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Vertice di maggioranza al Comune: Orlando non spegne la crisi, il Pd chiede spazio in Giunta

"C'è la volontà di proseguire insieme" dice il Professore, che prova a ricompattare i suoi malgrado restino le divergenze interne. Assessori sotto accusa, ma solo i dem reclamano il rimpasto. Scintille tra il sindaco e il presidente del Consiglio sul ponte Corleone

Riunioni settimanali dei capigruppo di maggioranza allargate alla Giunta per arrivare in Consiglio con una linea comune; una task force formata dal sindaco Orlando, dal suo vice Giambrone e dai vertici della burocrazia comunale per cercare di risolvere, di settimana in settimana, i tanti problemi che affliggono la città; una nuova impostazione di metodo per evitare ulteriori "strappi" interni alla coalizione come accaduto in occasione del bilancio di previsione 2020.

Così il sindaco Leoluca Orlando, durante il vertice politico convocato oggi, ha provato (a dire il vero senza riuscirci granché) a ricompattare la maggioranza. Se da un lato il Professore ha battuto sul tasto della condivisione; dall'altro la sua maggioranza ha puntato il dito contro la Giunta, chiedendo maggiore attenzione e presenza degli assessori sulle questioni nodali. Apertamente solo il Pd reclama il rimpasto, ma se c'è una cosa che questo vertice ha confermato è il malcontento dei consiglieri di maggioranza nei confronti della Giunta.

Questo è quanto emerge al termine di un confronto non senza tensioni. Al sindaco, oltre al trattamento riservato dal Consiglio agli assessori, non sarebbe andata giù la nota con la quale il numero uno di Sala delle Lapidi Totò Orlando ha chiesto al ministro delle Infrastrutture Paola De Micheli di nominare un commissario straordinario per la messa in sicurezza del Ponte Corleone. Un'iniziativa che il Professore ha contestato perché non condivisa. Il presidente del Consiglio avrebbe replicato sostenendo che c'era la necessità di agire a causa dell'inerzia della Giunta e che comunque la lettera non è stata scritta contro qualcuno ma a tutela dei cittadini.

Le divergenze interne alla maggioranza sono ancora evidenti tra Italia Viva e Sinistra Comune: i due gruppi restano agli antipodi, anche se alla fine del vertice hanno sfumato i toni. I renziani, pur parlando di "incontro positivo", hanno precisato che "il Consiglio comunale non può essere mortificato né ricevere delibere preconfezionate". Il riferimento è, ancora una volta, al tram e all'impostazione data al bilancio da da Sinistra Comune e dal suo assessore di riferimento (Giusto Catania). "D'ora in poi - ha aggiunto il capogruppo Dario Chinnici - l'amministrazione attiva si confronterà su ogni atto con la maggioranza. Chiediamo però che la Giunta sia all'altezza della sfida su tante questioni che meritano maggiore attenzione. Serve una cultura di governo diversa".
 
"L'elemento positivo - ha ribattuto Barbara Evola, capogruppo di Sinistra Comune - è che si è ripristinato il luogo corretto di confronto nella maggioranza. Inoltre il sindaco ha confermato il perimetro della maggioranza che deve concludere questa esperienza amministrativa. E' dentro questo spazio che si dovranno affrontare le questioni importanti per la città. Il tram è una di queste". A questo proposito, verrà riproposto il mutuo da 21 milioni e il Consiglio sarà chiamato a decidere l'importo (se ritoccarlo in basso o all'insù) e le opere da fare. "Non può essere però il progetto dell'amministrazione attiva, ma la sintesi di un azione collettiva dell'intera città" ha detto Rosario Arcoleo, capogruppo del Pd, che ha chiesto uno spazio in Giunta.

"In Giunta ci sono iscritti al Pd che non sono passati da un scelta collettiva di partito. Come è successo invece per tutte le altre forze politiche. Basta con questa storia che siamo presenti, è stucchevole e poco corretto: al sindaco ho detto che 'è come se vieni a casa mia e scegli tu come arredarla'. Basta con gli uomini soli al comando, il Pd chiede un patto di fine legislatura per recuperare il dialogo con la città. Serve coerenza, non si può un giorno dire che 'il 2022 non è affar mio' e quello successivo che è invece la priorità. Chiediamo una Giunta all'altezza della situazione".  

Nel bilancio, in politichese stretto, del sindaco Orlando prova comunque a superare la crisi politica: "L'incontro di maggioranza di oggi, che ha visto un lungo e articolato confronto tra i capigruppo consiliari della coalizione e tutti gli assessori, ha confermato la volontà di proseguire insieme il percorso amministrativo e politico avviato nel 2017, proprio a partire da quel programma, dalla sua visione e dai suoi obiettivi. Ciò anche in considerazione della sua necessaria attualizzazione che il mutato scenario cittadino e le emergenze di questi mesi impongono". Adesso sindaco, Giunta e maggioranza - che a fine settimana torneranno a riunirsi - sono attesi alla prova dei fatti. A partire dai prossimi appuntamenti d'Aula.

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