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Il Consiglio approva il piano pubblicità, ma manca ancora la "mappa" degli impianti

Arriva al traguardo dopo cinque anni di attesa e non senza qualche difficoltà all'ultimo miglio. Il sindaco Leoluca Orlando e l'assessore alle Attività economiche Leopoldo Piampiano: "Voto storico che mette fine a decenni di caos". M5S: "Atto incompleto". Avanti insieme: "Adesso i bandi"

Con diciotto sì, tre no e sei astenuti, il Consiglio comunale ha approvato il piano pubblicità. L'atto arriva al traguardo dopo cinque anni di attesa e non senza qualche difficoltà all'ultimo miglio. L'Amministrazione non è stata in grado di presentare il piano di ubicazione degli impianti. Preso atto di questa mancanza, l'Aula ha approvato un emendamento che impegna i privati a stabilire la geolocalizzazione degli impianti. I piani però dovranno essere presentati prima che siano celebrate le gare.

Il sindaco Leoluca Orlando e l'assessore alle Attività economiche Leopoldo Piampiano parlano di "voto storico, che mette fine a decenni di caos in un settore delicatissimo per l'impresa e per il decoro della città. Un voto - proseguono - che arriva al termine di significativo lavoro portato avanti prima dagli uffici e dalla Giunta e poi dal Consiglio comunale nelle sue articolazioni e con il contributo di tutti i gruppi consiliari. Non possiamo che essere soddisfatti per questo risultato, che tra l'altro permetterà all'Amministrazione di pubblicare dei bandi che permetteranno sicure entrate economiche quanto mai necessarie per essere reinvestite a servizio della città e della comunità".

I consiglieri di Avanti Insieme, Valentina Chinnici, Paolo Caracausi, Massimo Giaconia, Claudia Rini, Toni Sala sottolineano come il Consiglio comunale "'a distanza' approva un altro atto fondamentale per la città, dotandola di uno strumento indispensabile che stabilisce finalmente regole chiare per gli impianti pubblicitari, garantendo trasparenza e chiarezza per tutti gli imprenditori e gli operatori del settore. L'approvazione del piano pubblicità mette la parola fine a un percorso durato cinque anni, per quanto il Consiglio abbia dovuto prendere atto che l'amministrazione non è stata in grado di produrre la geolocalizzazione degli impianti. Ora il Comune potrà procedere all'indizione dei bandi, richiesti anche dall'Anac, con un consistente beneficio per le casse pubbliche, ma dovrà aumentare i controlli per stanare gli abusivi e per garantire maggiore decoro".

"Con l'approvazione del regolamento sulla pubblicità - sostengono i consiglieri di Sinistra Comune Barbara Evola, Fausto Melluso, Katia Orlando e Marcello Susinno - avremo finalmente una disciplina organica della materia. In questi anni la gestione della pubblicità è stata sottoposta a logiche monopolistiche. Il regolamento contribuirà ad aumentare il pluralismo. Inoltre, il regolamento contribuirà a disciplinare le modalità pubblicitarie e il  servizio delle pubbliche affissioni. In questo modo non sorgeranno più impianti abusivi come è purtroppo accaduto  negli anni in diverse zone della città e si darà spazio alla progettazione di impianti che possano inserirsi in  modo omogeneo e coordinato  nel tessuto urbano. Saranno inoltre garantite nuove entrate economiche da investire nel miglioramento dei servizi destinati ai cittadini ed alle cittadine. IL regolamento, infine, rappresenta una risposta concreta ai rilievi dell'Autorità Nazionale Anti-Corruzione (Anac)".

Critici Antonino Randazzo, Viviana Lo Monaco e Concetta Amelia del Movimento 5 Stelle: "Prendiamo atto con rammarico che a distanza di ben 5 anni dall’approvazione del Regolamento comunale sulla pubblicità e le pubbliche affissioni, l’Amministrazione comunale dichiari di non essere 'assolutamente nelle condizioni di redigere un piano della pubblicità in cui si individuino con l'esatta ubicazione, tipologia e dimensione le diverse decine di migliaia di impianti pubblicitari da installare in città'. Questo va contro una deliberazione di Consiglio comunale e una disposizione sindacale di marzo 2016". I pentastellati rincararano la dose: "Come ribadito in Aula, a nostro avviso si tratta di un atto incompleto che peraltro espone l’amministrazione a possibili futuri contenziosi. La delibera oggi votata è giunta in Consiglio comunale priva del piano di ubicazione  puntuale degli impianti ed è per questo che lo scorso mese di marzo abbiamo provveduto a trasmettere formale diffida all’amministrazione comunale, chiedendo che fosse anche allegata al verbale della seduta di discussione dell'atto".

Così Igor Gelarda, capogruppo della Lega al Consiglio: "Una delibera nata male e mai condivisa che abbiamo votato in modo contrario perché non risponde affatto alla visione di un buon piano della pubblicità a Palermo. Non è possibile che l’amministrazione della quinta città d’Italia per stessa ammissione degli uffici non possa essere in grado di redigere un piano di localizzazione degli impianti pubblicitari in città e pertanto si limiterà a pubblicare i bandi rimettendosi alle volontà e alle scelte dei privati per realizzarlo. Insomma è come se a casa propria deve essere un estraneo a stabilire come deve essere arredato e corredato tutto quanto. L’ennesimo esempio di assenza di programmazione e soprattutto di cattiva amministrazione da parte dell’assessorato competente perché in più si genereranno tantissimi ricorsi. Perché nelle grandi città come Milano, Torino , Roma e tante altre città ci sono riusciti ad approvare i piani della pubblicità in sinergia con le associazioni di categoria e oggi hanno tutti i bandi pubblicati e noi invece qui a Palermo non abbiamo fatto nulla di tutto ciò? Ci siamo opposti e ci opporremo a questa politica che dimostra di non sapere programmare nulla in nessun settore dell’amministrazione".

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