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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Convenzione Comune-Sispi, ritardi ed errori: "Non si poteva rinnovare con delibera di Giunta"

Dubbi sulla legittimità dell'atto stipulato dall'amministrazione con la partecipata che si occupa d'informatica. C'è un buco di 4 anni, Amella (M5S): "Perché il Consiglio non è intervenuto?". Il caso multe e il Consorzio Olimpo, Tantillo (Fi): "Le notifiche dovevano essere parte integrante della convenzione"

Un vizio di competenza iniziale, un "buco" di quattro anni e nel mezzo un percorso claudicante. La convenzione del Comune con Sispi - la partecipata che gestisce la rete informatica territoriale e l’elaborazione dati delle multe elevate dalla polizia municipale - passa ai "raggi X" di Sala delle Lapidi. E saltano fuori diversi svarioni, che pongono più di un dubbio sulla legittimità della convenzione. Con annessi e connessi. 

Nell'audizione convocata ieri in Consiglio, alla presenza dei vertici di Sispi e del vicesindaco Sergio Marino, i dirigenti comunali vanno subito al sodo: "La convenzione con Sispi non si poteva rinnovare con una delibera di Giunta". Parole e musica di Sergio Maneri e Maria Mandalà, rispettivamente responsabile Programmazione e controllo Organismi partecipati e responsabile del servizio Gestione Contratti Servizi Informatici.

Niente di nuovo. Anche gli ispettori del ministero dell’Economia e della Finanza, infatti, lo avevano scritto a chiare lettere nella loro relazione sulla verifica amministrativo-contabile al Comune: la sola presenza di una delibera di Giunta, seppur indicante il costo complessivo del servizio per gli ulteriori cinque anni, "non costituisce adozione sufficiente per non ritenere, in assenza di contratto, le fasi della spesa sostenuta dopo la scadenza del contratto originario inficiate da grave irregolarità".

Riavvolgendo il nastro del tempo emerge il "peccato originale" di questa vicenda e quel "buco", durato quattro anni, che nessuno riesce (o vuole) spiegare. Occhio alle date. Il 25 giugno 2014 scade la convenzione Comune-Sispi stipulata cinque anni prima. Solo pochi giorni prima, il 13 giugno 2014, viene trasmessa la proposta di delibera al Consiglio comunale. La Giunta però il 24 giugno firma con Sispi una convenzione che prevede uno stanziamento di 11,2 milioni di euro. Lo fa quindi prima che la delibera venisse messa all'ordine del giorno del Consiglio. Una fretta quella dell’amministrazione attiva, si dirà, dovuta all'imminente scadenza della convenzione, che avrebbe potuto portare alla paralisi il sistema informatico comunale.

Resta il fatto però che né prima né dopo il Consiglio (unico organo competente) abbia dato il via libera alla convenzione con Sispi. E sono passati quattro anni. Di spiegazioni a Sala delle Lapidi nessuno ne sa dare. Per Concetta Amella, consigliere del M5S, da questa vicenda “ne viene fuori un modo di fare politica che spesso sembra essere fondato su scelte unilaterali e fiduciarie, un modo anomalo e poco trasparente di fare politica. Ci si domanda, inoltre, come mai il Consiglio comunale non abbia esercitato il suo ruolo di controllore nel fare propria una delibera che è rimasta solo di Giunta”. Secondo Amella, “questo ritardo lungo 4 anni potrebbe provocare un bel buco di bilancio nelle casse comunali, poiché le multe notificate dalla società potrebbero non avere alcuna validità”.

La notifica delle multe rappresenta un ulteriore capitolo nei rapporti Comune-Sispi. Perché non viene disciplinata dalla convenzione stipulata dalla Giunta (riguardante soltanto la gestione del sistema informatico), ma da una seconda deliberazione approvata nel 2011 stavolta dal Consiglio comunale. Che, secondo i dirigenti della Sispi, mette al sicuro la validità delle contravvenzioni notificate. Di questo avviso è anche il consigliere Toni Sala, capogruppo di Palermo 2022: "Sul processo a monte che ha portato alla stipula della convenzione tra Sispi e Comune potrebbero esserci dei dubbi; sulla notifica no. Sia perché si tratta di una delibera a parte, sia perché il notificatore ha tutti i requisiti".

Ma chi è il notificatore della multe? Non è Sispi, che ha il compito di elaborare i dati, bensì il Consorzio Olimpo. Un centro postale privato, selezionato da Sispi con gara ad evidenza pubblica, che si avvale di messi notificatori autorizzati dal Comune. Dal 2011 il Consorzio Olimpo si è aggiudicato tre gare bandite dalla Sispi per la notifica delle multe entro i confini cittadini. "Nella delibera votata sette anni fa - ricorda Giulio Tantillo, capogruppo di Forza Italia - il Consiglio comunale aveva stabilito che i notificatori dovevano essere individuati all'interno del Comune e solo nel caso in cui non si dovesse reperire questo personale rivolgersi all'esterno. Sispi ha seguito questa indicazione prima di tutte le gare espletate?”. Sulla notifica delle multe, servizio che vale 2 milioni di euro (a tanto ammonta la somma “stornata” al Consorzio Olimpo), Tantillo aggiunge: "Perché non è stata 'calata' nella convenzione tra Sispi e Comune? Doveva essere parte integrante, come deciso dal Consiglio. Perché non è stato fatto? In questa fase, ciò che conta è la legittimità degli atti. Sulle notifiche delle multe intendimento delle minoranze è di riportarle all'interno del Comune".

Proprio le minoranze ieri hanno chiesto una sospensione della seduta d’Aula per rivedere la delibera Sispi con gli uffici preposti, al fine di poter emendare l’atto. "Siamo in attesa dei dati sul personale e i costi di Sispi e dei servizi che svolge - conclude l’esponente di Forza Italia - per apportare modifiche a questa convenzione"
 

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