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Campo nomadi, Gelarda (Lega): "Non si mettano gli altri palermitani in secondo piano"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PalermoToday

"Alla fine il sindaco è stato costretto dalla magistratura a fare quello che lui non è stato in grado di fare come amministratore della città. Sgombrare il campo nomadi per dare dignità ai rom, ma per dare anche tranquillità a tutti i cittadini che vivono in quella zona. Adesso si parla di un progetto Pon e di un affidamento, anche in deroga, di beni confiscati alla mafia per risistemare le famiglie rom che usciranno dal campo. Tutto questo sarebbe positivo se non fosse che ci sono anche migliaia di cittadini palermitani, che speriamo abbiano gli stessi diritti dei rom, che vivono in situazione di povertà e di emergenza abitativa". Lo dice Igor Gelarda consigliere comunale della Lega.

"Allora - sottolinea - va bene l'accompagnamento passo per passo per rendere autonome queste famiglie, ma che non si facciano cose che pongano gli altri cittadini palermitani in secondo piano. L'utilizzo dei beni confiscati alla mafia deve riguardare tutti coloro che hanno emergenze abitative e deve comportare una graduatoria giusta, che non metta in secondo piano coloro che non provengono dal campo". 

"Nei prossimi giorni - conclude l'ex pentastellato - con una interrogazione consiliare chiederò se anche per i palermitani che vivono il problema dell'emergenza abitativa sia stata mai fatta un'ordinanza così perentoria e così precisa. Se così non fosse non avremo nessun problema ad organizzare una manifestazione di protesta proprio sotto Palazzo delle Aquile".

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