Calabria a lutto per la morte di Jole Santelli, Musumeci: "Politica perde grande protagonista"
Il presidente della Regione si è spenta questa mattina nella sua casa di Cosenza a soli 51 anni. Il cordoglio del governatore siciliano: "Una donna appassionata e coraggiosa, qualità che hanno caratterizzato il suo percorso politico"
Un grave lutto ha scosso questa mattina la Calabria. E' venuta a mancare, all'età di 51 anni, Jole Santelli, presidente della Regione. La governatrice, da tempo, lottava contro il cancro e le sue condizioni si sarebbero aggravate nelle ultime ore. Prima donna presidente della Regione Calabria, la Santelli era stata proclamata lo scorso 15 febbraio 2020.
Da ReggioToday: chi era Jole Santelli
Dopo qualche ora arriva il cordoglio del governatore siciliano Nello Musumeci. “Apprendo con dolore - si legge in una nota - la notizia della prematura scomparsa dell’amica e collega Jole Santelli. Una donna appassionata e coraggiosa, qualità che hanno caratterizzato il suo percorso politico, ricco di successi e la sua intima lotta contro una malattia subdola e letale. La Calabria, ma tutta la politica italiana, perde oggi una grande protagonista con la quale, sin dal giorno della sua elezione alla guida della Regione avevamo avviato un confronto sereno e leale volto al perseguimento di una strategia comune finalizzata al progresso e al miglioramento delle condizioni del Sud. Esprimo a nome mio personale e del governo regionale profondo cordoglio ai familiari e alla comunità della Calabria”.
Profondamente dispiaciuto anche il presidente dell'Ars Miccichè: "Sono profondamente addolorato per la scomparsa di Jole Santelli. E' stata un'icona di Forza Italia e del Sud, una persona di grande coraggio, bravura e simpatia. La conoscevo da vent'anni: era una pasionaria, tra le prime coordinatrici di Forza Italia. Un'amica e signora della politica che mancherà a tutti. Sono vicino al popolo calabrese che pochi mesi fa l'aveva eletta quale prima donna presidente della sua regione. Alla famiglia giunga il cordoglio mio e dell'intero Parlamento siciliano".