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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Buco Reset e grana partecipate: si spacca la maggioranza in Consiglio comunale

Caracausi e Giaconia chiedono un incontro con il sindaco per "porre rimedio" ai problemi delle aziende: "Pronti a non votare il bilancio". Il tempo stringe: entro il 7 dicembre si deve chiudere la sessione del piano triennale, a rischio i trasferimenti dello Stato

La maggioranza si spacca sul bilancio. Due consiglieri orlandiani, Paolo Caracausi (Mov139) e Massimiliano Giaconia (Palermo 2022) chiedono un incontro di maggioranza con il sindaco e gli assessori per "porre rimedio al buco Reset, ma anche per trovare soluzioni ai problemi delle altre partecipate. Altrimenti - dicono - sarà difficile votare il previsionale e il piano triennale delle opere pubbliche, pur consapevoli dei danni che ne conseguirebbero". 

Si complica così la situzione a Sala delle Lapidi, che deve chiudere la sessione di bilancio entro e non oltre venerdì 7 dicembre. Una data perentoria perché il Comune deve immancabilmente trasmettere al ministero dell'Interno i dati del bilancio. Se dovesse sforare, slitterebbe al 2019 il trasferimento di 40 milioni di euro. Soldi che servono come il pane alle casse di Palazzo delle Aquile.

A preoccupare è la situazione delle partecipate. La Reset rischia di chiudere i conti in rosso per mancanza di fondi. E il prelievo di un milione dal fondo di riserva, annunciato dalla Giunta, potrebbe non essere sufficiente a garantire i servizi sino alla fine dell'anno. La revisione dei contratti di servizio e la mobilità orizzontale nelle aziende sono le altre "grane" da risolvere. L'ufficio Partecipate ha sottolineato che qualunque tipo di progressione o ingresso sarebbe paragonabile a una nuova assunzione. E con il divieto - imposto sia da una delibera del Consiglio sia dalla legge - gli uffici non sono disposti ad avallare provvedimenti diversi.  

Massimo Giaconia-2Caracausi e Giaconia denunciano "la grande confusione che regna nel settore aziende", che potrebbe causare "danni irrimediabili per i dipendenti e la città". Se il bilancio dovesse essere approvato così com’è - sottolineano i due consiglieri - "la Reset avrebbe una perdita di esercizio quantificata in 1,5 milioni di euro. Il tutto a causa dell’incoerenza tra il contratto di servizio, che prevede per il 2018 un corrispettivo di 33 milioni di euro, e le risorse previste pari a 31 milioni". Non solo Reset. "A tutto questo aggiungiamo le difficoltà di Rap e Amat, che più volte hanno chiesto di attingere a nuovo personale, ma invano", concludono Caracausi e Giaconia.

"La questione Reset - afferma invece Ottavio Zacco, consigliere comunale di Sicilia Futura - è stata affrontata più volte in riunione di maggioranza con il sindaco e la volontà politica è quella di trovare la soluzione per aumentare le risorse necessarie per mettere in sicurezza l'azienda e garantire i lavoratori che in questi anni hanno dimostrato una crescita professionale e attaccamento all'azienda. Mi fa piacere che la Terza commissione porti avanti le proposte condivise in maggioranza e mi auguro che presto si approvi il bilancio per sbloccare la macchina amministrativa evitando, in maniera responsabile, di perdere i finanziamenti extra comunali. Altrettanto importante è iniziare ad affrontare i contratti di servizio, i nuovi piani industriali delle aziende e sbloccare i concorsi in Amat e Amg in forte sofferenza, e completare il percorso di stabilizzazione dei precari, e non possiamo non accellerare l'iter per scorrere le graduatorie della mobilità del personale Reset verso altre aziende, in modo da garantire i servizi alla città e snellire la stessa Reset".

Fabrizio Ferrandelli 2-2-2La spaccatura interna alla maggioranza è un invito a nozze per Fabrizio Ferrandelli, leader dei Coraggiosi, che punta il dito contro gli orlandiani: "Come sempre più spesso accade, la maggioranza di Orlando scricchiola e non mostra nessun coordinamento né capacità di guida dei processi amministrativi. Vedere che chi dovrebbe stare accanto al sindaco, piuttosto che indicare le soluzioni ai problemi, si lamenta e lancia allarmi fa sorridere. Facciamo rientrare subito noi l’allarme e sottraiamo confusone offrendo una soluzione ai problemi. Propongo che la commissione Bilancio di cui sono componente - precisa Ferrandelli - proceda alla elaborazione di un emendamento condiviso spostando somme dal fondo di riserva nei confronti di Reset. Non saranno l’interezza delle somme previste dall'accordo sindacale, ma pur sempre un contributo alla vita delle nostre società".

"Apprendiamo senza stupore che la maggioranza va in frantumi chiedendo che si faccia chiarezza sull’aumento delle ore alla partecipata Reset - dice Giulio Tantillo, capogruppo di Forza Italia - . Siamo pienamente d’accordo che si avvii un confronto non solo con gli uffici e l’amministrazione, ma chiederemo come gruppi di minoranza una convocazione urgente dei sindacati per meglio comprendere i disagi e le richieste dei lavoratori. Vorrei ricordare a chi oggi si sveglia dal letargo che già nel bilancio 2017, con un documento votato dal Consiglio, Forza Italia e Fratelli d’Italia hanno chiesto il tanto atteso aumento delle ore dei lavoratori Reset. Il tempo è scaduto dalle chiacchiere si passi ai fatti! Presenteremo un emendamento mirato con l’auspicio che la maggioranza lo sostenga. Va da se che i tempi del bilancio si allungano".

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