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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

Corruzione al Comune, affondo di Ferrandelli: "Orlando si dimetta"

La richiesta alla luce dell'inchiesta "Giano bifronte". L'esponente di +Europa: "Il quadro che sta emergendo in queste ore per edilizia privata e attività produttive impone una seria presa di responsabilità, l’ammissione di una quota parte di fallimento politico"

Una sola parola, pronunciata a gran voce: dimissioni. Fabrizio Ferrandelli (+Europa), dai banchi dell'opposizione al Consiglio comunale, chiede al sindaco Leoluca Orlando di fare un passo indietro e lasciare l'incarico. La presa di posizione dopo l'inchiesta "Giano bifronte" che ha portato alla luce episodi di corruzione a Palazzo delle Aquile nel settore dell'edilizia privata.

"Chiedo al sindaco - dice Ferrandelli - di guardare in faccia la realtà, di non recitare il suo solito cliché e di prendersi fino in fondo la responsabilità politica della palude amministrativa in cui è proliferato il malaffare sotto la sua guida. Il quadro che sta emergendo in queste ore sui due settori più economicamente sensibili e rilevanti della macchina pubblica, l’edilizia privata e le attività produttive, impone una seria presa di responsabilità, l’ammissione di una quota parte di fallimento politico e l’apertura di un dibattito sull'etica pubblica e la qualità del consenso".

Di Dio in Giunta al posto di Arcuri: sua la delega all'Edilizia privata

Ferrandelli non promuove neppure la scelta di affidare l'assessorato all'Edilizia privata a Vincenzo Di Dio, presidente dell'Ordine degli ingegneri. "La nomina di un professionista, seppur stimato e rappresentativo - attacca - è una bassa operazione di facciata che indigna e squalifica tutti quelli che hanno a cuore le istituzioni  cittadine. Oggi è il momento della chiarezza e dell’ammissione del fallimento, non della squallida demagogia. Come ribadito stamane in un appello, condiviso da molti rappresentanti delle opposizioni e rivolto a tutti i consiglieri comunali, riteniamo che il Sindaco debba rendere conto dei rapporti fiduciari e politici che lo hanno legato a tutti gli implicati. Dalle nomine fiduciarie a Li Castri nella macchina comunale, nel cda di Amg, alla guida della commissione del Concorso internazionale di idee per la realizzazione milionaria delle linee del tram (vinto da un palermitano). Ed ancora della militanza della compagna di Monteleone tra le liste di Orlando alle scorse amministrative e della qualità della ricerca del consenso, tra le altre cose. E aggiungo - conclude Ferrandelli - che sarebbe un segnale di grande rispetto per le istituzioni cittadine presentarsi in aula dimissionario, consentendo alla città di poter voltare pagina libera dagli strascichi che sarebbero inevitabili  nei mesi a venire”.
 

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