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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Il Consiglio comunale approva il bilancio: manovra "ingessata" dalle poche risorse

Il documento di previsione per il 2019 è passato con 19 voti favorevoli, 5 contrari e 3 astenuti. Previsti pagamenti per circa 2 miliardi e investimenti per circa 238 milioni. Trasferimenti statali diminuiti: -23 milioni. Le opposizioni: "Frutto di una politica miope". Orlando: "I conti tengono"

Con 19 voti favorevoli, 5 contrari e 3 astenuti il Consiglio comunale ha approvato nella notte appena trascorso il bilancio di previsione 2019. Un bilancio ingessato, con meno risorse rispetto a quelle dello scorso anno, anche a causa dei tagli imposti dalla manovra economica nazionale (23 milioni in meno nel triennio) che ha costretto il Comune a riallineare i conti. Tanto che molti consiglieri, anche di maggioranza, lo hanno definito un “bilancio tecnico”. Pochi gli spazi d’intervento. In Aula è infatti passato solo un emendamento dell’opposizione (primo firmatario Forello), che di fatto aumenta e integra le ore a 14 insegnanti di scuola materna che verranno stabilizzati. “Incredibilmente erano rimaste fuori” dice Forello.  Nel dettaglio, si prevede un impegno di spesa di 80 mila euro che verrà finanziato con i fondi in bilancio - pari a 342 mila euro – inizialmente destinati all’assunzione di altri lavoratori, che però nel 2019 non verranno utilizzati.

Per il resto una “manovra fredda”, che secondo le opposizioni è figlia di “una politica miope”. La pensano così i consiglieri del Movimento 5 Stelle, che affermano: “A pagarne lo scotto saranno i palermitani onesti dato che, anche stavolta, gli introiti provento delle tasse rimarranno irrisori a causa della difficoltà nel rintracciare chi froda il fisco. Alle aziende partecipate – aggiunge Concetta Amella, capogruppo dei pentastellati- sono stati destinati pochi fondi e questo significa che potranno essere coperte le spese solo per una gestione ordinaria, mentre poco o nulla potrà essere investito per il miglioramento dei servizi offerti ai cittadini”. 

Scendendo nel dettaglio dei numeri, il bilancio prevede pagamenti per circa 2 miliardi e investimenti per circa 238 milioni. I trasferimenti statali sono diminuiti (meno 8 milioni di euro) e assieme a essi anche quelli regionali (si è passati dai 56 milioni del 2010 ai 15 milioni di oggi).

Su 700 milioni di spesa corrente, l'amministrazione comunale insieme agli uffici di ragioneria, hanno così diviso la spesa: 120 milioni accantonamenti (totale suddiviso tra Fondo crediti dubbia esigibilità, Fondo rischi spese legali, Fondo disallineamenti società e Fondo perdite), 270 milioni alle Partecipate, 200 milioni per spese del personale spese di funzionamento, mutui e debiti fuori bilancio. La manovra di riequilibrio, per i minori trasferimenti,  ha trovato la copertura finanziaria in maggiori entrate da fitti attivi e minori spese da fitti passivi per dismissione immobili in locazione. “Solo così – afferma Sandro Terrani, capogruppo Mov139 - l'amministrazione continuerà a garantire i servizi primari ai cittadini”.

Per l’assessore D’Agostino, che ha espresso il proprio apprezzamento “per la responsabilità e sensibilità mostrata dal consiglio Comunale nell’approvare il Bilancio”, quello votato da Sala delle Lapidi è uno “strumento necessario per la normalizzazione dell’azione  amministrativa comunale. Uno strumento che lascia spazio alle sinergie e all’ammodernamento della struttura, richiamando la necessità di un costante monitoraggio del rapporto costo/qualità dei servizi per i cittadini e di un sempre maggiore impegno per il reperimento di fondi extra comunali così come alla lotta all’evasione e all’elusione fiscale per aumentare il gettito delle tasse dovute in città. Altro elemento di chiarezza, e allo stesso richiamo al maggior impegno per tutta l’Amministrazione, viene dai dati sulla possibile valorizzazione del patrimonio comunale per il quale è necessario elaborare una strategia complessiva che tenga conto sia del patrimonio immobiliare proprio sia dei beni confiscati alla mafia. L’approvazione del documento ci permette infine di portare a completamento i procedimenti di stabilizzazione che erano già stati avviati dalla Giunta e dagli uffici e per quali già la prossima settimana ci sarà una riunione".

"Dopo l’approvazione del consolidato – afferma invece il sindaco Leolura Orlando – questo bilancio di previsione ci fornisce un quadro finalmente certo e chiaro dell’intera macchina comunale e del suo ‘ecosistema’ di cui fanno parte le aziende partecipate. Ci fornisce un quadro di sostanziale stabilità e tenuta dei conti, certificato dai dati ufficiali del Ministero sul rapporto fra debito ed entrate che vede Palermo ben lontana dalla situazione critica di altre grandi città e ce lo confermano i conti certi e certificati delle partecipate cui ora chiediamo di elaborare dei piani di sviluppo industriale all’altezza delle aspettative della città, in grado di attrarre fondi extracomunali e interagire con la città e a fronte dei quali l’Amministrazione sottoscriverà contratti di servizio che serviranno a dare nuova linfa alle aziende stesse".

Dalla sessione di bilancio esce fuori un quadro a tinte fosche secondo il capogruppo di Forza Italia, Giulio Tantillo: “Il nostro giudizio è fortemente negativo perché nulla è stato destinato al miglioramento dei servizi, basti pensare che nel piano annuale delle opere pubbliche non vi sono più le infrastrutture che il Consiglio aveva indicato. Aumenta la spesa dei servizi e diminuiscono le entrate di quasi 2 milioni, stessa cosa per i permessi di costruire dove si registra un calo dovuto alla troppa burocrazia che stanca e sfiducia l’utente. Niente per le partecipate ad eccezione di un piccolo aumento per Reset, che non risolve del tutto la delicata situazione finanziaria”. Per il vicepresidente di Sala delle Lapidi, in definitiva, “un bilancio fragile che non ha lasciato margine ad interventi di nessun genere: molti capitoli registrano investimenti pari a zero. E cioè scuole, strade, marciapiedi, potatura degli alberi, tram ecc… possono attendere”. 

L’Aula anche votato due ordini del giorno proposti dai consiglieri Tantillo e Russo, che impegnano l’amministrazione ad assumere in tre anni 500 vigili urbani con un concorso pubblico e a destinare il 50% dei maggiori introiti dovuti ai pensionamenti ai precari del Comune. 

La maggioranza prova a vedere il bicchiere mezzo pieno: “Sicilia Futura - fa sapere il capogruppo Gianluca Inzerillo - ritiene che con l’approvazione di questo bilancio il Consiglio comunale abbia ottenuto un grande risultato, quello di dare alla macchina comunale la possibilità di riattivarsi e soprattutto di poter programmare varie attività di sviluppo della città. Anche se siamo consapevoli che necessitano diverse manovre di assestamento al fine di garantire i lavoratori di questa città”. Tra gli altri ordini del giorno, quello della quarta commissione - presieduta proprio da Inzerillo - per la costruzione del nuovo cimitero e l’ampliamento di quelli esistenti. 

"Sociale, istruzione, cultura, lotta all'evasione fiscale, sviluppo sostenibile: sono queste le linee direttrici del bilancio previsionale approvato dal Consiglio comunale col voto convinto del Partito Democratico - dicono i consiglieri dem Dario Chinnici, Rosario Arcoleo, Francesco Bertolino, Carlo Di Pisa e Giovanni Lo Cascio -. Il lavoro attento degli uffici e dell'assessore D'Agostino ha permesso di colmare i tagli regionali e nazionali che rischiavano di colpire la città, garantendo gli stanziamenti per le fasce più deboli, la scuola e la cultura, segno della vocazione di Palermo all'inclusione e all'apertura. Un risultato ancora più sorprendente se guardiamo alla situazione di Catania, di Roma e di altri grandi città italiane. Adesso bisogna passare alla seconda fase con la rivisitazione dei servizi, la rimodulazione dei contratti con le partecipate, la stabilizzazione dei precari, l'assunzione delle insegnanti grazie a un apposito emendamento, la discussione di importanti atti strategici come il Pums e il Prg, l'aumento della raccolta differenziata, il completamento delle grandi opere e la nuova mobilità, le grandi vertenze come Almaviva".  

Per i consiglieri di Sinistra Comune Barbara Evola, Fausto Melluso, Katia Orlando, Marcello Susinno: "E' certamente positivo che il Consiglio sia riuscito ad approvare lo strumento di bilancio in anticipo rispetto agli anni passati: lavoreremo perché questo percorso continui e in futuro si possa fare ancora meglio, come auspicabile. L’approvazione rende possibile l'utilizzo delle risorse necessarie per attivare i servizi da erogare alle cittadine ed ai cittadini. Nel merito, oggi, le possibilità di manovra sono ridotte all’osso da drastiche riduzioni dei trasferimenti statali e regionali: il bilancio del Comune di Palermo, su circa 2 miliardi, vede il 28% impegnato per il personale, il 48% per le partecipate  e quasi il 17% per gli accantonamenti, a fronte di enormi tagli ai trasferimenti, che si attestano ormai al 3% dell'importo globale. E' particolarmente apprezzabile in questo contesto, ad esempio, lo sforzo della Giunta di garantire i servizi alle fasce più fragili e quindi il mantenimento della spesa sociale. Auspichiamo che si attivi da subito un dialogo tra la Giunta e il Consiglio per una condivisione più ampia delle linee strategiche che troveranno attuazione nei prossimi bilanci".

“Un Comune dai conti in ordine, protagonista di un percorso di consolidamento delle finanze che, in un momento in cui gli enti locali soffrono tagli e decurtazioni e il governo deve intervenire per salvarne alcuni dal default, - dichiara Tony Sala, capogruppo Palermo 2022 - è particolarmente importante. Questo ovviamente non basta: bisogna approvare in tempi rapidi il piano pubblicità, rimettere mano ai servizi, incentivare i cittadini a fare la differenziata, valorizzare il patrimonio, aumentare la capacità di riscossione, smaltire l'arretrato delle pratiche edilizie, oltre a snellire le procedure del Suap. Interventi parte di una strategia complessiva di aumento delle entrate correnti che non comprende un inasprimento della pressione fiscale".

Più critica la posizione di Massimo Giaconia, consigliere di Palermo 2022: “Se da un lato si può essere soddisfatti poiché questo bilancio di previsione è stato approvato a metà anno quindi senza la spada di Damocle del commissario, come è accaduto negli ultimi dieci anni circa, dall'altro purtroppo non si può dire la stessa cosa in quanto trattasi di una manovra fredda, sostanzialmente un bilancio tecnico. Un previsionale che garantisce senz'altro la spesa corrente ma comunque austero, soprattutto per i continui tagli nei trasferimenti nazionali e regionali e per gli esorbitanti accantonamenti  obbligatori, special modo per i crediti di dubbia esigibilità (Tari e multe su tutti). La speranza era quella di poter  affrontare concretamente in questa manovra, temi importanti come quello del personale comunale part-time, degli Asu, delle società partecipate ma purtroppo, a parte le rassicurazioni manifestate dall’assessore al Bilancio D'Agostino, in merito alla stabilizzazione a tempo pieno delle 14 insegnanti, non è stato possibile fare altro. Speriamo - conclude Giaconia - che azioni più significative si possano fare dopo l’approvazione del rendiconto di gestione, grazie al quale si libereranno risorse per le variazioni di bilancio nel corso dell’esercizio 2019, ovvero entro e non oltre il 30 novembre”. Tra gli altri ordini del giorno approvati da Sala delle Lapidi anche quello che impegna l’amministrazione a istallare fontanelle vicino ai monumenti del percorso Unesco per limitare il consumo di plastica e quello che impegna a dotare gli asili di defibrillatori  per “tutelare la salute di chi ci lavora”. Entrambi sono stati presentati da Palermo 2022. 

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