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Piano regolatore, scontro tra dirigenti: è "giallo" sulla conversione delle zone industriali

Il capo area Di Bartolomeo non avrebbe ancora firmato il Prg perché in disaccordo con l'ufficio Piano sulla destinazione degli insediamenti dismessi. Il caso arriva a Sala delle Lapidi, alle prese con 6 piani costruttivi. Catania: "Nessuno scontro, Consiglio è sovrano"

All'ultimo miglio prima del traguardo, spunta il "giallo" sul nuovo Piano regolatore generale. L'ufficio del Prg, guidato dall'ingegnere Graziella Pitrolo, avrebbe in pratica convertito le zone industriali in aree destinate a edilizia economica e popolare.

Una decisione che troverebbe in disaccordo il capo area della Riqualificazione urbana, Nicola Di Bartolomeo, perché alcune di queste aree sarebbero coperte da verde. E, data la presenza di alberi di medio e alto fusto, andrebbero salvaguardate dal cemento. Per questa ragione Di Bartolomeo non ha ancora firmato il Prg 2020-2030, aprendo uno scontro all'interno della dirigenza. Secondo quanto richiesto dal sindaco Orlando lo avrebbe dovuto fare entro lo scorso 31 ottobre.

La vicenda s'innesta con l'attività del Consiglio in materia di urbanistica. Domani l'Aula è chiamata a deliberare su sei programmi costruttivi (o meglio, varianti urbanistiche), proposti da gruppi di cooperative, all'ordine del giorno dal 2013, che prevedono la realizzazione in totale di 666 alloggi di edilizia residenziale proprio in zone dove un tempo c'erano insedimenti industriali. Nel dettaglio, queste costruzioni dovrebbero sorgere nell'ex cotonificio di viale Aiace, a Partanna Mondello; in via Messina Marine; nel piano Sant'Erasmo, nell'area ex mulini Virga; nella zona di San Lorenzo; alla ex Keller di via Maltese e in via Tommaso Natale.

Il condizionale è d'obbligo perché l'intenzione della maggioranza in Consiglio comunale sarebbe quella di bocciarli. Ove invece dovessero essere approvati verrebbero calati nel Prg e i dirigenti potrebbero subito rilasciare i permessi per costruire. Sullo sfondo resta la divergenza sul redigendo Prg, che Di Bartolomeo ha evidenziato in un post pubblicato lo scorso 25 ottobre su Facebook: "Il Prg 2020-2030 sarà antispeculazioni, sarà ecologico, sarà bioecologico, sarà smart, sarà green, sarà liquido, sarà fluido, sarà resiliente, sarà a consumo di suolo zero, sarà incentivante per il recupero del patrimonio edilizio esistente..." e via cantando con un "rosario" di termini che nascondono una sottile ironia.

In attesa del pronunciamento del Consiglio sui programmi costruttivi, Di Bartolomeo non rilascia dichiarazioni. A parlare è invece l'assessore all'Urbanistica Giusto Catania: "Non c'è nessun giallo sul Prg e nessun contrasto tra dirigenti. Vorrei ricordare che quelle dell'Ufficio del Prg sono proposte, in tema di pianificazione il Consiglio comunale è sovrano. Negli incontri con i dirigenti è stata confermata la linea dell'amministrazione, ovvero il consumo zero del suolo. La nostra indicazione è di favorire insediamenti di edilizia economica e popolare in aree industriali dismesse".

Sulla destinazione delle aree industriali, Giulio Tantillo - capogruppo di Fi e componente della commissione Urbanistica - afferma: "Sono dell'idea che deve essere il Consiglio comunale a decidere caso per caso. La maggioranza sembra orientata a respingerli e di certo noi non faremo le barricate. Sarebbe meglio, però, che l’amministrazione facesse un passo indietro". A Sala delle Lapidi sarebbe pronto un ordine del giorno per bloccare ogni modifica delle zone D (aree industriali). "Le Le trasformazioni che sembrerebbero essere nella redigenda variante al Prg - aggiunge Giulia Argiroffi (ex M5S), anche lei in commissione Urbanistica - andrebbero, così per come descritte, contro lo schema di massima approvato dal Consiglio, che chiedeva consumo de suolo zero e rispetto de verde. Sulle votazioni di domani va denunciato che ci troviamo a questo punto - conclude - perché da 15 anni si ignora la pianificazione in materia di edilizia economica e popolare, lasciando al Consiglio la responsabilità di valutazioni prive di supporto".

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