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Case ai rom, Spallitta contro Orlando: “Organizzare un adeguato campo attrezzato”

L'avvocato, già vice presidente vicario del Consiglio comunale, ritorna sul caso: "La condizione giuridica di questa etnia è quella tipica dei nomadi e i campi nascono proprio per garantire la loro indipendenza"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PalermoToday

“L’amministrazione comunale deve individuare un’area della città e organizzare un adeguato campo attrezzato, igienicamente fruibile e con spazi per le attività comuni dei rom”. A tornare sul caso rom è Nadia Spallitta, esponente della sinistra cittadina, avvocato, già vice presidente vicario del Consiglio comunale di Palermo.

“Va ricordato - aggiunge - che la condizione giuridica di questa etnia è quella tipica dei nomadi. E’ per questo che hanno una disciplina speciale che garantisce loro una maggiore libertà di movimento. I campi attrezzati nascono proprio per garantire l’indipendenza dei nomadi. In tutti questi anni sono stata uno dei pochi consiglieri comunali che ha sollevato la questione del degrado del campo rom della Favorita, anche con interrogazioni. Mi domando cos’hanno fatto in tutti questi anni coloro che oggi difendono le scelte ‘emergenziali’ dell’amministrazione e come mai non si sono accorti, non si sono indignati e non hanno protestato per la carenza di impianti fognari, per i rischi alla salute, per la sporcizia, per il degrado in cui vivevano adulti e bambini fino a quando è intervenuta la magistratura, addirittura sequestrando l’area”.

L'avvocato già ieri era intervenuta sull'argomento attaccando il sindaco Orlando per la scelta di assegnare due villette confiscate ad alcune famiglie rom sgomberate dal campo: “Con riferimento agli immobili confiscati alla mafia la questione che io sollevo riguarda la necessità di rispettare comunque le regole a cui tutti siamo assoggettati. Pertanto l’assegnazione di tali immobili può essere solo provvisoria ed emergenziale. L’amministrazione, invece, ha l’obbligo di garantire il rispetto del regolamento sulla gestione del patrimonio confiscato, il rispetto del regolamento sull’emergenza abitativa, il rispetto della legalità, provvedendo sempre e comunque a sgomberare gli immobili occupati abusivamente e ad assegnare il patrimonio confiscato ai tanti senza tetto che, da anni, aspettano un’abitazione”.

“Ritengo che il problema non sia nomadi contro senzatetto - conclude Nadia Spallitta -: il problema è che l’attuale amministrazione comunale governa male, altrimenti non si creerebbero questi inaccettabili contrasti. I nomadi avrebbero il loro campo attrezzato e i senza tetto avrebbero le case secondo graduatoria. Lo scontro di oggi nasce da un’amministrazione comunale inadeguata che, di fatto, ha creato e continua a creare questi problemi”.  

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