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Venerdì, 19 Aprile 2024
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"Scaro", il Comune promette: lavori alla fognatura, più pulizia e bagni aperti da mezzanotte

In vista della chiusura di tre giorni, "faccia a faccia" tra amministrazione e operatori del mercato ortofrutticolo organizzato dalla commissione Attività produttive. Si punta ad adeguare la struttura e accelerare sul nuovo regolamento

Gabinetti attivi già dalla mezzanotte (orario di apertura del mercato), più addetti della Rap e della Reset, ripristino del presidio fisso della polizia municipale e l'apertura, realizzazione della rete fognaria. Sono alcune delle promesse che gli operatori dell'ortofrutticolo hanno "strappato" al Comune stamattina nel corso dell'incontro organizzato dalla commissione Attività produttive. A prendersi l'impegno, "nel più breve tempo possibile", di incrementare i servizi all'interno della struttura di via Montepellegrino è stato il vicesindaco Sergio Marino.

Oggi la situazione del mercato è critica. Le carenze igienico-sanitarie emerse dopo i controlli dell'Asp e della Forestale hanno convinto il sindaco Leoluca Orlando a firmare un'ordinanza di chiusura dello "scaro" dal 28 al 30 giugno. Tre giorni che però non sono sufficienti ad affrontare problemi che sono strutturali, ma che serviranno a mettere una pezza alle principali criticità riscontrate. Ecco perché i concessionari hanno provato a tendere una mano all'ente gestore. 

Il "nodo" principale è quello dell'impianto fognario. Che non esiste (non c'è nemmeno nel Piano triennale delle opere pubbliche) e andrebbe realizzato ex novo. Servono soldi, ma anche tempo. Il Comune si accollerà la rete fognaria centrale; i commissionari le bretelle di collegamento: in modo che stand abbia il suo bagno. I costi affrontati dai privati che gestiscono gli stand saranno compensati nel canone di concessione.

I servizi igienici comuni sono un'altra gatta da pelare: finora vengono aperti alle 5 di mattina, anche se l'attività del mercato inizia a mezzanotte. "E' mai tollerabile - domanda Igor Gelarda, consigliere comunale del M5S - che mancano gli operatori che aprono i bagni di notte, cosa che spetterebbe al comune, e quindi i lavoratori del mercato sono costretti a stare con i bagni chiusi da mezzanotte fino alle 5 di mattina?". La promessa dell'amministrazione è di garantirne l'apertura già a mezzanotte.

Dovrebbero inoltre cambiare le modalità di pulizia dell'intera area, che si estende per 18mila metri quadrati. Non più a mercato chiuso, ma durante lo svolgimento delle attività. Con una presenza costante di almeno tre operatori della Rap. Anche la Reset dovrà dislocare al mercato un numero maggiore di addetti per gli altri servizi necessari. Oggi, durante l'incontro, è stata ribadito che la chiusura tempooranea potrebbe essere solo un pannicello caldo e che il mercato necessita di un programma di interventi di più lungo respiro a mercato aperto.

"Sono critico nei confronti di questa ordinanza di chiusura del mercato ortofrutticolo - aggiunge Gelarda - perché dovrebbe essere l'estrema soluzione, quando non ci sono altre possibilità. Ma soprattutto quando si è tentato tutto quello che era possibile fare, cosa che questa amministrazione comunale non ha fatto. E ancora: è colpa dei mercatari se da 15 anni il regolamento non viene approvato, malgrado siano state le stesse associazioni di categoria a fornirne una bozza?".

Quella sul regolamento unico dei mercati generali sarà "partita" che si giocherà a Sala delle Lapidi. "Dopo il consolidato - annuncia il presidente della commissione consiliare Attività produttive Ottavio Zacco (Sicilia Futura) - chiederò ai capigruppo di vagliare gli emedamenti alla proposta di delibera". L'obiettivo è mettere ordine in tutti i mercati generali, a partire proprio dall'ortofrutticolo, che Zacco definisce "una giungla". Quindi aggiunge: "Controllare gli accessi al mercato è una priorità". Attualmente i commissionari sono 72. In media in ogni stand ci sono 5 impiegati. Ai quali va aggiunto chi svolge i servizi di facchinaggio: circa 400 persone (metà dei quali extracomunitari) che si occupano di trasporto, carico e scarico della merce. E' qui che si "annida" il maggior numero dei lavoratori in nero. Tra diretto e indotto, allo scaro gravitano circa 2mila operatori.

"Bisogna procedere almeno su due piani complementari - affermaToni Sala, capogruppo Palermo 2022 -. Da un lato avviare tutte le azioni correttive per rispondere puntualmente alle deficienze sollevate su aspetti igienico-sanitari. Dall'altra parte dotare i mercati generali di un nuovo e moderno strumento regolamentare. E' necessario che tutti gli attori in causa, concessionari, amministrazione comunale e Consiglio, lavorino in maniera sinergica per non chiudere il mercato ortofrutticolo. Non bisogna più fermare un processo già avviato".

"Il mercato ortofrutticolo è arrivato ad un punto di non ritorno - conlude Alessandro Anello -. Da vicepresidente della commissione Attività produttive, avendo partecipato alla riunione con gli operatori e gli uffici dell'assessorato competente, ritengo assolutamente indispensabile iniziare un percorso che preveda una serie di interventi. Primo fra tutti bisogna realizzare l'impianto fognario, che non esiste e che sarebbe dovuto già essere realizzato dalla scorsa consiliatura. Poi ancora è assolutamente necessario approvare il Regolamento unico dei mercati generali, per far si che gli operatori possano avere regole certe da poter seguire per un funzionamento corretto del mercato stesso".

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