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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

Via libera della Giunta: Palermo si candida a diventare sede dell'Autorità europea antiriciclaggio

Approvato un atto di indirizzo, su proposta dell'assessore alle Attività produttive, finalizzato alla costituzione di un comitato promotore. "La nostra città sarebbe la sede simbolicamente migliore per la lotta contro questa forma di criminalità, anche alla luce del sacrificio di Pio La Torre, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino"

Palermo potrebbe diventare la sede dell'Autorità europea antiriciclaggio (Aml, che sta per Anti Money Laudering Autorithy): la giunta ha infatti dato il via libera alla candidatura della città - su proposta dell'assessore alle Attività Produttive, Giuliano Forzinetti - con un atto di indirizzo finalizzato alla costituzione del comitato promotore.

"Una valida strategia di contrasto del crimine organizzato - dichiara Forzinetti - deve incidere sulle sue basi economiche e cioè su quella vastissima rete di beni e rapporti economici destinati al mantenimento e all'esercizio dei poteri criminali. La tendenza evolutiva, riscontrabile sin dagli anni Settanta, negli ordinamenti più esposti all'emergenza rappresentata dalle forme di inquinamento dell'economia connesse all'intreccio tra associazioni delittuose e mondo delle imprese, è stata quella di introdurre forme giuridiche che consentano l'attacco dei patrimoni di origine criminale per sottrarli a ciò che poi ne determina una gestione di potere. Nell’evoluzione della legislazione antiriciclaggio un ruolo centrale ha avuto la città di Palermo - sottolinea Forzinetti - che ha dato i natali a Pio La Torre, caduto per mano mafiosa per essere stato promotore, con determinazione, della legge più invisa alla mafia, la Rognoni-La Torre, che introdusse per la prima volta nel codice penale la previsione del reato di associazione di tipo mafioso (il 416 bis) e la conseguente previsione di misure patrimoniali applicabili ai capitali illeciti. Grazie al lavoro di grandi magistrati come Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, che collaborarono fattivamente alla formulazione della legge, l'Italia ha la legislazione antimafia più progredita al mondo anche con riguardo a quella antiriciclaggio. La Commissione Europea - prosegue - ha recentemente presentato proposte legislative per contrastare il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo e, nell'ambito di questo pacchetto legislativo è prevista la creazione di una nuova Autorità europea antiriciclaggio, che permetterà il rafforzamento della cooperazione tra i vari Stati e le istituzioni finanziarie per lo scambio di informazioni".

L'assessore aggiunge poi che "Palermo, con la sua storia e il suo impegno forte per la legalità nella lotta alla criminalità e al riciclaggio di denaro sporco, è la candidata naturale per essere la sede dell'Autorità. Infatti Falcone aveva per primo intuito e compreso che solo la cooperazione internazionale avrebbe potuto consentire di sottrarre risorse alla criminalità organizzata e così sconfiggere le mafie. Queste sono le parole con le quali esortava la politica, con straordinaria lungimiranza, ad affrontare risolutamente la lotta alla criminalità organizzata sovranazionale: 'La via decisiva per combattere la criminalità organizzata presuppone una collaborazione internazionale energica ed efficace e richiede la predisposizione di una legislazione internazionale adeguata'. La collocazione di tale organismo europeo a Palermo avrebbe  - continua - un forte valore simbolico anche per le tante vittime che hanno sacrificato la loro vita nel perseguimento della lotta alla mafia e nell'inseguire i capitali frutto di traffici illeciti. Si tratterebbe di un riconoscimento importante anche per l'Italia, in particolar modo nell'anno in cui cade il trentennale delle stragi di Capaci e di via D'Amelio".

"Inoltre non è da sottacere che, secondo uno studio effettuato dal Comune di Roma (che ha anch'essa presentato la sua candidatura per ospitare la sede dell'Aml), la presenza dell'Authority comporterebbe l'arrivo di almeno 450 persone, tra dipendenti e funzionari, da ospitare nelle strutture ricettive della città e che da ciò deriva un prevedibile indotto di almeno 300 milioni di euro - dice ancora Forzinetti - e non si possono pertanto ignorare gli effetti economici che comporterebbe su tutta la Sicilia la scelta di Palermo come sede di un'autorità internazionale, in quanto la collocazione di centri di eccellenza e sedi di istituzioni prestigiose, specie di rilevanza europea, sono premessa necessaria e imprescindibile per il rilancio anche delle città del Sud come hub internazionali".

Nei prossimi giorni verrà istituito pertanto, d'intesa con il sindaco, sotto il coordinamento dell'assessore alle Attività produttive un comitato promotore per avanzare la proposta al Governo nazionale che sia Palermo la città italiana candidata a sede dell'Autorità. "Ancora più incisivo potrebbe essere il messaggio di legalità se per ospitare tale prestigioso organismo europeo si utilizzasse uno degli immobili confiscati alle mafie, la cui maggior parte si trova proprio a Palermo", conclude l'assessore.

Il vicesindaco Carolina Varchi afferma che "rendere Palermo capitale dell’antiriciclaggio sarebbe un fatto storico per la nostra città, l’impegno di questa amministrazione per la legalità e la trasparenza. Offrire sostegno concreto in materia di antiriciclaggio significa liberare il mercato da influenze negative che ne alterano il corretto andamento".
 

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