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Giovedì, 18 Aprile 2024
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L'Italo Belga replica a Schifani sulle concessioni: "Affermazioni inopportune". E lui: "No ai monopoli"

"Perché citarci in modo così plateale, relegandoci al ruolo di proscritti?", domanda la società che gestisce la spiaggia nella borgata marinara, secondo cui "il problema riguarda tutte le 3.500 aziende regionali". Il candidato governatore del centrodestra precisa: "Noi contro la direttiva Bolkestein"

"Con riferimento al futuro delle attuali concessioni demaniali marittime regionali, non possiamo esimerci dall’evidenziare l’inopportunità di alcune affermazioni attribuite al candidato alla presidenza della Regione Renato Schifani. Fatichiamo infatti a comprendere le ragioni di tali dichiarazioni, che mal si conciliano con la doverosa imparzialità e con l’obbligo di garanzia super partes del ruolo, dovute da parte di chiunque voglia svolgerlo. La corretta libertà ed il dovere di esprimere la propria visione programmatica su un tema così tecnico e specifico, in presenza di normativa nazionale già approvata ed anche in corso di emanazione, non deve e non può mai trasmodare in un (così apparirebbe) attacco diretto ad una società che opera sul mercato in base alle leggi dello Stato. In tale contesto sembra che il problema sia rappresentato dalla nostra società. E’ormai noto a tutti che le norme attuali e le nuove scelte legislative che ne conseguiranno coinvolgeranno tutti i circa 3.500 attuali legittimi titolari di concessione demaniale regionale. Perché citarci in modo così plateale, relegandoci al ruolo di proscritti?".

Scontro Schifani-Miceli su Mondello: "Basta con la Italo Belga", "E' in confusione"

Lo scrive in una nota di replica la Mondello Immobiliare Italo Belga, società che gestisce spiaggia della borgata marinara, dopo le dichiarazioni di Renato Schifani. Il candidato governatore del centrodestra, che ieri auspicava più "concorrenza" ("Ero piccolo e a Mondello c'era l'Italo Belga, adesso c'è ancora"), torna sull'argomento: "Noi siamo contro la direttiva Bolkestein, ci siamo battuti e continueremo a farlo. Tuteleremo i posti di lavoro e gli investimenti dei titolari di concessioni balneari".

"Vi sono delle situazioni anomale, come ad esempio a Palermo - ha spiegato Schifani - dove una società, che tra l’altro preciso non conosco, è titolare da decenni di una concessione quasi in monopolio. Se difendiamo anche, ma non succederà, queste posizioni estremiste perdiamo potere contrattuale nel difendere la normalità, i posti di lavoro di migliaia di operatori che guadagnano quotidianamente con il loro sforzo il loro reddito lavorativo. Quindi, la mia posizione è chiara, ma dico anche di evitare, e lo stiamo facendo, posizioni e battaglie che sposano determinate situazioni non difficilmente sostenibili". 

L'Italo Belga, ricorda la società presieduta da Antonio Gristina, "esiste in quei luoghi perché quei luoghi li ha realizzati. Nei primi del '900, con la definitiva bonifica di quelle zone paludose, ha segnato la trasformazione territoriale ed urbanistica di Mondello, rendendola località per la balneazione della città. Non vorremmo pensare ad una predeterminata risoluzione sulla sopravvivenza o meno di una società che, come oggi rappresentata, esercita legittimamente la propria attività e che domani, senza preclusioni, può liberamente decidere sul proprio futuro. Perché oggi il soggetto si chiama 'casualmente' Italo Belga, ma, domani, potrebbe essere rappresentato da qualsivoglia altra società".

"Piuttosto che un’improvvida nomination - conclude la Italo Belga - le migliaia di operatori siciliani, attuali e futuri, avrebbero voluto sentire cosa intende fare un candidato presidente, se eletto e per quanto di competenza, attraverso l’integrazione delle norme nazionali già in vigore, in ordine alla tutela ambientale di tutti i chilometri di costa di Sicilia, sempre più aggredita dai fenomeni di erosione e di cambiamento climatico. La drastica riduzione del litorale, evento purtroppo già in atto, e la mancanza degli interventi di mitigazione che nessun operatore privato potrà mai sostenere senza l’apporto regolatorio e finanziario dell’amministrazione titolare, non consentiranno a nessuno, né all’Italo Belga né ai tanti altri operatori imprenditoriali titolari di concessione presenti sui luoghi da 70 anni ad oggi, di continuare a tutelare il bene affidato secondo criteri aggiornati e l’adozione di nuovi investimenti".

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