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Sequestro Virgin e caos rifiuti, il Pd a Orlando: "L'amministrazione rischia di andare fuori controllo"

I democratici chiedono al sindaco una svolta. "Troppe indagini della Procura e problemi irrisolti, non si può continuare a mettere la polvere sotto il tappeto". Così il segretario Filoramo e il capogruppo in Consiglio Arcoleo, che non escludono ripercussioni politiche

Il sequestro della palestra Virgin, con le presunte complicità di burocrati comunali negli abusi edilizi, e l'annuncio di una nuova emergenza rifiuti "agitano" il Pd, secondo cui "l'amministrazione Orlando rischia di andare fuori controllo". 

"Da un anno a questa parte, nonostante i tentativi di mettere la polvere sotto il tappeto, i quotidiani problemi emergenti non trovano le necessarie soluzioni" dichiarano Rosario Filoramo e Rosario Arcoleo, rispettivamente segretario provinciale e capogruppo a Sala delle Lapidi del Pd che, al pari degli esponenti di Italia Viva, pongono un problema politico riguardante i rapporti tra il sindaco Orlando e la sua maggioranza. Il Pd ne fa parte, anche se spesso è stato messo in ombra dalle scelte compiute dal Professore. 

I democratici, anche loro con lo sguardo rivolto alle elezioni, chiedono una svolta. "O si cambia rotta in maniera celere oppure non ci saremo". Questo il refrain scandito da Arcoleo durante la discussione sulla mozione di sfiducia e ribadito adesso alla luce degli ultimi fatti di cronaca. Fatti che hanno inevitabili ricadute politiche. In discussione infatti ci sono le responsabilità politiche sull'operato della burocrazia e sui servizi resi dal Comune alla cittadinanza.

"Il Pd - prosegue Arcoleo assieme a Filoramo - resta in attesa di esprimersi nel merito delle indagini della magistratura sulla palestra Virgin solo quando i fatti saranno maggiormente chiariti, ma certamente di prendere atto che uno stillicidio quotidiano sta rendendo impossibile l'opera di chi è impegnato per garantire una buona amministrazione. Le troppe indagini della Procura sulle attività del Comune e i rifiuti per strada sono due macigni che vanno rimossi prima che sia troppo tardi".

Il "prima che sia troppo tardi" suona come un avvertimento al sindaco Orlando, chiamato in causa anche dalla consigliera Milena Gentile: “I continui episodi corruttivi che interessano gli uffici del Comune e le aziende partecipate dimostrano che è necessario intervenire con urgenza nella struttura dell'amministrazione. Ottimo il lavoro svolto dalla polizia municipale, ma non si può delegare alla Procura quello che può e deve essere fatto dalla politica. E' improcrastinabile che all’interno della macchina amministrativa venga inserito un ufficio di Audit, costituito da funzionari e dirigenti con elevate competenze, che risponda direttamente al sindaco e sia svincolato dai servizi e dalle gerarchie interne. Una struttura che abbia il compito di vagliare, a campione e negli uffici a maggiore rischio corruttivo, la correttezza delle fasi del processo amministrativo".

"Urge infine - conclude Gentile - che ogni azienda partecipata abbia un ufficio deputato alla disciplina e al controllo dei servizi e che renda conto anch’esso alla struttura di Audit interna all'amministrazione. Solo una linea di controllo di secondo livello può rendere più efficiente la macchina e fare da deterrente rispetto alle 'mele marce' che gettano discredito sui tanti funzionari e dirigenti integerrimi".

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