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"Accertati condizionamenti criminali", Comune di San Giuseppe Jato commissariato

La decisione del Consiglio dei ministri, su proposta della titolare del Viminale Luciana Lamorgese. A ottobre erano arrivate le dimissioni del sindaco Rosario Agostaro e della metà più uno dei consiglieri

Una commissione straordinaria guiderà San Giuseppe Jato. La decisione è stata assunta dal Consiglio dei ministri, su proposta della titolare del Viminale Luciana Lamorgese, "in considerazione delle accertate forme di condizionamento dell’amministrazione locale da parte di organizzazioni criminali".

Si chiude così un iter avviato nei mesi scorsi. Con una relazione datata 12 settembre scorso, il prefetto di Palermo ha rimesso al ministero dell’Interno la valutazione della delega per un accesso ispettivo al Comune. Delega conferita, dal Viminale, il 22 settembre. Il 29 settembre si è quindi insediata la commissione di indagine che ha proseguito la propria attività (anche per effetto di una proroga concessa nel mese di dicembre) sino al 26 marzo. La relazione conclusiva è stata vagliata dal comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica che si è riunito il 5 maggio. Sono emersi "elementi concreti, univoci e rilevanti che fanno ritenere possibile l’infltrazione della mafia in quell’Ammnistrazione comunale". Il 6 maggio tutta la documentazione è stata invata dal prefetto al ministro dell’Interno e ieri la decisione del Cdm.

Da ottobre a oggi il Comune è stato comunue guidato da un commissario regionale (facente le funzioni di sindaco, Giunta e Consiglio) dopo le dimissioni del sindaco Rosario Agostaro e della metà più uno dei consiglieri comunali.


 

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