leader di Egitto, Russia, Ciad, Niger, Tunisia. L'incontro che sarebbe stato organizzato per convincere il generale Khalifa Haftar - uomo forte del governo di Tobruk - a essere a Palermo, con l'obiettivo anche di garantire la sua presenza alla sessione plenaria di domani.

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"Saranno presenti - ha detto Conte - principali protagonisti dello scenario libico e dieci, tra capi di Stato e di governo. Altri venti paesi saranno rappresentati dai ministri degli Esteri. Saranno, inoltre, qui presenti, i principali organismi internazionali. Tutto questo perché cessino gli scontri armati e la Libia sia avviata a un percorso di stabilizzazione. Lo facciamo per il popolo libico e perché il popolo libico possa decidere in via democratica del proprio futuro".

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"La Conferenza di Palermo si svolge al momento giusto, un momento importante. Deve dimostrare la coesione e il sostegno internazionale a favore dell'Inviato speciale delle Nazioni Unite Ghassan Salamé". E' quanto ha affermato il sottosegretario agli Esteri tedesco Niels Annen, prima della sua partenza per Palermo, ricordando che "la settimana scorsa Salamé ha annunciato dinanzi al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che all'inizio del 2019 convocherà una Conferenza Nazionale, con cui verrà dato un importante impulso al processo politico in Libia". "La Germania - ha detto Annen - appoggia espressamente questo approccio e come maggiore contribuente bilaterale continua ad essere disposta a fornire aiuti concreti per la stabilizzazione della Libia. Alla Conferenza confermerò un ulteriore contributo tedesco di 2,5 milioni di euro per gli sforzi multilaterali volti alla stabilizzazione".

Il video del premier Conte su Twitter

I mini vertici

L'inviato Onu per la Libia, Ghassan Salamé, ha incontrato il ministro degli Esteri tunisino Khemaies Jhinaoui. Tra i temi affrontati durante il colloquio, i rapporti bilaterali tra la Tunisia e la Libia e la Conferenza nazionale libica (Al-Multaqa Al-Watani).

Poi lo stesso Conte ha incontrato Ghassen Salamé.

Conte-Salamé 2-2

Le reazioni

"Grazie al Governo del cambiamento l'Italia e la Sicilia - commenta il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli - con la Conferenza di Palermo offrono un’importante occasione di dialogo nel processo di stabilizzazione della Libia. Il Mediterraneo torna a essere spazio di confronto tra i popoli".

I parlamentari del Movimento 5 Stelle di Palermo, Roberta Alaimo, Steni Di Piazza, Valentina D'Orso, Aldo Penna, Giorgio Trizzino e Adriano Varrica augurano "buon lavoro al presidente Conte per gli impegni di questi giorni in città con la conferenza per la Libia" e si dicono "certi che il capo del Governo saprà garantire anche in questo contesto quella credibilità che all’Italia manca ormai da anni, svilita dai governi precedenti, con l’opportunità di contribuire seriamente alla stabilizzazione dell’area del Mediterraneo".

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