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Lotta all'evasione, piano del Comune contro i morosi: al via pignoramenti e prelievi

Le strategie dall'Amministrazione in collaborazione con Riscossione Sicilia per stanare gli evasori. Verranno "aggrediti" affitti, conti correnti e stipendi. Gentile: "Pignoramenti per chi continua a non pagare". Orlando: "Non è un'azione repressiva"

Pignoramenti, prelievi da affitti, stipendi e conti correnti: scatta il piano contro gli evasori elaborato dal Comune in collaborazione con Riscossione Sicilia. Obiettivo recuperare i tributi comunali non versati che, limitatamente alla Tari (la tassa sui rifiuti), ha creato un buco di circa 200 milioni di euro negli ultimi quattro anni.

Adesso l'amministrazione passa al contrattacco. I primi pignoramenti ai morosi riguarderanno 501 contribuenti che devono complessivamente al Comune 18 milioni 475mila euro di tributi. Contemporaneamente si preleveranno 50 milioni 588mila euro dai conti correnti di 4.951 titolari di depositi bancari. Nella lista che il Comune ha consegnato a Riscossione sicilia ci sono anche 5.243 cittadini che percepiscono redditi da sostituto d'imposta e che devono versare 9 milioni 124mila euro.

E' su queste tre categorie di contribuenti che si concentreranno già dalla prossima settimana gli sforzi di Riscossione Sicilia, che seguirà una procedura prestabilita: se è trascorso un anno dall'invio della cartella esattoriale, notificherà un'intimazione di pagamento tramite Pec; dopo 5 giorni, se il debitore non inizia l'iter di rientro, scatterà immediatamente l'azione di pignoramento. Per i redditi non da lavoro, come nel caso dei canoni d'affitto, il pignoramento è totale, ovvero arriverà comunicazione agli affittuari che non dovranno più versare le somme ai proprietari degli immobili, ma direttamente al Comune. Nel caso in cui invece la cartella non sia stata ancora inviata, verrà attivato l'iter immediatamente. Se gli evasori percepiscano redditi da lavoro, la comunicazione arriverà direttamente ai datori di lavoro che attiveranno le procedure per trattenere un decimo dello stipendio. I pignoramenti sono immediati, ma il contribuente può impugnare l’atto.

Alcuni esempi delle liste consegnate a Riscossione Sicilia (Pdf)

"Un'operazione triangolo", l'ha definita l'assessore al Bilancio Antonino Gentile. "Il primo lato - ha spiegato oggi nel corso di una conferenza stampa - è stata l’operazione verità: abbiamo scattato una foto dell’evasione categoria per categoria, quartiere per quartiere. Il secondo lato sono stati i regolamenti che abbiamo sottoposto al Consiglio comunale per rendere più agevole i pagamenti ai contribuenti, quattro rate anzichè due, al ravvedimento operoso con sanzioni decurtate. Il terzo lato sono i pignoramenti contro terzi nei confronti di chi nonostante le cartelle, gli avvisi e le sollecitazioni continua a non pagare”.

"Non si tratta di un'azione repressiva" ha detto il sindaco Leoluca Orlando, precisando che "chi vuole mettersi in regola con i pagamenti può beneficiare di tante agevolazioni". Con riferimento alla Tari, il primo cittadino ha sottolineato che "bisogna mettere in sicurezza la Rap per offrire un servizio migliore a tutta la città". Non solo lotta agli evasori. Il piano del Comune prevede anche un riconoscimento a commercianti e imprese virtuosi, ovvero quel 30% di operatori economici in regola col pagamento dei tributi. In che modo? Con un bollino - sullo stile di Addiopizzo - che potrà essere esposto in vetrina. Il Comune spedirà i primi bollini già domani.

"Il nostro obiettivo, di concerto con l'amministrazione comunale - hanno concluso Antonio Di Marino e Salvo Bisconti, rispettivamente direttore della sede di Palermo di Riscossione Sicilia e dirigente dell'ufficio grandi evasori - non è attaccare i cittadini, ma agevolare i pagamenti. E' necessario però restituire servizi decorosi a chi fino ad oggi non ha mai evaso le tasse”.

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