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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Ufficio Tributi, la direttiva anti-raccomandazioni e le reazioni della politica: scoppia la polemica

Il presidente del Consiglio Giulio Tantillo parla "condizione d'emergenza", mentre Mariangela Di Gangi attacca la dirigente Maria Mandalà: "Faccia i nomi di chi ha chiesto favori o si dimetta". La risposta dell'assessore Carolina Varchi: "No a critiche strumentali, metteremo mano al sistema delle prenotazioni"

La direttiva anti-raccomandazioni della responsabile dell'ufficio Tributi del Comune, Maria Mandalà, scatena la reazione del mondo politico. Tra i consiglieri comunali c'è chi come Mariangela Di Gangi attacca la dirigente e chi invece la difende - è il caso dell'assessore al Bilancio Carolina Varchi - mentre il presidente di Sala delle Lapidi Giulio Tantillo, prova a spegnere le polemiche pur rivendicando il ruolo di contatto dei consiglieri fra amministrazione e cittadini.

Ma andiamo con ordine. Con la sua direttiva, Mandalà ha sostanzialmente messo nero su bianco che nessuna pratica riguardante le tasse (Tari, Imu, imposta di soggiorno, contenzioso tributario ed ex Tosap) si può anticipare e nessuna scorciatoia si può individuare a beneficio di chicchessia. Nel documento di 14 righe inviato al segretario generale si specifica infatti che i consiglieri "sono portatori di interessi generali e non di interessi particolari di alcuni utenti/cittadini accompagnati in ufficio con le pratiche".

A piazza Giulio Cesare c'è un arretrato di circa 12 mila pratiche - un'enormità - e l'ufficio Tributi "soffre da tempo una cronica carenza di personale che questa amministrazione sta cercando di colmare pur nella grave situazione di bilancio ereditata". A dirlo è il vicesindaco Carolina Varchi, che spiega: "La direttiva dirigenziale è rivolta ai dipendenti del settore, finalizzata a ribadire un criterio assolutamente trasparente per stabilire l’ordine di trattazione delle pratiche. Molti cittadini hanno segnalato, invece, delle disfunzioni legate alla difficoltà di interloquire con gli uffici attraverso la prenotazione online che, lo si specifica, viene assegnata automaticamente dal sistema".

Da qui deriva la volontà del Comune - "di concerto ed in piena condivisione con la dirigente", sottolinea Varchi - di mettere mano al sistema delle prenotazioni. "E' intendimento di questa amministrazione individuare immediate soluzioni affinché i cittadini abbiano risposte in tempi più celeri evitando che essi debbano inutilmente alimentare un contenzioso che appesantisce il Comune. In sintesi: ai contribuenti in buona fede garantiremo un servizio efficiente senza tollerare furberie di alcuna natura. Non si accettano critiche strumentali da chi ha sostenuto la precedente amministrazione - o nel solco della continuità si pone idealmente - ossia chi ha sistematicamente depauperato di risorse umane l’ufficio tributi portandolo in queste condizioni di dissesto funzionale". 

Una risposta a Mariangela Di Gangi, consigliera di Progetto Palermo, che aveva attaccato la responsabile dell'ufficio Tributi: "I consiglieri e le consigliere chiaramente non devono neanche provare a influire sull’esito delle singole pratiche o dei singoli provvedimenti. Esattamente come i dirigenti, che hanno il dovere di portare avanti le pratiche senza discriminazioni o preferenze. La dottoressa Mandalà adombra la presenza di comportamenti penalmente rilevanti che non vanno censurati in un documento amministrativo di poco valore, ma denunciati, se accaduti, con i nomi e i cognomi dei consiglieri comunali che, oggi e in passato, avrebbero chiesto favori a dipendenti pubblici in favore di singoli. Una nota nella quale si citano unicamente i consiglieri comunali rischia di sottolineare una spaccatura fra parte politica e parte amministrativa che dovrebbero invece operare in sintonia per risolvere i problemi secondo una ben chiara distinzione di ruoli".

Per Giulio Tantillo, presidente del Consiglio comunale, "a farne le spese sono i cittadini, che hanno difficoltà ad avere risposte dagli uffici, e anche i dipendenti in servizio, il cui carico di lavoro è spesso abnorme". Per questa ragione, aggiunge, "compito comune della politica e della dirigenza è quello di lavorare per costruire un'amministrazione che abbia soluzioni per tutti, non certo quello di innescare polemiche che hanno come unico risultato quello di alimentare sfiducia nelle istituzioni".

"In questo quadro - conclude Tantillo - i consiglieri comunali, naturale punto di contatto fra l'amministrazione e il territorio, sono spesso chiamati e devono dare risposte a chi non riesce ad interloquire con i diversi settori, non solo quello dei Tributi. E' un agire certamente eccezionale, dettato dalla necessità e dalla condizione di emergenza in cui ci troviamo. Purché non sfoci nella richiesta di favoritismi, è un atto doveroso da parte di chi non vuole essere né apparire lontano dalle difficoltà quotidiane dei contribuenti".  

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