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Il battesimo della nuova Giunta Orlando, ci sono 11 assessori con due sole donne

La presentazione in una Sala delle Lapidi tirata a lucido e con i presenti a debita distanza per rispettare le disposizioni del Governo sul Coronavirus. L'esecutivo cresce di tre unità: Vincenzo Di Dio, Sergio Marino e Paolo Petralia le new entry

Il "battesimo" della nuova Giunta comunale avviene in una Sala delle Lapidi tirata a lucido e con i presenti a debita distanza per rispettare le disposizioni della presidenza del Consiglio sul Coronavirus. Il giuramento degli assessori precede la presentazione alla stampa, che si consuma in pochi passaggi scanditi dal sindaco Leoluca Orlando, che ha voluto l'allargamento da 8 a 11 componenti (solo due le donne) con l'ingresso in Giunta di Vincenzo Di Dio (Edilizia privata, Sue e Condono), Sergio Marino (Verde, Ville e giardini, parchi e riserve, rapporti funzionali con Rap, Reset e Srr) e Paolo Petralia Camassa (Sport, Politiche giovanili, Relazioni internazionali, Rapporti funzionali con Sispi).

Gli occhi sono puntati su Di Dio che - dopo l'inchiesta "Giano Bifronte" e gli arresti di 7 persone tra i quali i consiglieri di maggioranza Giovanni Lo Cascio e Sandro Terrani, nonché i burocrati Mario Li Castri e Giuseppe Monteleone - dovrà occuparsi del settore dell'amministrazione che scotta più di tutti: l'Edilizia privata. 

Un incarico assai gravoso per il presidente dell'Ordine degli ingegneri di Palermo, che sintetizza in tre parole la sfida che lo attende: "Fiducia, compito, Ordine. Fiducia - spiega - come quella che mi ha dato il sindaco e quella che ripone in me il mondo ordinistico. Un compito estremamente delicato vista l'inchiesta giudiziaria che ha investito il Comune. Ordine per l'evidente legame con un mandato che sento mio ma anche nostro, e cioè della comunità degli ingegneri. Assumo questo incarico per il senso di responsabilità civica che guida il nostro impegno come categoria professionale. Per questo è emblematica la presenza del Consiglio dell’Ordine al mio fianco nel momento del giuramento".

Orlando gli fa eco e aggiunge: "Con questa nomina ho inteso dare un segnale a tutti i professionisti della città, non solo agli ingegneri". Di Dio, che ha sostituito in extremis Emilio Arcuri (inizialmente designato dal sindaco), dice di essere "un tecnico in un posto tecnico. Poi corregge parzialmente il tiro: "Mi sento molto politico se con ciò s'intende governo della polis. Ha detto bene il sindaco: il primato della politica non appartiene ai partiti, questa è roba da archeologia". In via Ausonia avrà le sue gatte da pelare, ma il neo-assessore non si scompone più di tanto: "Prima ci devo arrivare... Credo che bisogna trovare il giusto rapporto tra assessore e professionisti. Ma anche tra quest'ultimi e i dipendenti del Comune". Azzeramento dei burocrati? "Non sono forcaiolo. Credo molto invece alla formazione congiunta tra funzionari e professionisti per fare in modo che le pratiche edilizie siano evase in modo spedito".

Di Dio risponde pure a Ugo Forello, che lo ha tirato in ballo per via della recente convenzione da 80 mila euro stipulata fra il dipartimento d'Ingegneria dell'Università e l'Amap: "C'è differenza fra una convenzione di ricerca e una prestazione conto terzi. Nel primo caso il responsaile scietifico non percepisce emolumenti. Degli 80 mila euro, 60 mila sono per due borse di studio a giovani studenti; i restanti 20 mila serviranno agli stessi borsisti per visitare i 30 siti del servizio idrico integrato e promuovere interventi di efficientamento energetico".
Per Sergio Marino quello in Giunta è un ritorno, dopo l'esperienza interrotta - "di comune accordo con il sindaco", tiene a precisare - a marzo del 2019. "Orlando mi ha ripescato e lo ringrazio. Rispetto al passato avrò meno deleghe. Alla Rap mi aspetta un lavoro con una prospettiva di almeno 10 anni, perché l'ambizione è consolidare l'azienda". Certo è che però in quasi sette anni di vita la società nata dalle ceneri di Amia non è riuscita a decollare, anzi si ritrova con una differenziata non proprio al top e una discarica satura. "Da lunedì - annuncia Marino - sarò alla Regione per avere notizie sulla settima vasca. Non è pensabile che un intervento straordinario disposto dal ministero ancora non abbia visto la luce. Il Comune sta pagando dazio per colpe non sue. Quello che ha fatto Rap in questi anni non è trascurabile. Sì, ci sono stati errori e ritardi. Ma, ripeto, non tutte le colpe sono nostre".

All'esordio da assessore, Paolo Petralia cita il pugile Muhammad Ali: "Chi non ha il coraggio di prendersi dei rischi, non raggiungerà mai nessun obiettivo nella vita". Petralia spazia dallo sport all'internazionalizzazione, passando per le tecnologie al servizio della città, tenendo la barra dritta sul protagonismo dei giovani: "Non sono il futuro, ma il presente. Ho accettato questo incarico con entusiasmo, credo che la scelta del sindaco rientri in una visione futura della città. Visione che contempla una dimensione internazionale e una smart city, che non è un'app ma una città che si reinventa".

A fare la "summa" ci pensa Orlando: "Il sindaco risponde sempre di tutto quello che accade in città e risponde alla propria coscienza politica se ha rispettato il proprio programma e la propria visione: io li ho talmente rispettati che ho fatto sbattere la faccia al muro a chi cercava di speculare sugli interessi di questa città. Hanno sbattuto la faccia al muro e adesso dovranno spiegare ai magistrati se sono anche criminali". Sull'esigua presenza femminile in Giunta, il primo cittadino conclude: "Il mio pensiero è quello di sdoganare le donne dalla prigione delle quote rosa".

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