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Comune, manca il numero legale: nuovo rinvio per la discussione del Piano opere pubbliche

Alla riapertura dei lavori erano assenti alcuni consiglieri di maggioranza. Canto (gruppo misto): "Noi eravamo presenti. Stavolta i responsabili dell’ostruzionismo cerchino in casa loro o per lo meno la smettano di cercarli da altre parti". Lo Monaco (M5S): "Siamo circondati da un nugolo di mistificatori"

Manca il numero legale e sfuma la seduta del Consiglio comunale. Ancora quindi un nulla di fatto a Sala delle Lapidi per il Piano triennale delle opere pubbliche. "Quest'oggi, in pieno dibattito propedeutico alla approvazione del piano triennale delle opere pubbliche è mancato il numero legale e la seduta è stata chiusa. Al momento della riapertura dei lavori pomeridiani erano assenti alcuni consiglieri che sostengono il sindaco mentre erano presenti alcuni consiglieri, tra cui il sottoscritto della cosiddetta opposizione", dice Leonardo Canto (gruppo misto e componente Azione+Europa).

"Eravamo presenti - spiega Canto - per proseguire la discussione e pervenire all'approvazione del piano triennale delle opere pubbliche in relazione alle opere che, in seguito ai chiarimenti degli uffici, avremmo ritenuto di votare ma non ci è stato consentito a causa della mancanza del numero legale. Poiché i fatti non sono suscettibili di interpretazioni auspico che con oggi cessi definitivamente qualsiasi atteggiamento manicheo da parte della ex maggioranza orlandiana che, se presente in modo compatto, avrebbe consentito la possibilità di riaprire i lavori e pervenire alla votazione: stavolta i responsabili dell’ostruzionismo cerchino in casa loro o per lo meno la smettano di cercarli da altre parti. Ciò detto, auspico che i toni dell'aula siano più concilianti, che davvero si guardi al bene comune della città (che non è un'esclusiva di questa o di quella parte politica) che si prenda coscienza della circostanza che non ci sono 'i buoni' da un lato ed i 'cattivi' dall'altro ma che invece, facendo tutti un bagno di umiltà, con il sottoscritto in testa, si torni a recuperare un atmosfera di proficuo dialogo che possa portarci all'approvazione delle opere utili alla città inserite nel piano triennale delle opere pubbliche". 

A Canto replica Viviana Lo Monaco, capogruppo del M5S: "Siamo circondati da un nugolo di mistificatori della realtà ai quali ieri si è aggiunto il neo Consigliere Canto il quale, parlando a nome di un non ben identificato 'noi' (Gruppo misto, Azione +Europa?), sbandiera la propria presenza in Aula come un vanto insieme a quella di altri due colleghi di atri gruppi di opposizione. Tre, infatti, è il numero dei consiglieri presenti sui 27 interessati alla trattazione 'approfondita' di un atto per il quale da mesi si invoca la presenza di assessori, avvocatura, revisori, Rup, dirigenti, segretario e ragioniere generale lasciati fuori dalla porta. I numeri non mentono, è vero, ed è per questo che forse il collega dovrebbe fare un ripasso di matematica: i 12 consiglieri, tra cui noi 3 del M5S, che da settimane hanno alzato i riflettori sull'urgenza di approvare il Piano triennale delle opere pubbliche non hanno i numeri per aprire e condurre le sedute, e proprio per questo, pur essendo presenti in dieci, ieri non è stato possibile aprire la seduta di prosecuzione a 16".

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