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Primarie Pd a rischio in Sicilia? Piccione: "Mi sollecitano un ricorso alla magistratura"

In bilico il voto ai gazebo di domenica per scegliere il segretario regionale del partito. Rinviata la presentazione delle liste, denunciate violazioni dei regolamenti. Ma la compagine che sostiene Faraone è decisa ad "andare avanti secondo le indicazioni del nazionale"

A rischio le primarie del Pd. Teresa Piccione, in corsa contro Davide Faraone, denuncia violazioni dei regolamenti e annuncia un possibile ricorso alla magistratura. "In queste ore in cui si sono verificate ripetute violazioni dello statuto e del regolamento congressuale del Pd - scrive Piccione su Facebook - mi giungono da più parti sollecitazioni di ricorrere alla magistratura per salvaguardare la legalità all'interno del partito. Il Pd è un bene collettivo da salvaguardare ben oltre le divisioni congressuali".

In bilico dunque il voto di domenica ai gazebo per scegliere il segretario regionale del partito. Ma la compagine che sostiene Faraone è decisa ad "andare avanti secondo le indicazioni che arriveranno dal partito nazionale: per noi - si apprende dall'Ansa - le primarie si faranno il 16 dicembre". Oggi intanto la Commissione nazionale di garanzia dovrebbe pronunciarsi sui ricorsi presentati in merito al "congelamento" dei congressi provinciali e di circolo.

Ma la goccia che adesso fa traboccare il vaso è la decisione della commissione regionale per il congresso, presieduta dal segretario uscente Fausto Raciti, di rinviare la presentazione delle liste per le primarie di domenica. "La commissione regionale per il congresso - replica Raciti - non ha rifiutato liste di alcun candidato, che oggi non ci sono state infatti in alcun modo sottoposte. La commissione ha semplicemente prodotto il rinvio del deposito dei nominativi, come richiesto dall’onorevole Speziale per consentire proprio alla mozione Piccione, di svolgere una riunione che avevano in programma dalla giornata di ieri". 

Tutto ciò - prosegue Raciti - è anche dimostrato dal fatto che i componenti presenti in commissione, hanno depositato i simboli, la cui scadenza era fissata il 10/12/2018 alle ore 20, in modo assolutamente sereno e senza rilasciare alcuna dichiarazione in merito a fantomatici rifiuti, compreso il delegato di Teresa Piccione, avvocato Vincenzo Lo Re, presente alla seduta. Sulle altre argomentazioni poste da Teresa Piccione a mezzo stampa, come noto, deciderà la commissione nazionale di garanzia alla quale ribadiamo fiducia. La commissione regionale per il congresso continuerà il proprio lavoro per consentire un sereno ed ordinato svolgimento delle primarie confidando nella collaborazione dei candidati”. 

Speziale però contesta la ricostruzione di Raciti. Per l'ex deputato dell'Ars, "Raciti dovrebbe svolgere il suo ruolo con equilibrio e ragionevolezza e soprattutto come interprete fedele del regolamento e dello statuto quadro nazionale; anziché riferimento di una maggioranza che tende a piegare le regole nel proprio interesse. Dichiara che avrei fatto una richiesta di rinvio della presentazione delle candidature: Dove? Quando? In quale sede? O è un modo per sviare l'attenzione per le ripetute violazioni del regolamento quadro nazionale? In particolare la violazione del comma 7 dell'articolo 2 che fa capo al segretario provinciale ed al relativo componente per la commissione regionale del congresso di predisporre i seggi elettorali per le primarie, i kit per le operazioni elettorali e nominare i relativi presidenti di seggio e gli scrutatori. Qualcuno anziché interrogarsi sulla drammatica crisi del Pd e del suo rapporto con la società, vuole trasformare il congresso in un azzecca garbugli. Non si aspettano certo questo i nostri elettori. E' il modo peggiore - conclude SPeziale - di svolgere un congresso".

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