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Martedì, 19 Marzo 2024
Politica

Comune, Spallitta: "Avviare il dialogo sul nuovo Piano regolatore"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PalermoToday

"Fino a qualche tempo fa credevo, forse sbagliando, che la propensione alle varianti urbanistiche fosse più una prerogativa dei governi di centrodestra, culturalmente portati più alla salvaguardia degli interessi economici o imprenditoriali che di quelli aventi valenza sociale o ambientale. Devo ricredermi perché questa tendenza sembra non avere colore politico e di fatto l’attuale Giunta continua a proporre in Consiglio (dove poi vengono ovviamente votate) numerose varianti già previste dalla precedente amministrazione". Lo dice la vicepresidente vicaria del Consiglio comunale Nadia Spallitta sulla proposta di delibera in variante per La Maddalena. 

Secondo Spallitta: "Con l’assurdo giuridico che, in costanza dell’obbligo di rivedere il Piano regolatore per garantire l’osservanza degli standard urbanistici e salvaguardare le aree di verde, si continua a intervenire modificando in modo disomogeneo uno strumento urbanistico pensato negli anni ’90 e riferito a un territorio che negli anni è stato completamente stravolto proprio da centinaia di varianti nel frattempo intervenute. A volte lo strumento per modificare il Piano regolatore ha assunto la veste legale del Prusst, ovvero dei progetti di riqualificazione finanziati anche dal Ministero. Li aveva presentati Cammarata e li ha presentati anche la Giunta di centrosinistra. Strumenti che avrebbero dovuto rappresentare un momento di riqualificazione del territorio e che invece spesso sono stati utilizzati per costruire in aree dove originariamente non si sarebbe potuto". "A mio avviso - aggiunge - solo in alcune ipotesi le proposte dei privati, approvate con bandi ministeriali, effettivamente rispondevano alle esigenze di sviluppo territoriale. Così come è avvenuto con il progetto de La Maddalena per la realizzazione di un Dipartimento oncologico pediatrico con un intervento ammesso nel 1999. Non entro nel merito dell’indubbia valenza di strutture d’eccellenza come La Maddalena, ma non condivido il metodo utilizzato dall’Amministrazione per affrontare le questioni urbanistiche, sulle quali bisognerebbe decidere in modo organico e tenendo conto di indici e parametri rapportati alla situazione attuale".

"In particolare - aggiunge - in relazione a un intervento ammesso nel ’99, oggetto di concessione edilizia in variante nel 2003, successivamente modificato nel 2007 e oggetto di un’altra variante nel 2012, arriva in Consiglio - dopo 17 anni - un’ulteriore proposta di variante urbanistica avente ad oggetto tra l’altro la costruzione di un parcheggio a raso e di un edificio a servizio mortuario. Una proposta relativa ad un’area di intervento che da un iniziale insediamento di 5 mila metri quadrati sembrerebbe essere diventata di circa 22 mila metri quadrati, con realizzazione in questi anni di numerosi corpi di fabbrica, alcuni dei quali anche di sette piani. La mia principale perplessità riguarda l’effettivo rapporto con i Prusst, dal momento che dagli atti in mio possesso la proroga sarebbe dovuta scadere nel gennaio 2015 (e non riguardava tutti i Prusst). Non è ben chiaro allora se si possa seguire tale iter o non sia più opportuno, invece, inserire l’intervento e valutare quindi la proposta nell’ambito di una visione organica del territorio. Soprattutto in considerazione del fatto che ormai da mesi pende in Consiglio lo schema di massima del Prg. Se si continua infatti a procedere con atti esecutivi del vigente Prg o in variante si rischia di vanificare l’ipotesi di un nuovo Prg, i cui contenuti sarebbero del tutto svuotati di significato. Chiederò quindi di avviare il dibattito sul nuovo Piano regolatore".

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