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Giovedì, 25 Aprile 2024
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"Arancine non pagate", lo chef Lombardo fa causa al M5S: "Denuncia infondata"

Il titolare dell'impresa "Un pò capiri" lamenta anche un danno d'immagine. La deputata Lombardi: "Sottoscritto contratto con un Consorzio, tra noi e l'arancinaro alcun rapporto"

Le arancine vendute allo stand durante la convention nazionale di due giorni Italia a 5 Stelle che si è svolta a Palermo il 24 e 25 settembre, non sarebbero state pagate. A denunciare il mancato pagamento è lo chef Roberto Lombardo, titolare dell'impresa "Un pò capiri", che lamenta di avere ricevuto solo la metà della cifra pattuita. Per ottenere il denaro che ancora gli spetta lo chef ha deciso di fare causa all'organizzazione del raduno nazionale del movimento. La deputata del M5S Roberta Lombardi, che presiede il Comitato organizzatore dell'evento, replica: "Sottoscritto contratto con un Consorzio, tra noi e l'arancinaro non c'è alcun rapporto".

"Ho avuto un acconto il venerdì prima della manifestazione - racconta lo chef a PalermoToday - perchè ho minacciato di non mandare il mio personale il giorno dopo al Foro Italico in assenza di un anticipo, ma dopo non ho visto più un euro". Roberto Lombardo non ci sta. "Ho aspettatto il 31 ottobre, data ultima per saldare il conto e non avendo ricevuto nulla, ho deciso di intraprendere le vie legali", prosegue l'imprenditore. Oltre al danno economico, Lombardo pensa di aver subito soprattutto un danno d'immagine: "Nello stand con la mia insegna, le arancine sono state vendute dall'organizzazione a 3,50 euro, anziché al prezzo di due euro che avevo consigliato, quando io le arancine gliele ho fatte pagare 1,40 euro". Il prezzo troppo alto delle arancine era stato messo in risalto dallo chef anche durante la convention con la pubblicazione di un video accompagnato da un post sulla sua pagina Facebook. Eccolo:

LA REPLICA DEI 5 STELLE - "Il comitato organizzatore che presiedo - scrive Roberta Lombardi, deputata del M5S, sulla propria pagina Facebook, annunciando querele - ha sottoscritto un contratto con un Consorzio di produttori locali che a sua volta ha provveduto ad assegnare gli spazi presenti all'interno dell'area ristoro in base alle singole specificità alimentari. Il Consorzio è stato pagato immediatamente dopo la conclusione dell'evento, come è nostra abitudine. Il Consorzio, quindi, ha stipulato autonomo contratto con il sig. Giuseppe Roberto Lombardo, produttore delle arancine". Roberta Lombardi precisa "che tra noi e l'arancinaro non c'era alcun rapporto e quindi le sue eventuali pretese economiche dovevano essere indirizzate verso il soggetto con cui noi avevamo il contratto di fornitura servizi, suo appaltatore".

Si legge nella lettera che il Consorzio produttori Isola dei Sapori, che ha fatto da tramite tra il Movimento 5 Stelle e gli imprenditori che hanno partecipato all'evento, ha inviato a Lombardo, in data 13 ottobre 2016: "In occasione della manifestazione a cui lei ha partecipato, sono stati riscontrati dei disservizi a lei imputabili". In particolare si fa riferimento a "una fornitura inferiore a quella necessaria", a "lunghe file di attesa davanti allo stand principale", a "l'arbitraria chiusura, due ore prima del previsto, del punto ristoro il 24 settembre (alle 22 anzichè alle 24)" e "di aver danneggiato il prato verde riversando a terra l'olio della friggitrice, non procedendo allo smaltimento degli olii nel modo corretto". Si spiega poi nella lettera che "il Comitato promotore di Italia 5 Stelle ha già provveduto ad inviare al Consorzio una missiva nella quale, oltre a sottolineare i disservizi riscontrati, si è riservato di valutare il controvalore economico delle suddette carenze, anche in termine di danno d'immagine".

LA CONTROREPLICA - "Con tutti gli espositori presenti come fanno a dire che a procurare i danni al prato sono stato io?", si domanda lo chef. Sul mancato rispetto delle regole sullo smaltimento degli olii Lombardo conclude: "Ho un contratto con una ditta che si occupa del ritiro degli olii esausti, è tutto in regola. Si stanno solo cercando scuse per non pagare".

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