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Crisi politica al Comune, Orlando tira dritto: "Vado avanti fino al 2022 con chi ci sta"

Il sindaco interviene dopo lo "strappo" di Sinistra Comune e la decisione di Giusto Catania di sospendersi dalla Giunta: "No a incontri bilaterali con singole forze politiche, riunirò l'intera maggioranza. Non costringo nessuno a restare". Il tram? "Si farà coi soldi che ci sono"

Il sindaco Leoluca Orlando va avanti "con la coalizione che ha vinto le elezioni del 2017 e con chi ci sta". Anche se Sinistra Comune dovesse uscire dalla Giunta e di conseguenza sfilarsi dalla maggioranza "io ho il dovere di arrivare fino al 2022".

Dopo la crisi politica a Palazzo delle Aquile generata dal voto sul bilancio, il Professore mette i cosiddetti puntini sulle "i". Alla sua maniera. "Non farò incontri bilaterali con le singole forze politiche della coalizione - afferma - ma riunirò l'intera maggioranza". Una mossa che potrebbe spiazzare Giusto Catania, che a capodanno - dopo essersi autosospeso dalla Giunta - aveva auspicato un chiarimento col sindaco prima di prendere una decisione collegiale nell'ambito di un'assemblea di Sinistra Comune, già convocata per sabato.

Orlando non teme di perdere pezzi per strada: "Se ciò accadesse - dice - andrò avanti ugualmente, anche se dovessi rimanere da solo. Non posso costringere nessuno a stare in questa Giunta e al tempo stesso nessuno può tentare di allargarla senza il consenso di tutta la coalizione uscita vittoriosa dalle elezioni".

Contrariamente a quanto detto dopo la mozione di sfiducia, respinta a metà settembre dal Consiglio comunale, però, Orlando non staccherà la spina "in mancanza di una condivisione di visione". L'esperienza amministrativa alla guida della città prosegue e, aggiunge il sindaco, "mi confronterò con la maggioranza nel corso di un vertice per spiegare qual è la mia posizione". 

Il vertice, inizialmente programmato per domani, verrà spostato su rischiesta del Pd. "Attendo di sapere quando la maggioranza vorrà incontrarmi. Ho detto sì a un rinvio e lo ribadirò anche se dovesse chiedermelo Sinistra Comune. Stiamo parlando di un paio di giorni di slittamento, non di tempi eterni". A questo punto bisognerà capire cosa farà Sinistra Comune: celebrerà l'assemblea di sabato oppure la riprogrammerà dopo il vertice di maggioranza? Temporeggerà, confermerà la sua presenza in Giunta o deciderà per un distacco?

Sul tram - tema che ha provocato lo strappo in Consiglio tra le fila della maggioranza, con Sinistra Comune che ha deciso di non votare il bilancio - il sindaco è stato netto: "Si deve fare e si farà. Coi soldi che ci sono. Ulteriori risorse finanziarie saranno decise dal Consiglio comunale. Credo che nessuno dirà a Roma di riprendersi i soldi". Della serie canteremo messa con quello che c'è e pazienza se non verrà fatto un mutuo. "In questo caso - sottolinea il sindaco - rinunceremo alla linea E1, De Gasperi-Francia".

Una posizione che però non rispecchia l'impostazione uscita dalla Giunta, dove il bilancio è stato esistato da tutte le forze politiche con il mutuo e le somme dell'avanzo vincolato puntate sul tram. E addirittura diventa contraddittoria quando il sindaco ribadisce che "gli emendamenti fatti dal Consiglio al bilancio erano ciò che avevo auspicato". E allora perché non inserire i fondi per strade, cimiteri e manutenzioni delle scuole direttamente nell'atto partorito in Giunta? "Avremmo dovuto rifare la delibera e non saremmo riusciti ad approvare il bilancio entro il 31 dicembre" risponde Orlando, sottolineando che "quello del Consiglio non è stato uno sgarbo". Ecco perché, spiega, "pur non condividendo gli emendamenti, Sinistra Comune avrebbe fatto meglio a votare il bilancio di previsione 2020. Non farlo è stato un errore. Tanto il mutuo si può accendere solo se nell'anno di riferimento c'è lo strumento contabile approvato, e cioè quello del 2021".

Parole che marcano la differenza con la posizione di Sinistra Comune e dell'assessore autosospeso Giusto Catania. A proposito del "congelamento" dalla Giunta, Orlando dice a Catania che "comprende la scelta politica, ma che però può essere solo a tempo. A breve dovrà prendere una decisione finale". Cosa ben diversa, secondo il sindaco, è la situazione del presidente dell'Amg Mario Butera: "Per chi guida una partecipata non esiste l'autosospensione e lo stesso Butera mi ha confermato che non si è mai autosospeso".

Sul fronte assessori, non sono state ancora assegnate le deleghe al Bilancio e ai Cimiteri trattenute dal sindaco dopo le dimissioni del renziano Roberto D'Agostino. "Le assegnerò in tempi brevissimi - annuncia Orlando - e chi verrà nominato farà bella figura perché nel frattempo avrò avviato a soluzione tutti i problemi". Di problemi la città, in questa seconda sindacatura consecutiva targata Orlando, ne ha tantissimi. Indipendentemente dal Coronavirus. Da qui al 2022 il sindaco individua tre temi prioritari: "Cimiteri, periferie e Prg. Con quest'ultimo che dobbiamo fare uscire dalla 'palude' del Genio civile. In merito alla Ztl, attendiamo eventuali provvedimenti nazionali o regionali per capire se prorogare la sospensione o riattivare i divieti". E il tram? "Quello lo voglio fare dal '97 e ci riuscirò".

Staremo a vedere se gli obiettivi verranno centrati e come Orlando arriverà a fine mandato. "Io - conclude il sindaco - sono di una serenità sconvolgente, pari alla forza con la quale comunicherò alla maggioranza di proseguire fino al 2022. Per quello che succederà dopo non sarò più responsabile, non è affare mio. Di certo sarò sempre alternativo ai nipotini di Cuffaro".

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